CORONAVIRUS/ AGGIORNAMENTO al 2 marzo: più tamponi effettuati e più nuovi contagiati (17.083) ma l’indice è del 5,1% (2 punti e mezzo meno di lunedì). Però le vittime sono 343 (quasi 100 più di ieri). Isolata a Brescia la variante nigeriana. Salito il numero dei ricoveri ospedalieri

Il ministero della Salute rende noto che sono 17.083 i test positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia su 335.983 tamponi (molecolari e antigenici): quindi il tasso di contagiosità è del 5,1%, nettamente inferiore a quello di ieri (quando era del 7,6%). Purtroppo però le vittime sono state 343 (contro le 246 di ieri).

I casi totali da inizio epidemia sono dunque 2.955.434, i morti 98.288. Gli attualmente positivi sono 430.996 (+6.663 rispetto a ieri), i guariti e dimessi 2.426.150 (+10.057).

Ma il dato che preoccupa è quello che fa segnare un forte incremento dei ricoveri: sono 2.327 i pazienti in terapia intensiva per il Covid-19 in Italia, in aumento di 38 unità nel saldo quotidiano tra ingressi e uscite, sempre secondo i dati del ministero della Salute. Gli ingressi giornalieri sono stati ben 222. I pazienti ricoverati nei reparti ordinari sono invece 19.570 , in aumento di 458 unità rispetto a ieri.

Si apprende inoltre che è stata isolata a Brescia la variante nigeriana del Covid. “Per la prima volta in Italia abbiamo isolato il virus portatore di queste mutazioni che preoccupano perché potrebbero conferire resistenza ai vaccini anti Covid oggi disponibili” ha spiegato Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia e direttore del Laboratorio di Microbiologia dell’Asst Spedali Civili della città lombarda che da una settimana è in zona arancione rafforzato e lo resterà per un’altra settimana.

“Dall’ultimo survey, che si è concluso il primo marzo, dalle analisi delle varianti su tamponi positivi estratti causalmente realizzate dai laboratori lombardi, si evidenzia che la variante inglese è pari al 64% del campionamento su base regionale. Tra i vari laboratori che hanno partecipato si osserve un range che varia dal 43% all’86%”. Lo ha detto il vice presidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, nel corso di una comunicazione in Aula del Consiglio Regionale sugli sviluppo dell’emergenza Covid.

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