Sono in lieve calo rispetto a sabato i casi di contagio per Covid 19 registrati oggi (domenica 4 ottobre) in Italia. In 24 ore sono stati registrati 2.578 nuovi casi (sabato erano stati 2.844) mas con un numero minore di tamponi effettuati: circa 26mila in meno rispetto al giorno prima. In calo il numero delle vittime: 18 in un giorno (ieri erano state 27). Il maggior numero di nuovi casi si registra ancora in Campania (+412), Lombardia (+314) e Veneto (+261).
Intanto si attende per martedì o mercoledì la proposta del governo al parlamento di proroga fino al 31 gennaio dello “stato di emergenza“: si ipotizza l’estensione a tutto il paese dell’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto attuata in alcune regioni , un’ipotesi che è ancora al vaglio del Comitato tecnico scientifico consulente del governo. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ne ha parlato anche nella trasmissione ‘Mezz’ora in più’ di Rai 3. “Ora – ha detto – siamo in una fase di crescita significativa del contagio, perciò vanno conservate e rafforzate le tre regole fondamentali e una di queste sicuramente riguarda le mascherine, il cui uso è fondamentale, veramente decisivo”. Interrogato sui problemi insorti per la disputa delle partite di calcio (di cui riferiamo negli spazi riservati allo Sport) Speranza è stato esplicito: “Pur essendo un appassionato di calcio – ha detto – e pur consapevole dei risvolti anche economici che riguardano questo settore, devo ricordare a tutti che le cose più importanti in questo momento sono altre: il lavoro degli ospedali e dei sanitari e l’attenzione alle nostre scuole, che sono un punto fondamentale di ripartenza del Paese. Un po’ meno calcio e un po’ più scuola, se possibile“.
Il governo sta pensando anche ad altre misure, a cominciare da una stretta sulla movida con un anticipo sugli orari di chiusura dei locali e ad un aumento significativo dei controlli, oltre all’obbligo di mascherina all’aperto.
“L’Italia che sta faticosamente uscendo dalla pandemia – ha detto a sua volta il presidente del Consiglio Giuseppe Conte – dovrà essere una comunità rigenerata: il nemico non è stato ancora sconfitto, siamo consci che non possiamo disperdere i sacrifici compiuti”.
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