Assoluzione in appello e immediata scarcerazione dopo 7 anni per l’infermiera Daniela Poggiali, accusata di aver fatto morire due anziani in ospedale

Daniela Poggiali all’uscita dal carcere della Dozza di Bologna, dopo la prima assoluzione dall’accusa di omicidio, il 7 Luglio 2017. Accusa per cui in primo grado era stata condannata all’ergastolo a Ravenna. (foto Ansa di Giorgio Benvenuti

Doppia assoluzione per Daniela Poggiali, l’infermiera di 45 anni imputata (e condannata in primo grado) con l’accusa di aver provocato la morte di alcuni pazienti ricoverati all’ospedale di Lugo di Romagna (Ravenna). La Corte di assise di appello di Bologna l’ha infatti assolta perché il fatto non sussiste nell’appello ter per la morte di Rosa Calderoni, 78enne deceduta l’8 aprile del 2014 e anche per il caso del 94enne Massimo Montanari deceduto il 12 marzo 2014 sempre a Lugo.

Nel primo caso si partiva da un ergastolo, due volte riformato da assoluzioni in appello, poi annullate da altrettante Cassazioni. Nel secondo da una condanna a 30 anni, in primo grado. In entrambi, per la Corte, il fatto non sussiste. Oltre alle due assoluzioni, la Corte di assise di appello ha ordinato anche l’immediata scarcerazione per l’ex infermiera.
L’imputata raggiungerà Forlì, dove è in custodia cautelare, e poi sarà di nuovo libera, come successe dopo la prima assoluzione, nel luglio 2017, dopo mille giorni di carcere.
Nell’aula erano presenti la sorella e il cognato, che appena la Corte ha letto il dispositivo le si sono avvicinati. “Non poteva che andare così”, ha detto.

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