Calabria e Basilicata flagellate dai nubifragi. Allagamenti a Matera. Acqua alta eccezionale a Venezia. Nevicate sulle Dolomiti

Venezia sotto 127 centimetri d’acqua (in mare fino a 137 centimetri sopra il livello della città). Scuole chiuse Matera, una tromba d’aria vicino Metaponto. Vento fortissimo, fino a 113 chilometri l’ora in Calabria e 170 millimetri di pioggia in 12 ore. Emergenza anche in Puglia, in particolare nel Salento. Sono le notizia sul maltempo che sta flagellando soprattutto il Sud.

Nubifragio su Matera (foto Ansa-Ingenito) 

Nubifragio a Matera e sulla fascia ionica della Basilicata. Una tromba d’aria ha colpito la notte scorsa il Metapontino, la zona jonica lucana, in provincia di Matera: sono una cinquantina gli interventi dei Vigili del fuoco che si sono resi necessari a causa della caduta di alberi e pali della pubblica illuminazione. Inoltre, il maltempo – che già ieri aveva portato alla chiusura delle scuole disposta dai sindaci in diversi Comuni, tra i quali Matera, dove sta piovendo da diverse ore – ha provocato danni ad alcuni tetti. I problemi maggiori sono segnalati tra Policoro, Scanzano Jonico e Montalbano (Matera). Secondo quanto si è appreso dai Vigili del fuoco, la pioggia intensa ha causato uno smottamento sulla strada provinciale 3, nei pressi di Ferrandina (Matera). Finora è comunque sotto controllo la situazione dei fiumi e dei torrenti.

Le antiche strade di Matera si sono trasformate in torrenti in piena. Acqua e fango sono entrati anche nelle abitazioni ai piani più bassi, provocando danni. I fiumi d’acqua non hanno risparmiato i Sassi e la parte antica della città. Ovviamente grandi problemi anche alla viabilità . Le scuole sono chiuse per l’ordinanza firmata ieri dal sindaco della città.

Piogge, venti di burrasca e onde alte anche cinque metri stanno investendo il Salento dalle prime ore del mattino, causando danni e disagi soprattutto sulla costa jonica, con pali della luce e alberi sradicati ovunque. A Porto Cesareo, questa mattina, si è abbattuta una tromba d’aria e il mare in burrasca ha disancorato alcune barche tra cui due cabinati a vela che sono stati scaraventati sugli scogli. A Torre Lapillo un maneggio è stato distrutto. Interrotta a lungo la circolazione sulla litoranea da Santa Cesarea a Castro. A Spongano la furia del vento e la forza della pioggia hanno distrutto il palazzetto dello sport pronto per essere consegnato nei prossimi giorni. A Taurisano invece un grosso pino è caduto sulla cancellata di recinzione della scuola elementare, abbattendola. In quasi tutta la Provincia le scuole sono state chiuse. A Lecce è stato interdetto anche l’accesso ai parchi. In Prefettura a Lecce è in corso una riunione del centro di coordinamento della Protezione civile.

Da ieri pomeriggio le Eolie sono isolate per il forte vento di scirocco. Aliscafi e traghetti sono fermi. Nel porto di Milazzo sono bloccati i tanti pendolari che si recano nell’arcipelago per lavoro, come insegnanti, medici, impiegati, e anche camion carichi di derrate alimentari e autocisterne di carburanti. La pioggia torrenziale caduta sull’isola ha di fatto realizzato un ‘fiume’ di pomice arrivato a valle fino a Canneto, in località Calandra, sull’isola di Lipari L’amministrazione comunale ha inviato una ruspa per ripristinare la circolazione nella zona.

 

Pioggia forte e vento a Taranto stanno provocando danni e disagi. Al quartiere Paolo VI è caduta per strada un’antenna per la telefonia. Alberi sradicati in diverse zone della città, uno dei quali è caduto nei pressi dell’ingresso dell’istituto comprensivo Viola-Battisti in via Acton. Tutti gli istituti scolastici sono chiusi per ordinanza sindacale. Precipitazioni abbondanti anche in provincia. I livelli degli argini e dei canali sono al momento sotto controllo. Le amministrazioni raccomandano l’utilizzo dell’auto solo in caso di estrema necessità, e di non attraversare i sottopassaggi. In alcuni comuni, tra cui Ginosa, sono già in funzione le idrovore per smaltire la grande quantità d’acqua che si è accumulata. Interventi di messa in sicurezza anche sulle strade provinciali.

La costa ionica della Calabria – dove per tutto il giorno è prevista l’allerta rossa della Protezione civile regionale – è stata investita all’alba da violenti temporali accompagnati da forti raffiche di vento che hanno provocato allagamenti di strade e scantinati, cadute di alberi, cartelloni pubblicitari e tegole. Al momento, tuttavia, ai vigili del fuoco non risultano né danni a persone né situazioni di particolari criticità. Numerosi sono comunque gli interventi. A Catanzaro un ramo è caduto vicino ad una macchina ma senza fare danni. Nella frazione marina, il lungomare è allagato, così come lo sono le strade in diverse località della costa. A Roccelletta di Borgia un’auto della polizia municipale è rimasta impantanata mentre gli agenti stavano effettuando verifiche ed è stata rimossa dai vigili del fuoco. Violente raffiche di vento – tanto che gli abitanti parlano di tromba d’aria – hanno colpito la zona di Simeri e di Zagarise. Colpito anche il reggino, tra Bianco e Siderno, ed il crotonese.

Alta marea eccezionale a Venezia. Il picco si è fermato a 127 centimetri alle ore 10.20, alla stazione di rilevamento di Punta della Salute. Restano comunque confermate le previsioni di acqua alta molto sostenuta, con il prossimo massimo previsto alle ore 23.00 con 140 centimetri. Un altro picco di 145 centimetri è invece previsto per le ore 10:25 di domani. La situazione meteorologica viene definita “altamente dinamica” e quindi suscettibile di variazioni. A Chioggia invece, l’altro importante centro del veneziano affacciato sulla laguna, la massima del momento è ferma sui 127 centimetri, valore che salirà nella prossima ora. Per ritrovare una misura simile di marea, secondo gli esperti del centro comunale, bisogna risalire al primo febbraio del 1986 quando l’acqua arrivo’ a 156 centimetri, ma il dato non è comunque paragonabile a quella che sconvolse Venezia il 4 novembre 1966 raggiungendo un metro e 94 centimetri. Sia a Venezia che a Chioggia, intorno alle 5.30, sono state fatte suonare le sirene d’allarme che hanno avvisato la popolazione dell’incipiente acqua alta. Il maltempo interessa comunque tutto il Veneto con piogge sia in pianura che in montagna.

E’ già pieno inverno sulle Dolomiti e sulle altre montagne dell’Alto Adige. Alla neve caduta la scorsa settimana, stanotte se ne è aggiunta altra: 5 cm ad Obergeggen, 15 cm a Pennes e 20 cm a Ladurns sopra Fleres. La prossima notte la neve potrebbe scendere fino al fondovalle. Questa settimana – annuncia il meteorologo provinciale Dieter Peterlin – “arriverà molta altra neve”. In vista dell’avvio ufficiale della stagione sciistica del consorzio Dolomiti Superski, in programma il 30 novembre, alcuni singoli impianti anticipano l’apertura, soprattutto per consentire gli allenamenti degli sci club. A Cortina si scia già sulla pista Col Gallina, entro il fine settimana seguiranno gli impianti di Monte Croce e la seggiovia Alloch a Pozza di Fassa

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