CORONAVIRUS in ITALIA/ Aggiornamento del 23 marzo: per il secondo giorno in calo il numero dei nuovi contagi e dei morti

Altre 602 persone sono morte tra ieri e oggi in Italia a causa del coronavirus, anche se altre 408 sono guarite, che, aggiungendosi a quelle delle settimane scorse, portano a 7.423 il totale di coloro che in Italia, dall’inizio dell’epidemia, hanno vinto la lotta contro il male Intanto altre 3.780 persone sono risultate positive al tampone del coronavirus, portando il totale dei malati a 50.418, di cui 3.204 sono in terapia intensiva.

Questo in sintesi il bollettino di aggiornamento fornito dal commissario nazionale per l’emergenza, Angelo Borrelli (foto), nel quotidiano appuntamento serale con i mezzi d’informazione. Con l’occasione ha ringraziato la Germania per aver accolto due nostri pazienti, e gli italiani che hanno donato 25,5 mld in pochi giorni alla Protezione civile. 

Notizie incoraggianti in particolare sulla Lombardia, la regione più colpita dall’epidemia: sono 1.555 i guariti in più e contemporaneamente c’è una decrescita dei ricoveri: 173 unità. Inferiore al giorno precedente (anche se comunque ancora alto)  il numero delle persone decedute: 320. E l’assessore regionale al welfare, Gallera, può commentare: “Si inizia a vedere la luce“.  Purtroppo tra quelle 320 persone c’è un altro medico che ha perso la vita nella battaglia contro il coronavirus: è il direttore sanitario della Casa di cura San Camillo di Cremona, l’infettivologo Leonardo Marchi. Con il suo decesso sale a 24 il numero dei camici bianchi vittime del Covid-19. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, dall’inizio dell’epidemia sono 4.824 gli operatori sanitari contagiati, pari al 9% del totale dei contagiati, una percentuale più che doppia rispetto a quella cinese secondo lo studio pubblicato su Jama.

CONTROLLI CON I DRONI  SUGLI SPOSTAMENTI     

 L’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) ha dato il via libera all’uso in deroga dei droni per monitorare gli spostamenti dei cittadini sul territorio comunale “nell’ottica di garantire il contenimento emergenza coronavirus”.  Lo prevede la nota inviata ai ministeri dell’Interno e dei Trasporti, allo Stato Maggiore dell’Aeronautica, all’Enav, all’Associazione nazionale dei comuni italiani e  ai Comandi Polizie locali. “Fino al 3   aprile i mezzi aerei inferiori ai 25 kg, impiegati dalla polizia per “monitorare’ gli spostamenti, potranno  essere usati per operazioni di registrazione e identificazione”.           

VERSO SANZIONI PIU’  PESANTI PER I TRASGRESSORI  

 Dovrebbe tenersi domani alle 15 una riunione del Consiglio dei ministri per valutare l’approvazione di un decreto per inasprire le sanzioni per chi viola le norme anti-contagio.      L’idea al vaglio del governo è quella di inasprire l’ammenda finora prevista, introducendo una sanzione amministrativa, non penale, per chi violi le limitazioni agli spostamenti o le altre disposizioni del Decreto. Si discute, secondo alcune fonti, di una multa che potrebbe essere intorno ai 2.000 euro.                      

Commenta per primo

Lascia un commento