di FABIO CAMILLACCI/ Diciamolo chiaramente, anzi scriviamolo: senza l’impegno infrasettimanale delle logoranti Coppe Europee e con una garanzia come Antonio Conte al comando, è il Napoli la vera anti-Inter. Anzi, forse quella partenopea è la squadra veramente favorita per la conquista dello scudetto. Solo la follia di Aurelio De Laurentiis può rompere il giocattolo, come ADL fece qualche anno fa quando l’allenatore del Napoli era uno dei tecnici più titolati al mondo: il re di Champions don Carlo Ancelotti.
Napoli sempre più capolista. Nel primo anticipo della 7° giornata di Serie A, Lukaku e compagni battono 3-1 il Como al Maradona e volano momentaneamente a +4 sulla Juventus, che domenica nel lunch-match di turno ospita il derelitto Cagliari, e a +5 sulle due milanesi. Sabato l’Inter campione in carica riceve il Torino, mentre il Diavolo domenica è di scena a Firenze. A Fuorigrotta, Como steso dalle reti di McTominay, Lukaku (su rigore) e Neres.
I gol del match in sintesi. Pronti via e padroni di casa in vantaggio dopo soli 25 secondi di gioco grazie alla rete dell’ottimo centrocampista scozzese su assist di Lukaku; Strefezza pareggia in chiusura di primo tempo, al 43′. Nella ripresa i sigilli che regalano i tre punti ai campani: Lukaku dal dischetto al 53′ e David Neres all’86’, con il brasiliano servito al bacio dallo stesso gigante belga. Una rete e due assist per un ritrovato Big Rom. E giustamente i tifosi napoletani sugli spalti cantano: “Abbiamo un sogno nel cuore, Napoli torna campione”.
L’analisi della partita. Il risultato però non deve trarre in inganno, perchè è stata una vittoria sofferta quella del Napoli; ma, negli anni magici ci stanno anche successi così. Basta ricordare l’anno magico 2022-2023 col tricolore azzurro firmato Spalletti. Dal canto suo, infatti, il Como di Fabregas continua a impressionare per personalità, palleggio e qualità. Forse la squadra con più potenziale tra quelle in lotta per la salvezza. Ma contro questo Napoli non c’è stato niente da fare.
I numeri che fanno sognare i tifosi napoletani. Dopo la batosta di Verona alla prima giornata (3-0 per gli scaligeri), Antonio Conte ha trovato la quadra e la squadra inanellando 5 vittorie e un pareggio (in casa della Juventus) nelle successive 6 gare: 14 gol fatti e solo 2 subiti (ai quali ovviamente vanno aggiunti i 3 incassati al Bentegodi all’esordio). Ma la brutta caduta in casa dell’Hellas fu causata soprattutto dal fatto che in quel momento, 18 agosto, il Napoli era ancora un cantiere aperto anche per colpa di un calciomercato estivo in pieno svolgimento. Una debacle di cui gli uomini di Conte hanno fatto tesoro.
L’altro anticipo del venerdi: Verona-Venezia 2-1. Nel derby veneto, botta e risposta in meno di 7 minuti dopo il fischio d’inizio. Al 2′ ospiti in vantaggio con il 22enne talentino Oristanio che sovrasta i difensori nell’area piccola e incorna di testa sulla destra del portiere veronese. Al 9′ l’Hellas pareggia: Mosquera serve Tengstedt che da due passi insacca in rete all’angolino basso di sinistra. Ribaltone Verona completato con fortuna all’81’: autorete di Jesse Joronen. La vittoria consente ai gialloblù di agganciare la Roma dell’ex Juric al 9° posto in classifica con 9 punti. Lo sfortunato Venezia di Di Francesco resta penultimo a quota 4.
Commenta per primo