ATTACCO IN PAKISTAN/ Il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato: “Solidarietà alla Comunità Musulmana Ahmadiyya e ferma condanna dell’attentato terroristico nella città di Rabwah”

di SERGIO TRASATTI/ Michel Emi Maritato, Presidente di AssoTutela, Associazione per la difesa dei diritti civili e della dignità umana, in una nota dichiara: “Esprimiamo la più ferma condanna per il vile e disumano attacco terroristico perpetrato contro la Comunità Musulmana Ahmadiyya nella città di Rabwah (Chenab Nagar), in Pakistan, durante la preghiera del venerdì. Un gesto ignobile, compiuto in un luogo sacro, che rappresenta un oltraggio non solo alla libertà religiosa, ma ai valori stessi di vita, pace e civiltà che dovrebbero unire l’umanità intera. Questo crimine odioso, che ha provocato feriti e terrore tra i fedeli riuniti in preghiera, colpisce una comunità che da oltre un secolo diffonde nel mondo un messaggio di dialogo, amore e tolleranza, rigettando ogni forma di violenza e fanatismo. Attaccare persone inermi, colpevoli soltanto di professare la propria fede, significa attaccare il cuore della convivenza civile e il principio universale della libertà di coscienza”.

La solidarietà del presidente dell’Associazione per la difesa dei diritti civili e della dignità umana. Michel Emi Maritato ha aggiunto: “Esprimiamo vicinanza, affetto e piena solidarietà ai nostri fratelli e amici della Comunità Ahmadiyya, che anche in Italia rappresentano un modello di impegno pacifico e di cooperazione interreligiosa. A loro va il nostro sostegno morale e umano, in questo momento di dolore profondo, che deve scuotere le coscienze di tutti. Rivolgiamo inoltre un appello alle autorità pakistane e alla comunità internazionale affinché garantiscano la tutela effettiva della sicurezza, della dignità e dei diritti fondamentali dei cittadini Ahmaditi, ponendo fine a decenni di persecuzioni e di silenzi colpevoli”.

Le conclusioni di Maritato. Il presidente di AssoTutela ha concluso dicendo: “La libertà religiosa non può essere una concessione: è un diritto inviolabile, che deve essere protetto ovunque, sempre, senza eccezioni. Di fronte a tanta barbarie, rinnoviamo il nostro impegno nel promuovere la pace tra i popoli, la fratellanza universale e il dialogo tra le fedi, nella convinzione che solo il rispetto reciproco e la solidarietà possano sconfiggere l’odio. Alle vittime, ai loro cari e all’intera Comunità Ahmadiyya, va il nostro abbraccio fraterno e la promessa che la loro sofferenza non sarà dimenticata”.

Commenta per primo

Lascia un commento