di FABIO CAMILLACCI/ Parte nel migliore dei modi l’avventura delle squadre italiane nella fase a gironi di Champions League. Vittorie pesanti per Juventus e Lazio che dunque riscattano subito i deludenti risultati in campionato, rispettivamente: il pareggio a Crotone e la sconfitta in casa della Sampdoria. Apre le danze la Vecchia Signora che passa per 2-0 a Kiev contro la Dinamo. Alvaro Morata in versione Cristiano Ronaldo: splendida doppietta per l’ex Atletico Madrid nella ripresa. Molto bene anche la difesa bianconera. Unica nota negativa della serata in terra ucraina, l’infortunio di Chiellini.
Andrea Pirlo mette a tacere gli scettici e batte il maestro Mircea Lucescu, autentico stratega della panchina. Un tecnico che lo allenò quando l’attuale condottiero juventino era un giovane calciatore ricco di talento. Sia chiara una cosa: non è tutto oro quel che luccica. La Juve non si trasforma di colpo in una squadra fatta e finita, ma palesa passi avanti a livello di solidità; in fase difensiva e tra i reparti. E non sono mancati interessanti lampi offensivi e progressi sul piano del gioco. Sempre al netto della mediocrità degli avversari.
Sul taccuino anche altre note per Madama in maglia arancione: una positiva, l’altra negativa. Dopo i mugugni di Crotone per essere rimasto in panchina, finalmente Dybala trova il debutto stagionale. Pirlo però perde ancora Giorgio Chiellini alle prese con un problema muscolare. Il tutto davanti a 15mila spettatori distribuiti nei 70 mila posti dello stadio Olimpico di Kiev. Fanno un certo effetto rispetto ai mille spettatori ammessi negli stadi di casa nostra. Juve dunque prima nel girone con il Barcellona che rifila un 5-1 al Ferencvaros, squadra ungherese gloriosa ma da molto tempo caduta in disgrazia a livello europeo.
Lazio show all’Olimpico di Roma. Parte alla grande anche la squadra di Simone Inzaghi: un Borussia Dortmund irriconoscibile viene sconfitto 3-1. Fondamentale il ritorno in squadra di Immobile che a Genova contro la Samp era squalificato. Ciro porta in vantaggio i suoi segnando il classico gol dell’ex: a dir poco opaca la sua parentesi in Bundesliga tra le fila dei gialloneri. La squadra capitolina domina e nel primo tempo raddoppia grazie a un autogol del portiere Marwin Hitz, propiziato da un colpo di testa di Luiz Felipe. Un ritorno in Champions dopo ben 13 anni festeggiato nel migliore dei modi dai biancocelesti.
Certezze importanti per Inzaghino, supportate da una prova attenta e volitiva della squadra. Una prova del tutto diversa da quella di sabato scorso contro i blucerchiati di Ranieri. Nel secondo tempo, la rete del solito Haaland riapre i giochi ma al 76′ c’è gloria anche per Akpa Akpro che mette il punto esclamativo sul match. Akpa Akpro: centrocampista ivoriano di 28 anni arrivato alla Lazio dalla Salernitana, squadra di Serie B controllata da Lotito. Biancocelesti al comando del gruppo con 3 punti come i belgi del Club Brugge che vincono 2-1 a San Pietroburgo contro lo Zenit. Ottimo inizio per le nostre squadre, non c’è che dire.
Commenta per primo