Blitz turco contro l’Isis in Siria e basi agli Usa; ma arresti nel Pkk

Nelle prime ore di questa mattina una squadriglia di caccia-bombardieri turchi F-16 ha colpito 4 postazioni di Isis in Siria aprendo il fuoco dal proprio spazio aereo senza penetrare in quello siriano. Si tratta della rappresaglia turca all’uccisione ieri, in un blitz di jihadisti dell’Isis contro una postazione di confine, di un soldato e, soprattutto, all’attentato con cui un kamikaze ha massacrato lunedì a Suruc 32 giovani che partecipavano ad un raduno per organizzare la partecipazione alla ricostruzione di Kovane, la città liberata dai curdi  contro i miliziani dell’Isis. Sono almeno 35 i militanti dell’Isis riamasti uccisi nei raid aerei turchi ad Havar, villaggio siriano poco oltre il confine turco.

Nella stessa giornata di oggi il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha confermato di aver concesso agli Usa di usare la base di Incirlik, nella provincia meridionale turca di Adana, per condurre operazioni militari contro l’Isis, sia pure  “entro certe condizioni”. La conferma di Erdogan è giunta ore dopo che i jet turchi hanno condotto raid contro l’Isis in Siria.

Tuttavia sempre oggi i militari turchi hanno condotto una operazione di polizia contro militanti del Pkk (il partito comunista curdo) a Istanbul e in altre 13 province, arrestando 251  persone considerate sostenitrici dei jihadisti. Nell’operazione è rimasta uccisa una donna che si sarebbe opposta alla perquisizione.

Commenta per primo

Lascia un commento