Attacchi aerei della Francia all’Isis (ma i foreign fighters con il califfo sono diventati 30mila)

A frame from video released by the Islamic State (IS) purportedly shows the caliph of the self-proclaimed Islamic State, Abu Bakr al-Baghdadi, giving a speech in an unknown location.  ANSA/ISLAMIC STATE VIDEO / HANDOUT  HANDOUT EDITORIAL USE ONLY
A frame from video released by the Islamic State (IS) purportedly shows the caliph of the self-proclaimed Islamic State, Abu Bakr al-Baghdadi, giving a speech in an unknown location. ANSA/ISLAMIC STATE VIDEO / HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY

La Francia ha annunciato di aver condotto i primi attacchi aerei in Siria contro lo stato islamico del califfo Al Bagdadi (foto), in coordinamento con la coalizione internazionale. A sua volta l’Iraq conferma la cooperazione con Russia, Siria e Iran sul fronte dell’intelligence e della sicurezza in chiave anti-Isis. Lo conferma Baghdad, dopo le indiscrezioni arrivate da Mosca, che parlavano di una cooperazione “nel prossimo futuro”. Il comando centrale di Baghdad, scrive al Arabiya, ha annunciato che la cooperazione è già operativa, smentendo alcune dichiarazioni di esponenti del governo che che avevano escluso la cooperazione con Mosca.

Ma purtroppo si apprende che sono “almeno 30.000” i foreign fighters in Siria e Iraq che sono andati a combattere nelle file dell’Isis: lo rivelano fonti di intelligence Usa citate dal New York Times. In 12 mesi il loro numero “è raddoppiato” stimano i responsabili, affermando che i reclutamenti “sono in costante crescita, con quasi 1.000 nuovi combattenti al mese”. E almeno 250 sono americani.

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