Conte invita le forze politiche ad uno sforzo collettivo per non perdere la faccia in Europa con le liti sui fondi del Recovery plan. Ma il “rottamatore” e alcuni suoi seguaci continuano a lavorare per la crisi di governo in tempo di pandemia

di ROMANO LUSI – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, cercherà di salvare in Europa la faccia dell’Italia, sporcata dall’esagitato dimenarsi propagandistico del “rottamatore” di professione, il quale – dopo aver silurato prima il suo collega di partito Enrico Letta, sfilandogli la sedia di Palazzo Chigi, e  poi direttamente il Pd, dal quale uscì con un manipolo di squallidi seguaci per fondare un partitino personale – prova a far naufragare le aspettative riposte dall’Italia nel Recovery plan, che proprio grazie a Conte e al suo governo è stato riconosciuto al nostro paese per un ammontare di oltre 200 miliardi, che è il maggiore tra tutti i paesi dell’Unione Europea.

In un post Conte scrive: «Mai come adesso serve un grande sforzo collettivo per realizzare al più presto un Recovery Plan che garantisca al nostro Paese pronta ripartenza e più elevata resilienza. Un piano che non appartiene a questo governo o alle forze di maggioranza che lo compongono, ma all’Italia intera. A questo riguardo, nella riunione di ieri sera, con tutte le forze di maggioranza abbiamo convenuto di portare al prossimo Consiglio dei Ministri la nuova bozza aggiornata del Piano, in modo da poter proseguire le interlocuzioni con il Parlamento e le parti sociali e poi passare alla stesura dello schema definitivo»

Conte poi aggiunge: «Sin dall’inizio del mio mandato ho preso un impegno con tutti i cittadini: lavorerò sempre per il bene vostro, il bene comune, e non per il mio utile personale. Fino alla fine farò ogni sforzo possibile per assolvere questo delicato incarico con “disciplina e onore”, come richiede la nostra Costituzione. Sto lavorando anche a rafforzare la coesione delle forze di maggioranza e la solidità della squadra di governo. Senza queste premesse diventa arduo perseguire obiettivi che richiedono piena dedizione e acuta lungimiranza. E non consentono distrazioni, per rispetto dei cittadini e del momento che stiamo vivendo».

 «In questi giorni sto preparando una lista di priorità che valgano a indirizzare e a rafforzare l’azione del governo sino alla fine della legislatura. Un programma da poter discutere e condividere con tutte le forze di maggioranza».

A Conte fa eco il capo delegazione del Pd nel governo, Dario Franceschini, con questo tweet: «Credo che bastino un po’ di buonsenso e di buona volontà per evitare una crisi di governo in piena pandemia. Martedì mandiamo il Recovery in Parlamento e subito, come ha proposto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, avviamo un confronto nella maggioranza per un patto programmatico di legislatura».

A sua volta, per il M5s, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio scrive su facebook: «Siamo alle battute finali per la presentazione del Recovery Plan italiano e non sono ammessi rallentamenti. È bene ascoltare le opinioni di tutti e confrontarsi, ma non dimentichiamoci che siamo chiamati a rispettare gli italiani e le loro esigenze. Ci sono milioni di cittadini che aspettano queste risorse per ripartire. Il Recovery è un treno che passa una sola volta».

Questa la reazione da Forza Italia per bocca del vicepresidente Antonio Tajani, che, intervenendo nella rubrica  “L’Ospite“, condotta da Massimo Leoni, su SkyTg24, ha detto tral’altro: «Ci affidiamo alla saggezza del capo dello Stato. A lui tocca, nel caso, sciogliere le Camere. Un governo istituzionale mi sembra molto difficile. Se non c’è l’accordo nella sinistra mi sembra che ci sia solo il voto».

Invece il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, scrive sui social: «Come dopo le grandi tragedie, come la Seconda Guerra Mondiale, i partiti facciano un Governo di unità nazionale per far ripartire l’Italia, per prendere insieme le grandi decisioni».  Utopia.

Commenta per primo

Lascia un commento