CR7 E I LANCIERI/ Champions League: alla Juventus non basta Cristiano Ronaldo per piegare l’Ajax. Ad Amsterdam, i giovani olandesi fanno soffrire i bianconeri passati in vantaggio con l’Asso di Coppa

di FABIO CAMILLACCI/ L’Ajax gioca a calcio, un grande calcio. La Juventus no, ma, è una squadra ricca di grandi giocatori. E così nel round di andata dei quarti di finale di Champions League, ad Amsterdam finisce 1-1. I Lancieri fanno la partita, spaventano e impegnano più volte il portiere bianconero, però è la Vecchia Signora a colpire col solito super Cristiano Ronaldo. Proprio lui, l’Alieno calcistico reduce da un brutto infortunio muscolare; il fuoriclasse portoghese quando vede i quarti della Coppa Campioni, diventa ancora più forte. Neres pareggia con uno splendido gol. Due reti maturate tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa. Per il resto, tanto Ajax e un palo di Douglas Costa, un altro grande giocatore che milita nella rosa juventina. Insomma, una splendida serata di calcio europeo: intensità, ritmo alto, tecnica ad alto livello. Ajax molto aggressivo, Juventus lucida, presente, concentrata per identificare le trappole olandesi del pressing e aggirarle. Nell’altra sfida in programma stasera: Manchester United-Barcellona 0-1. Ricordiamo anche i risultati del martedi: Tottenham-Manchester City 1-0, Liverpool-Porto 2-0.

La perla di CR7. Ad incastonarla è un altro lusitano, Cancelo: Ronaldo prende palla, apre sul connazionale e si butta in area per chiudere il triangolo più lungo del mondo. Quello che conta è la combinazione di pensiero e istinto in cinque secondi. Cristiano devia la corsa un paio di volte, sfugge a Blind e De Jong e, arrivato in area, scopre che Cancelo ha fatto quello che doveva, ovvero: mettergli la palla sulla testa per l’incornata vincente (foto Ap). Gol numero 24 in un quarto di finale di Champions per CR7: inimitabile. Non vorremmo sembrare blasfemi, ma, il pareggio dei padroni di casa, fa venire in mente il gioco della grande Olanda di Cruijff (non a caso, lo stadio in cui si gioca porta il nome del mito Johan). In particolare, un’azione vincente della finalissima dei Mondiali 1974: gli “Orange” iniziano la partita e, prima che la Germania Ovest tocchi palla, l’arbitro Taylor fischia un rigore per i tulipani. Situazione analoga stasera: inizia il secondo tempo, l’Ajax costruisce, errore di Cancelo, palla a David Neres che avanza, calcia a giro e la mette nell’angolo. Tutto molto bello.

Lo show di Hakim Ziyech. Per i primi 20 minuti di gara, è proprio il marocchino dei Lancieri la variabile impazzita del match: parte da destra ma trova sempre un modo per accentrarsi e calciare. Per la Juve e i suoi tifosi è un pathos crescente: Ziyech prima calcia sull’esterno della rete, poi centrale, e al minuto 18 la mette sotto la traversa. Szczesny, in allungo, è decisivo per salvare lo 0-0. La grande paura però arriva al minuto 25: Van de Beek si libera al centro dell’area e col sinistro, dal dischetto, calcia forte ma clamorosamente fuori. La Juve sta a guardare, si difende e non rinuncia a dare fastidio. Bernardeschi calcia fuori due volte da posizione interessante però la grande occasione arriva con un contropiede, molto logico nel piano partita: l’Ajax per una volta sbaglia, Bentancur va in fuga nell’altra metà campo e trova Bernardeschi fermato da un grande De Jong in scivolata.

Il ritmo, altissimo, cala solo nella ripresa. Max Allegri, nonostante le scorribande olandesi, dimostra di avere coraggio. Toglie Mandzukic per giocarsi la carta Douglas Costa, fuori per infortunio da due mesi e una settimana. Successivamente, quando gli si fa male Matuidi, non sceglie Khedira bensì Dybala e passa al 4-4-2 con Douglas e Bernardeschi esterni di centrocampo. Il suo collega Ten Hag, che non è da meno, come primo cambio inserisce Ekkelenkamp, centrocampista classe 2000: 19 anni compiuti la scorsa settimana. E sono proprio i nuovi entrati a sfiorare il gol: l’Ajax va vicino al 2-1 con Ekkelenkamp che scappa via, arriva in area e calcia: Szczesny, respinge. Dal canto suo, Douglas Costa sfodera un’accelerazione pazzesca e col sinistro cerca il diagonale centrando il palo. Ma alla Juventus va bene così: martedi 16 aprile all’Allianz Stadium di Torino basterà uno 0-0 per volare in semifinale. Certo, non sarà facile, ricordando l’1-4 Ajax a Madrid contro il Real campione in carica, ma, la Juve adesso è ancor più favorita per il passaggio del turno.

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