COLPO DI SCENA POLITICO-GIUDIZIARIO/ Il Tribunale di Napoli “sospende” lo statuto del M5s in base al quale Giuseppe Conte fu eletto presidente di quel Movimento politico

Quando la politica si tuffa nei gorghi della macchina giudiziaria italiana per risolvere i suoi conflitti può accadere di tutto. Ed è accaduto al Movimento Cinquestelle: il Tribunale di Napoli, chiamato in causa da un gruppo di 3 ex iscritti al M5s (Steven HutchinsonRenato Delle Donne e Liliana Coppola) che contestavano la procedura seguita nella votazione per la scelta del capo politico, ha depositato la sua decisione con cui sono stati sospesi il nuovo statuto del M5s e, di conseguenza, anche l’elezione di Giuseppe Conte alla presidenza. La notizia è stata diffusa da un avvocato – il suo nome è Lorenzo Borrè – che ha sostenuto il ricorso di tre militanti del Movimento in rappresentanza di alcune centinaia di iscritti (che hanno partecipato al pagamento delle spese legali con una raccolta di fondi): “Il Tribunale Civile di Napoli, in sede di reclamo, ha disposto la sospensione dell’efficacia delle votazioni con cui nell’agosto 2021 è stato modificato lo statuto del Movimento 5 stelle e anche l’elezione di Giuseppe Conte alla presidenza di quel movimento, carica prevista dallo stesso statuto”.

Il Tribunale, presieduto dal giudice Gian Piero Scoppa, come si legge nel dispositivo, sospende “le delibere impugnate dall’Associazione Movimento 5 stelle del 3 agosto 2021 di modifica dello statuto e del 5 agosto 2021 di nomina del presidente”. Il Tribunale, inoltre, “rimette ogni determinazione in ordine alle spese della presente procedura all’esito del pendente giudizio di merito”.

Appresa questa notizia, il professore Giuseppe Conte ha avuto un incontro con il senatore Vito Crimi, che era il capo politico reggente del Movimento quando fu promosso e organizzato il referendum tra gli iscritti per la scelta del n. 1 del M5s

Uno dei tre attivisti napoletani del Movimento 5 Stelle che hanno presentato il ricorso su cui si è pronunciato il Tribunale di Napoli,  Steven Hutchinson, ha consegnato all’Ansa la seguente dichiarazione: “E’ stata ripristinata la democrazia all’interno del Movimento 5 Stelle. I veri sconfitti sono Conte, Fico e Di Maio che hanno tutti pari responsabilità politiche. Si ritorna – conclude – allo Statuto uscito dagli Stati generali del febbraio 2021. Da qui bisogna ripartire. Auspichiamo che vengano riconosciuti gli errori da tutti i responsabili“.

LA DICHIARAZIONE DI CONTE

Appresa la notizia,  Giuseppe Conte, ha affidato ad una dichiarazione di poche parole la sua posizione: “La mia leadership del MoVimento 5 Stelle si basa sulla profonda condivisione di principi e valori. È un legame politico prima che giuridico, non dipende dalle carte bollate“.

LA DICHIARAZIONE DI CRIMI

“Il leader è Giuseppe Conte, la nostra comunità ha parlato chiaro. Sono, come sempre, al servizio del M5S e a disposizione per i necessari adempimenti burocratici di questi giorni, che sulla base dell’ordinanza del Tribunale di Napoli, ci porterà a votare nuovamente lo Statuto”. Lo ha dichiarato ad Affaritaliani.it il senatore del M5S Vito Crimi dopo il provvedimento del tribunale di Napoli. “Leggo tante inesattezze in giro: l’unica eccezione che il giudice ha accolto – sottolinea Crimi- è quella relativa alla votazione degli iscritti da meno di 6 mesi. Ma qualcuno pensa davvero che sarebbe cambiato il risultato se avessero votato anche i nuovi iscritti?. Tanto rumore per nulla. Non saranno certo le carte bollate a fermare una voglia di rinnovamento del Movimento 5 Stelle“.

La decisione del Tribunale

Il tribunale, presieduto dal giudice Gian Piero Scoppa, come si legge nel dispositivo, ha sospeso “le delibere impugnate dall’Associazione movimento 5 stelle, del 3 agosto 2021, di modifica dello statuto, e del 5 agosto 2021, di nomina del presidente”. I provvedimenti sono stati sospesi in via cautelare per la sussistenza di “gravi vizi nel processo decisionale”, principalmente per l’esclusione dalla votazione di oltre un terzo degli iscritti e il conseguente mancato raggiungimento del quorum. Il ricorso depositato ad ottobre 2021, è stato presentato da un gruppo di attivisti del M5s, difesi dall’avvocato Lorenzo Borrè.

Secondo l’avvocato Lorenzo Borré “Il Movimento è decapitato, senza nessun uomo al comando. L’unica cosa che possono fare ora la può fare Beppe Grillo: indire le votazioni del comitato direttivo del M5S, come fece lo scorso 29 giugno. E ripartire da lì. Solo dopo aver votato il nuovo comitato direttivo, si possono eleggere i nuovi membri del comitato di garanzia, i probiviri, ecc.. Qualsiasi altra decisione può essere facilmente impugnata. Insomma, la parola al popolo pentastellato”.

 

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