Approvata dalla Camera la legge per il cinema e gli audiovisivi

Con il via libera definitivo da parte della Camera, diventa legge il ddl che riforma la normativa relativa al cinema e all’audiovisivo. La legge dispone l’aumento delle risorse destinate al settore, con l’istituzione di un fondo specifico che non potrà mai scendere sotto i 400 milioni di euro di dotazione. Inoltre, è previsto il potenziamento del credito di imposta, sono introdotti incentivi per chi investe e un piano straordinario per la realizzazione di nuove sale cinematografiche. Infine, la riforma prevede anche l’abolizione della censura di Stato, introdotta nel 1962.

CinemaMa ecco nel dettaglio il provvedimento, che ha ottenuto 281 voti a favore, 97 contrari(Sinistra Italiana e M5s) , 17 astenuti (Lega e Fratelli d’Italia).

  • FONDO DI INVESTIMENTO: nasce il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel Cinema e nell’Audiovisivo. Le risorse del Fondo saranno destinate a interventi per il settore attraverso incentivi fiscali e contributi automatici. La dotazione non può essere inferiore a 400 milioni di euro annui. A partire dal 2017 il complessivo livello di finanziamento del Fondo è commisurato annualmente all’11% delle entrate Ires e Iva del settore.
  • CONTRIBUTI PER GIOVANI E START UP: Largo alle opere prime e alle iniziative dei giovani. La legge, infatti, prevede una quota di contributi garantita, a partire dal 15% e fino al 18% del fondo, pari a circa 70 milioni di euro, a sostegno dei progetti realizzati da giovani, alle start up, alle opere prime, ai film d’essai, nonchè contributi per la Biennale di Venezia, l’Istituto Luce Cinecittà e il Centro Sperimentale Cinematografia.
  • STOP CONTRIBUTI SOLO PER INCASSI AL BOTTEGHINO: i contributi non saranno più erogati solo sulla base degli incassi. Si tiene conto anche della qualità dell’opera, della partecipazione a festival internazionali, dei premi conseguiti, e non soltanto del successo ottenuto al botteghino come accade ora.
  • TAX-CREDIT: la legge aumenta il credito di imposta fino al 30% per le imprese di produzione, distribuzione, esercizio cinematografico, industrie tecniche e di post produzione, promozione di opere italiane ed europee nelle sale, attrazione in Italia di investimenti, infine imprese non appartenenti al settore che investono per la produzione e distribuzione di opere cinematografiche e audiovisive. Il credito sale fino al 40% per i produttori indipendenti che si distribuiscono il film in proprio.
  • PIANO STRAORDINARIO PER NUOVE SALE: 120 milioni di euro di contributi a fondo perduto, per cinque anni, per favorire la diffusione delle sale sul territorio nazionale, con particolari agevolazioni per i centri storici e per i piccoli comuni. I contributi sono destinati a soggetti pubblici e privati per la ristrutturazione di sale dismesse, per l’apertura di nuove sale o per l’adeguamento strutturale e tecnologico di sale già esistenti.
  • ABOLITA LA CENSURA DI STATO: la legge prevede l’abolizione della ‘censura di Stato’, introdotta in Italia con la legge del 21 aprile 1962. Adesso, attraverso una delega al governo – che avrà tempo un anno – spetterà all’esecutivo riformare le norme in materia di tutela dei minori nel settore cinematografico e audiovisivo.
  • PIANO STRAORDINARIO DIGITALIZZAZIONE: 10 milioni di euro per tre anni a fondo perduto o per finanziamenti agevolati sono previsti per interventi di digitalizzazione delle opere audiovisive e cinematografiche da parte di imprese italiane.
  • CONSIGLIO SUPERIORE CINEMA E AUDIOVISIVO: viene istituito il Consiglio superiore, che sarà composto da 11 membri di alta competenza ed esperienza e da rappresentanti delle associazioni. (AGI)

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