Bocciato (con un voto di scarto) in commissione Finanze della Camera l’emendamento della destra che mirava a bloccare la revisione del catasto. Si è sfiorata la crisi di governo

Con un solo voto di scarto è stato bocciato in commissione Finanze della Camera l’emendamento della destra che voleva cancellare l’articolo 6 della delega fiscale e quindi provocare lo stop alla revisione del catasto con la nuova mappatura dal 2026, che comporta l’aggiornamento dei valori di mercato degli immobili. 

Draghi aveva avvertito che l’eventuale bocciatura del provvedimento (al quale è legata anche l’erogazione dall’Europa dei fondi legati al Piano di resilienza) avrebbe potuto produrre anche la caduta del Governo. Alla fine a favore dell’emendamento hanno votato Lega, Forza Italia e Fdi che hanno messo insieme 22 voti a sostegno della mozione che prevedeva l’abrogazione della riforma, contro i 23 favorevoli alla riforma. 

Pd e 5 stelle hanno affermato: “La decisione del centrodestra di insistere con la divisione della maggioranza sulla riforma del catasto, ignorando tutto quello che sta succedendo, è letteralmente irresponsabile. Ed anche un po’ ridicola”, come ha sottolineato anche il senatore Pd Andrea Marcucci. E a sua volta Vita Martinciglio, capogruppo dei 5S in commissione Finanze, ha dichiarato: “Sul mancato accordo in merito alla riforma del catasto, trovo irrispettoso e strumentale l’atteggiamento di Lega e soprattutto di Forza Italia, i cui ministri avevano espresso voto favorevole in Consiglio dei ministri. Nel pieno delle trattative, con il M5S -che si era dichiarato disponibile a una mediazione – le dichiarazioni fuori luogo del capogruppo di Forza Italia rappresentano una mancanza di rispetto, anche istituzionale, oltre che una mistificazione della realtà, in quanto è scritto a chiare lettere che non vi sarà alcuna conseguenza nell’imposizione immobiliare”. Martinciglio fa riferimento alle parole di Antonio Martino, capogruppo forzista in commissione Finanze, che si era detto “rammaricato” per non aver potuto disporre di più tempo per cercare di arrivare a una mediazione.

Sulla riforma del catasto la Lega ha iniziato la propria campagna elettorale sulla pelle dei cittadini, lanciando slogan sugli aumenti delle tasse sulla casa. Nel corso della giornata in commissione Finanze non è stato fatto nulla per trovare un accordo da parte del centrodestra. Forza Italia si contraddice, dopo che ha votato il testo della delega nel Consiglio dei ministri” dichiara invece Luca Pastorino, deputato di Leu e capogruppo in commissione Finanze.

Questa la replica da destra di Marco Osnato, Lucia Albano e Galeazzo Bignami, deputati di Fratelli d’Italia componenti della commissione Finanze: “Porre la riforma del catasto come la condizione  per la sopravvivenza del governo Draghi dimostra quanto questo esecutivo sia lontano dalla realtà e dai problemi degli italiani. Fratelli d’Italia continuerà a mantenere l’impegno preso con gli elettori di centrodestra: no a nuove tasse sulla casa. Per questo la nostra posizione rimane la stessa: la riforma del catasto non è una priorità e va stralciata dalla delega fiscale” .

Ma in realtà la riforma del catasto serve a ristabilire finalmente i reali valori degli immobili, non ad alimentarne il peso fiscale: potrebbe accadere che alcuni acquistino valore e altri lo perdano, nel rispetto della realtà.

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