E’ stato “tradito” da un neo e arrestato a Parigi Danish Hasnain, lo zio di Saman Abbas, la ragazza di origini pakistane scomparsa il 30 aprile da Novellara (Reggio Emilia), dove viveva con la famiglia, e presumibilmente uccisa per aver rifiutato le nozze che i familiari volevano imporle con un suo connazionale mentre lei aspirava a sposarsi con il fidanzato italiano.
L’uomo è stato bloccato dalla polizia francese, in esecuzione di un mandato di arresto europeo, dopo essere stato rintracciato in collaborazione con i carabinieri del nucleo investigativo di Reggio Emilia.
Per arrestare lo zio di Saman Abbas la polizia francese, che ha operato d’intesa con i carabinieri di Reggio Emilia, ha fatto irruzione in un appartamento della periferia di Parigi, dove il pachistano, indagato per l’omicidio della nipote diciottenne, si trovava con alcuni connazionali, estranei all’accaduto.
L’uomo è ritenuto dagli investigatori di Reggio Emilia l’esecutore materiale dell’omicidio della giovane parente pakistana: contro di lui c’è la testimonianza del fratello minorenne della ragazza, il quale ammise: “Secondo me l’ha uccisa strangolandola, anche perché quando è venuto a casa non aveva nulla in mano”.
In una chat a una persona a lui vicina, Hasnain, 33 anni, aveva scritto: “Abbiamo fatto un lavoro fatto bene”. Parole che gli investigatori riferiscono al delitto, commesso, sempre secondo l’accusa, insieme a due cugini di Saman, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. Il primo è attualmente in carcere, anche lui arrestato a fine maggio in Francia. Il secondo è ricercato. Risultano latitanti e anch’essi indagati anche i genitori di Saman, partiti per il Pakistan il primo maggio, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, come risulta da un filmato.
La procuratrice di Reggio Emilia, Isabella Chiesi spera che questo arresto consentirà di avere una versione dei fatti (sempre che Hasnain la voglia rendere) e le indicazioni su dove si trova il corpo di Saman”. Poiché il cugino 28enne di Saman, Ikram Ijaz, è già in carcere, la procuratrice spera di “mettere nel caso a confronto le versioni dei fatti” dei due indagati.
A carico di Hasnain c’è anche il video che lo ritrae il 29 aprile, con i due cugini, nei pressi del casolare di Novellara dove la famiglia viveva e lavorava, con pala e piede di porco: secondo gli investigatori stavano andando a scavare la buca per seppellire la diciottenne. Hasnain era partito verso la Francia insieme ai due cugini e al fratello di Saman, che però era stato fermato, il 10 maggio, e collocato in comunità in quanto minorenne.
AGGIORNAMENTO del 23 settembre – CHIESTA L’ESTRADIZIONE IN ITALIA DEI GENITORI – La ministra della Giustizia, Marta Cartabia – ricevuta dagli uffici la traduzione di tutti gli atti della pratica – ha firmato e trasmesso al Pakistan le due domande di estradizione per i genitori di Saman Abbas, indagati per l’omicidio della figlia e ricercati da Interpol a livello internazionale.
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