di NUCCIO FAVA* – Come nella favola antica, non potendo raggiungere il grappolo d’uva lo liquida come acerbo e batte in ritirata. Una pagina brutta e squallida senza precedenti in questa forma, nelle votazioni per l’elezione del capo dello Stato. E’vero che Berlusconi resta un personaggio unico e non deve essere facile fare i conti con lui. Tuttavia esponenti politici come Salvini e Meloni non avrebbero dovuto assecondare l’impudenza e l’imprudenza del Cavaliere al di là del buonsenso e del ridicolo. Il centro destra, osannato come compatto e uniformemente convinto della strategia da seguire, si è mostrato in balia di un vecchio signore, prepotente e confuso, che ha rischiato comunque di accrescere incertezza e tensioni in un panorama politicamente già difficile in occasione dell’elezione del successore di Mattarella.
La vicenda avrà sicuramente ripercussioni dentro il centro destra e riverberi possibili anche sul governo Draghi e il suo futuro. Invece dovrebbero essere ormai fuori orizzonte plausibile le tentazioni di elezioni anticipate con interruzione prematura della legislatura. Paradossalmente l’uscita di scena, inevitabile per Berlusconi, può rappresentare un contributo alla soluzione delle questioni collegate al Quirinale. Serve però apertura e generosità, senza tentazioni di rivalsa o strumentalizzazione, che aggraverebbero i problemi da affrontare.
L’obbiettivo dovrebbe ormai essere chiaro a tutti: l’elezione di un presidente di alto profilo, come si dice, accettato da tutti, cioè dalla convergenza di entrambi i campi, sia di destra che di sinistra, magari fin dalle prime votazioni. Ne sarebbe sicuramente felice anche il presidente Mattarella osservando in tv le sedute dalla sua casa di Palermo.
*Nuccio Fava, presidente della Sezione Italiana Giornalisti Europei, è stato direttore del Tg1 e del Tg3 , responsabile delle Tribune politiche Rai e coordinatore delle trasmissioni Rai sul Giubileo del 2000.
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