Approvata la manovra econonica anche alla Camera (con 313 sì, 70 no, Pd astenuto) e Mattarella la firma. Lato comico delle opposizioni

Il presidente Sergio Mattarella ha firmato stasera la legge di Bilancio, contenente la manovra economica, subito dopo il sì definitivo espresso dalla Camera nel pomeriggio con 313 voti favorevoli e 70 i contrari.

Al voto in aula hanno partecipato – oltre ai deputati della maggioranza giallo-verde – quelli di Forza Italia e di Fratelli d’Italia (che hanno votato contro), mentre non hanno partecipato al voto i deputati del Pd, imitati penosamente da quelli di Liberi e Uguali.

(Foto Ansa di Giuseppe Lami)

Alla proclamazione del risultato, abbracci tra il premier Conte e i ministri. (foto)

Il traguardo della manovra è stato raggiunto “entro i tempi previsti che ci hanno evitato da un lato la gestione del bilancio con le mani legate dall’esercizio provvisorio e dall’altro una procedura europea per deficit eccessivo che di fatto avrebbe commissariato il Paese per 5-7 anni“, dice in in una nota il ministro dell’Economia Giovanni Tria, sottolineando che “si rispettano le promesse elettorali con una manovra mirata a sostenere la crescita e a difendere la pace sociale in una congiuntura europea e internazionale che non si annuncia favorevole”.

Su Twitter il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici commenta: “L’Italia ha adottato la legge di bilancio, dopo lunghe discussioni e momenti difficili. Ne seguiremo attentamente l’esecuzione. Ribadisco di nuovo che il dialogo con la Commissione Ue si è concentrato unicamente sul rispetto delle regole comuni, mai sulle misure individuali!”.

Nelle dichiarazioni di voto c’è stato uno scontro Lega-Fi. Per i  berlusconiani “è una legge contro gli italiani“. Ma la Lega ha subito replicato così: “La macelleria sociale è iniziata con la legge Fornero del governo Monti che voi sostenevate”. Per i Demè una manovra pericolosa“. La Meloni (Fratelli d’Italia) invece l’attacca così: “Non c’è cambiamento, potevano scriverla Renzi e la Boschi“.
Il presidente Giuseppe Conte, invece, è convinto che “gli italiani si accorgeranno presto degli effetti positivi della manovra. Facciamo entrare in vigore le norme e vedremo”.

Il ministro dell’Economia Giovanni Tria smentisce le voci su sue possibili dimissioni e, uscendo dall’Aula della Camera dopo l’approvazione della manovra, alla domanda se quindi resti al ministero, ha risposto: “Non vedo perché no“. E alla domanda se é la legge di bilancio che voleva o se almeno gli assomiglia, risponde: “È La manovra economica approvata dal Parlamento, é quella che tutti abbiamo voluto”.

A Forza Italia risponde Riccardo Molinari della Lega nella dichiarazione di voto: “Fi prova disprezzo per questa Manovra ed anche per noi della Lega? Se non ricordo male l’ultimo governo Monti lo appoggiò Fi e la macelleria sociale che è iniziata con quel governo è partita proprio dalla legge Fornero che oggi proviamo a correggere”. Ieri il forzista Giorgio Mulè aveva detto ai leghisti:  “La votate con il nostro disprezzo” mentre il suo collega Roberto Occhiuto ha affermato che  “Questa è una manovra che non serve all’Italia, ma è contro l’Italia e contro gli italiani: aumenterà le tasse e porterà il Paese in recessione. Quando tagliò le pensioni la Fornero pianse. Voi avete fatto la stessa identica cosa senza versare una lacrima. La manovra è stata fatta affidando le chiavi della politica economica al M5S che non vuole sviluppo e ricchezza ma vuole solo alimentare odio ed invidia sociale“.

In mattinata c’era stata altra bagarre alla Camera, durante l’esame degli odg alla manovra, per un post apparso sul blog delle stelle, cancellato dopo alcuni minuti: vi si parlava di  una congiura mediatica contro i Cinquestelle, la Manovra del Popolo e la Democrazia‘. La polemica però è stata troncata subito dal presidente della Camera, Roberto Fico, il quale ha detto: “Da presidente della Camera dico che la democrazia non è sotto attacco. Tutti si esprimono in modo libero, le opposizioni fanno il loro lavoro: è loro diritto opporsi alla legge di Bilancio‘. E il post sparisce da quel sito.

Altro argomento cancellato è quello fatto circolare ieri circa l’ipotesi di un rimpasto governativo. Interviene intanto Palazzo Chigi per smentire le ipotesi di rimpasto nel governo a gennaio: ‘Nessun rimpasto. Non esiste alcuna ipotesi di rimpasto. In nessun vertice si è mai parlato di rimpasto. Mai‘.

 Il vice presidente del Consiglio e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, interviene con un post su Facebook: “Ridicole le opposizioni che contestano una manovra economica che rimette nelle tasche degli Italiani più di 20 miliardi di euro. Gli Italiani non hanno nostalgia di Monti, Renzi e Fornero, avanti tutta!“.

Comunque nel dibattito non sono mancate neanche le note comiche. Una per tutte: Giorgia Meloni dice che il suo gruppo Fdi voterà contro la Manovra economica perché “questa non è una manovra di cambiamento, avrebbe potuto essere stata scritta da Matteo Renzi e da Maria Elena Boschi“. Ma per il Pd Emanuele Fiano ha una tesi del tutto opposta: “Questa manovra ha un disegno pericoloso: vuole modificare lo statuto della nostra democrazia. E’ regressiva per lo Stato sociale e per la democrazia. Noi non intendiamo partecipare a questo disegno. Resteremo in quest’Aula per rispetto al Parlamento ma non parteciperemo al voto“.

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