CALCIO E COVID, ENNESIMA FARSA/ Corto circuito tra Figc e Lega: dopo il caso Juventus-Napoli, nuova figuraccia internazionale. Niente rinvio per Lazio-Torino e adesso altra guerra di ricorsi. Intanto, la Vecchia Signora batte lo Spezia e si rilancia. Crotone: via Stroppa, c’è Cosmi

di FABIO CAMILLACCI/ Nel calcio ai tempi del Covid-19, è andata in scena un’altra farsa all’italiana, l’ennesima. Dopo il caso Juventus-Napoli, ecco il vergognoso intrigo Lazio-Torino sul quale litigano addirittura Figc e Lega Calcio di Serie A. Un corto circuito scatenato dalla disposizione della Asl che ha bloccato il Toro impedendogli di partire per Roma al fine di evitare nuovi contagi; anche alla luce di alcuni calciatori colpiti dalla variante inglese del coronavirus. Un’altra figuraccia a livello internazionale.

Il nuovo teatrino. In poche ore si è passati dalla “oggettiva impossibilità di disputare la gara”, frase del presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, alla decisione unanime del consiglio di Lega di non rinviare la sfida, in programma alle 18.30 di martedi 2 marzo e valida per la 25° giornata del massimo campionato. Pertanto, stessa scena surreale all’Olimpico con la squadra della Lazio regolarmente in campo ma senza avversari. Franz Kafka al nostro mondo della pedata gli fa un baffo.

E adesso? Ora la palla passa al giudice sportivo che decreterà il 3-0 a tavolino in favore dei biancocelesti. Da quel momento partirà la raffica di ricorsi dei granata: prima alla Corte Federale, poi al Collegio di Garanzia del Coni. Evidentemente, la giurisprudenza fatta dallo stesso Collegio del Coni su Juve-Napoli non è servita a niente.

Le parole del numero uno della Figc sembravano aver sgombrato il campo da ogni equivoco. Addirittura Gravina aveva parlato di nette differenze tra il caso Juventus-Napoli e questo dicendo: “Qui abbiamo con certezza l’individuazione di una disposizione della Asl di Torino che non è una disposizione dell’ultim’ora ma una disposizione che purtroppo risale a qualche giorno fa. E di fronte a una norma del nostro ordinamento sportivo molto chiara dov’è sancito il principio che in caso di impossibilità oggettiva, e credo che questa sia una causa di forza maggiore conclamata, è evidente che non si può giocare”.

Di tipo diverso il pensiero della Lega. Un pensiero evidentemente influenzato dal potere politico del solito arrogante Claudio Lotito. Convocato d’urgenza, il Consiglio di Lega ha detto no al rinvio. Adesso il grave rischio, tra ricorsi vari, è quello di trascinare la storia per arrivare magari a disputare la partita a primavera inoltrata con una classifica più delicata per Lazio e Torino. Il motivo di questa scellerata posizione? Secondo la “confindustria” del calcio, avallare la richiesta di rinvio avrebbe fatto saltare definitivamente la diga del protocollo anti-Covid della Serie A. Tradotto: rompendo l’argine il campionato rischierebbe di deragliare. Ma, facciamo presente che il deragliamento è un fantasma frutto della pandemia e la situazione sanitaria è oggettivamente di nuovo complicata.

Altro doveroso interrogativo da girare ai soloni della Lega calcio. Che fine ha fatto il protocollo elaborato dalla Federmedici sportivi che avrebbe dovuto proteggere il torneo di fronte al rischio di nuove ondate Covid? Era stato presentato in tempi record: centrale unica per i tamponi, bolla per la squadra colpita da un caso, task force, Lega attiva 24 ore su 24 ore, costruzione di una struttura di coordinamento con il ministero della Salute per evitare difformità di decisioni da parte delle Asl. Tutte cose che oggi servirebbero come il pane e che invece sono rimaste lettera morta nonostante la curva dei contagi si sia fatta sempre più pericolosa. Per la serie, logica questa sconosciuta.

A parte l’ennesima farsa del calcio italiano rappresentata dal mancato rinvio di Lazio-Torino (ma alla luce del precedente di Juventus-Napoli, salvo colpi di scena, anche questa partita verrà recuperata), è scattato il turno infrasettimanale di campionato valido per la 25° giornata di Serie A. Allianz Stadium di Torino: Juventus, Pirlo azzecca i cambi e riparte con un 3-0 allo Spezia. Dopo un primo tempo opaco, il tecnico bianconero inserisce forze fresche nella ripresa e la partita cambia volto. Al 65′ segna Morata, al 71′ raddoppia Chiesa, poi nel finale Cristiano Ronaldo firma il tris consolidando il primato in classifica marcatori con 20 gol (e sono 767 in carriera come il grande Pelè).

La sintesi del match. Tre punti d’oro per una Vecchia Signora che fatica per tutto il primo tempo e trova il gol dalla panchina, dopo l’ingresso al 51’ di Bernardeschi, che firmerà i due assist, e Morata, autore del gol dell’1-0. Passano 6 minuti ed è Chiesa a realizzare il 2-0. CR7 chiude il conto all’88’ e, come detto, fa la storia eguagliando “O’ Rey”. Così Madama si rilancia nella corsa scudetto, e Pirlo ribadisce: “Crediamo ancora nel tricolore”. Certo non è stata una passeggiata, contro uno Spezia che ha dimostrato ancora una volta grande compattezza e organizzazione di gioco, nessun timore reverenziale e consapevolezza nei propri mezzi. Per la Juventus si tratta della sesta vittoria consecutiva in casa in campionato; di nuovo con oltre due gol di scarto.

Crotone, Giovanni Stroppa: game over. La compagine calabrese volta pagina, esonera il tecnico nato a Mulazzano in provincia di Lodi e affida la panchina a Serse Cosmi. Mission impossible per lui: provare a salvare i pitagorici ultimi in classifica. Servirà un piccolo miracolo calcistico ma in Calabria non sarebbe neanche la prima volta. La strada verso la permanenza in A è un Everest da scalare, ma il nuovo allenatore ci crede, come ha fatto capire, senza lasciare spazio a molte interpretazioni.

Le prime parole di Cosmi da tecnico del Crotone. Serse ha detto: “Chi viene a giocare a Crotone deve avere paura. Sicuramente dal punto di vista ambientale la squadra, privata dell’apporto dei tifosi, è stata penalizzata. In ogni caso non dobbiamo avere paura. Ovunque abbia allenato ho instillato questo concetto. Quando si scende dal pullman, nessun timore. Credo che questa squadra abbia bisogno di autostima e fiducia. Le qualità di questi ragazzi non sono inferiori alle squadre concorrenti per la salvezza”. Staremo a vedere se Cosmi riuscirà a fare l’impresa.

 

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