Arresti preventivi di tecnici e imprenditori a Catanzaro con l’accusa di frodi e corruzione in connessione con la mafia per lavori al Ponte Morandi e alla Statale dei Due Mari

Il viadotto Bisantis detto anche ”Ponte sulla fiumarella ” a Catanzaro  (foto Ansa di Salvatore Monteverde) 

Una operazione giudiziaria senza molti precedenti in Italia è stata messa in atto in Calabria: i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dalla Dda di Catanzaro, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di una misura cautelare emessa dal Giudice per le indagini peliminari presso il Tribunale del Catanzaro, nei confronti di 6 persone, tra imprenditori e tecnici, di cui 4 arrestati (tre in carcere e uno ai domiciliari), indagati a vario titolo per trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio, corruzione in atti giudiziari, associazione per delinquere, frode nelle pubbliche forniture, con l’aggravante di aver agevolato associazioni di tipo mafioso in relazione fra loro per i lavori di manutenzione straordinaria del ponte “Morandi” di Catanzaro e di un tratto della SS280 “dei Due Mari”.

La Procura di Catanzaro ha disposto il sequestro, con facoltà d’uso, del viadotto “Bisantis”, noto come ponte Morandi, e della galleria Sansinato sulla Statale 280 dei Due mari, allo scopo di svolgere accertamenti di natura tecnica.

Per un ingegnere dell’Anas e per un geometra è stata disposta l’interdizione dall’esercizio della professione, rispettivamente, per 6 mesi e per 9 mesi.

Il Gip ha anche disposto il sequestro preventivo di tre società di costruzione e di oltre 200mila euro quale profitto dei reati contestati. (fonte: Ansa).

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