CORONAVIRUS/ Aggiornamento al 25 dicembre/ Salito al 12,49% il tasso di contagiosità, e ancora altri 459 morti. LE REGOLE DA RISPETTARE FINO AL 6 GENNAIO

In nuovo caso di coronavirus ogni 24 tamponi con un tasso di positività del 12,49% rispetto al 9% di ieri: questo il dato allarmante del bollettino del Ministero della Salute nel giorno di Natale. Praticamente oltre il 50% della contagiosità registrata nei giorni scorsi, sia pure con un numero di morti inferiore rispetto a ieri, ma egualmente ancora elevato: 459, che fanno salire a 71.359 il totale delle vittime dall’inizio della pandemia nel nostro paese.

I nuovi contagiati in Italia, in cifra assoluta, sono risultati ben 19.037 su 152.334 tamponi effettuati in Italia nelle ultime 24 ore, circa mille più di ieri, che portano il totale di coloro che hanno contratto l’infezione a 2.028.354.

Ad oggi, gli attualmente positivi in Italia sono 579.886, con un calo rispetto a ieri di 13.746. L’incremento dei dimessi e dei guariti, secondo i dati del ministero della Salute, è invece di 32.324, per un totale dall’inizio dell’emergenza di 1.377.109.

Sono 2.584 le persone ricoverate in terapia intensiva per Covid in Italia, con un calo di 5 nelle ultime 24 ore nel saldo tra ingressi e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono invece 165. Secondo i dati del ministero della Salute nei reparti ordinari ci sono 23.402 persone ricoverate con sintomi, 668 in meno rispetto al giorno prima.

CHE COSA E’ PERMESSO FARE E CHE COSA NO

DAL 24 AL 27 DICEMBRE, IL 31 DICEMBRE, E DALL’1 AL 6 GENNAIO

Da ieri, 24 dicembre, è scattata in tutta Italia la zona rossa con le restrizioni sugli spostamenti e i divieti definiti nel decreto di Natale, misure e regole adottate per fronteggiare i rischi legati alla diffusione del Coronavirus.

Fino al 27 dicembre, e poi ni giorni 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021, il Paese si troverà in uno scenario di massima gravità caratterizzato da un livello di rischio alto (scenario di tipo 4).

 Una circolare, inviata ai prefetti, del capo di Gabinetto del ministero dell’Interno, Bruno Frattasi, fornisce alcune indicazioni sulle misure adottate con il decreto legge n. 172/2020, vediamole nel dettaglio.

SPOSTAMENTI E AUTODICHIARAZIONE– “In relazione agli spostamenti” che possono avvenire fuori dal proprio comune nei giorni arancioni e nei giorni rossi “verso una sola abitazione nella stessa regione tra le 5 e le 22 nei limiti di due persone” nell’arco temporale tra il 24 dicembre e il 6 gennaio, la relativa “ragione giustificativa potrà essere addotta tramite il ricorso alla consueta modulistica di autodichiarazione, nella parte in cui si fa riferimento a ‘motivi ammessi dalle vigenti normative'” precisa il Viminale nella circolare.

”Sono consentiti, senza limiti di orario, gli spostamenti che si riconnettono ad attività assistenziali svolte, nell’ambito di un’associazione di volontariato, anche in convenzione con enti locali, a favore di persone in condizione di bisogno o svantaggio. Conseguentemente, per lo spostamento legato a tali attività – si spiega – potrà addursi a motivo giustificativo l’espletamento del servizio di volontariato sociale”.

LUOGHI DI CULTO – ”L’accesso ai luoghi di culto e la partecipazione alle funzioni religiose restano comunque consentite”, si legge nella circolare, e ”anche in questi casi troveranno applicazione i limiti orari imposti dal cosiddetto coprifuoco”.

GIORNI ‘ARANCIONI’ – “Rispetto al divieto di mobilità intercomunale che vige nella cosiddetta area arancione, la disposizione consente in via derogatoria”, è scritto nella circolare, nei giorni 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 km dai relativi confini. “Si osserva – precisa nella circolare il Viminale – che la dimensione demografica è riferita al solo comune a quo, e non anche a quello ad quem, per il quale non ha dunque rilievo il dato demografico, mentre invece rileva, in senso ostativo allo spostamento, la circostanza che i comuni di destinazione abbiano la qualifica di capoluogo di provincia”.

CONTROLLI – ”Si raccomanda la consueta puntuale attenzione nell’assicurare la predisposizione di efficaci servizi volti a garantire la corretta osservanza delle misure”, è scritto nella circolare inviata ai prefetti, in particolare ”per ciò che riguarda i controlli lungo le arterie di traffico e in ambito cittadino, al fine di prevenire possibili violazioni alle restrizioni alla mobilità ovvero situazioni di assembramento di mancato rispetto del distanziamento interpersonale”.

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