CALCIO MANICOMIO/ Chi è il nuovo commissario Figc Fabbricini? Prima mossa: la nomina del suo superiore Malagò a commissario della Lega di A. Ct azzurro, avanza Mancini

di FABIO CAMILLACCI/ Il momento del calcio italiano sta tutto in un termine: commissario. O in un verbo: commissariato. Fate voi. Come previsto Roberto Fabbricini, segretario generale del Coni, è il nuovo commissario straordinario della Figc dopo la mancata elezione del presidente federale. Lo ha nominato la Giunta esecutiva del Coni. E come primo atto, Fabbricini, ha nominato il suo presidente Giovanni Malagò, come commissario della Lega di Serie A. Stranezze di istituzioni sportive e calcistiche alla frutta. Contraddizioni tutte italiane. L’ex calciatore Alessandro Costacurta e Angelo Clarizia saranno invece i due subcommissari della Federcalcio. Completano la squadra: Massimo Proto, ordinario di Diritto privato, e Alberto De Nigro, già presidente del Collegio dei revisori dei conti del Coni. Non hanno un ruolo specifico per la verità, ma su proposta del presidente Malagò la Giunta ha approvato il loro coinvolgimento nel team. Mentre, l’attuale vice commissario della Lega Calcio, Paolo Nicoletti, e un altro ex calciatore, Bernardo Corradi, affiancheranno Malagò.

Ma chi è Roberto Fabbricini? Nato a Roma 72 anni, Fabbricini è al Coni dal 1972. Nominato segretario generale del Comitato Olimpico Nazionale nel 2013 proprio da Malagò di cui è uomo di fiducia. Dal 2009 al 2012, Fabbricini è stato direttore esecutivo alla Federazione Internazionale di Baseball e Softball (FIBS). Inoltre, ha fatto parte della Commissione Tecnica Giochi del Mediterraneo e della Commissione Giochi Olimpici dei Comitati Olimpici Europei. Nel 2014 ha già ricoperto il ruolo di commissario, ma al comitato regionale marchigiano del Coni. Ha partecipato a 15 edizioni delle Olimpiadi, di cui 5 come capo delegazione. Sempre nel 2014 Fabbricini ha sfiorato la nomina a Commissario Figc, all’indomani della batosta di Natal che decretava l’addio dell’Italia ai Mondiali brasiliani. Giancarlo Abete si era dimesso assieme a Cesare Prandelli dopo il ko contro l’Uruguay, aprendo a nuove elezioni. Ma l’11 giugno, in extremis, alla terza tornata di votazioni Carlo Tavecchio riuscì a essere eletto presidente federale. Corsi e ricorsi storici. Fabbricini ha anche un passato sportivo come promessa dell’atletica: nel 1963, a 17 anni, si è infatti laureato campione italiano juniores nella categoria 4×100. In bocca al lupo e buon lavoro: ne ha proprio bisogno da commissario della disastrata e spaccata Federcalcio.

Il toto-ct azzurro. Ma in tutto questo caos chi allenerà la Nazionale italiana di calcio? A questa domanda, Fabbricini ha risposto dicendo: “E’ prematuro ipotizzare l’attuale ct dell’Under 21 Gigi Di Biagio come traghettatore in attesa di un nuovo commissario tecnico. E’ un’ipotesi, ma non abbiamo ancora parlato con nessuno. Provvederemo a trovare una soluzione e da ex calciatore ci aiuterà Costacurta. Da Conte a Mancini, fino ad Ancelotti o Ranieri. Ma è tutto un discorso da affrontare. Nessuno è in pole position. Nessuno è fuori dal gioco, chi ha nobilitato il calcio italiano sarà preso in considerazione”. Mentre l’ex difensore del Milan e della Nazionale, Billy Costacurta, interpellato sul toto-ct ha fatto capire che sono in crescita le azioni di Roberto Mancini attuale allenatore dello Zenit San Pietroburgo, dove prende uno stipendio da sogno. Soldi che la Figc ovviamente non ha salvo intervento degli sponsor come fu per Conte. Proprio vero: calcio manicomio.

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