Colonnello russo accusato di aver rubato motori per carri armati (valore 20 milioni di rubli) vendendoli sul mercato nero

Un colonnello russo è stato arrestato con l’accusa di aver rubato motori di carri armati per un valore di 20 milioni e mezzo di rubli (oltre 233mila euro). Alexander Denisov, 44 anni, è stato accusato di aver sottratto sette motori da carri armati T-90 tra novembre 2021 e aprile 2022, secondo quanto riportato dal quotidiano russo Kommersant.

I pubblici ministeri hanno affermato che il colonnello Denisov, a capo del servizio blindato del distretto militare meridionale, ha venduto i motori sul mercato nero, secondo il quotidiano britannico Telegraph. Dopo la sua detenzione a marzo, si è dichiarato non colpevole con il suo avvocato affermando che “non ci sono prove della colpevolezza di Denosov”, citato su Kommersant. Secondo il tribunale militare del distretto meridionale, il reato comporta una pena fino a 10 anni di reclusione se dimostrato. I T-90 sono moderni carri armati russi. L’Ucraina aveva lanciato un appello per i carri armati Leopard 2 di fabbricazione tedesca a inizio anno, progettati tra l’altro per competere con il T-90.

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