Condannato a morte, incarcerato per 7 anni e tenuto nella cella della morte in Thailandia, Denis Cavatassi assolto dall’accusa di aver fatto uccidere un amico e socio in affari

Denis Cavatassi, un agronomo di Tortoreto (Teramo) (foto a sinistra), era stato condannato a morte sia in primo grado, sia in appello, con l’accusa di essere il mandante dell’omicidio dell’amico e socio d’affari Luciano Butti (foto a destra). Si è sempre proclamato innocente, ma da 7 anni era rinchiuso nel carcere tailandese, e due di questi anni li trascorsi nella cella della morte. Ora, però, quando le speranze per lui sembravano tramontate, è arrivata l’assoluzione, decisa dalla Corte Suprema thailandese.

La conferma è arrivata oggi dal ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi: “La buona notizia dell’importante sentenza della Corte Suprema della Thailandia consentirà a Denis Cavatassi, prosciolto questa mattina, di rientrare presto a casa in Italia e riabbracciare i suoi familiari”, sottolinea il ministro. La Farnesina ricorda che la complessa vicenda è stata seguita sin dal primo momento e costantemente dall’Ambasciata d’Italia a Bangkok che, in stretto raccordo con il Ministero degli Affari Esteri, ha assicurato l’assistenza al connazionale e l’interlocuzione con le autorità thailandesi.

Commenta per primo

Lascia un commento