Approvata dal Consiglio Europeo la riforma del copyright a protezione degli editori e dei giornalisti . L’Italia ha votato no con altri 8 paesi. Regole e commenti

Il Consiglio Europeo ha approvato (senza discussione) la riforma del copyright europeo che contiene una direttiva che modifica le regole sul diritto d’autore. Come annunciato, l’Italia ha votato contro assieme a Svezia, Finlandia, Polonia, Olanda e Lussemburgo. Astenuti Slovenia, Estonia e Belgio. La Germania ha fatto mettere a verbale un suo protocollo in cui invita la Commissione, responsabile dell’attuazione, ad evitare filtri all’upload e censura. 

Queste le novità più importanti della riforma: 1. Viene data la possibilità (non l’obbligo) agli editori di stampa di negoziare accordi con le piattaforme per farsi pagare l’utilizzo dei loro contenuti; inoltre gli introiti dovranno essere condivisi con i giornalisti.

2. Viene riconosciuto il diritto a colmare il divario tra i ricavi che le grandi piattaforme commerciali fanno diffondendo contenuti protetti da copyright e la remunerazione offerta a musicisti, artisti o detentori dei diritti.

3. Gli utenti non rischiano più sanzioni per aver caricato online materiale protetto da copyright non autorizzato, ma la responsabilità sarà delle grandi piattaforme come YouTube o Facebook. 

4. Non ci sono filtri ex-ante ma l’obbligo per le piattaforme di fare il “massimo sforzo” per non rendere disponibili i contenuti su cui non hanno i diritti.

5. Obbligatori anche meccanismi rapidi di reclamo, gestiti da persone e non da algoritmi, per presentare ricorso contro un’ingiusta eliminazione di un contenuto.

I COMMENTI

Il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker: “Con l’accordo di oggi rendiamo le regole del copyright adatte all’era digitale. L’Europa avrà ora regole chiare che garantiscono equa remunerazione ai creatori, diritti per gli utenti e responsabilità per le piattaforme. La riforma era il pezzo mancante del completamento del mercato unico digitale”.

Valer Daniel Breaz, ministro rumeno della cultura e presidente di turno del Consiglio Ue: “Sono molto contento che abbiamo ottenuto un testo bilanciato, creando molte opportunità per il settore creativo europeo, che rifletterà meglio la nostra diversità culturale, e per gli utenti, la cui libertà di espressione su internet sarà consolidata. E’ una pietra miliare per lo sviluppo di un mercato unico digitale robusto e ben funzionante”

Il presidente dell’associazione dei produttori di musica indipendente europea (Impala), Helen Smith: “Abbiamo un testo bilanciato che fissa un precedente da seguire per il resto del mondo, mettendo cittadini e creatori al centro della riforma e introducendo regole chiare per le piattaforme online. La Ue ha dimostrato di essere un leader nel sostenere un internet equo, aperto e sostenibile”.

Il presidente dell’Enpa (associazione degli editori di stampa europei), Carlo Perrone: “Ora che la riforma del copyright è stata adottata da tutte le istituzioni europee, facciamo appello agli stati membri perché la attuino rapidamente. Non c’è tempo da perdere. Abbiamo bisogno urgente che migliori la posizione negoziale degli editori di stampa anche nel mondo digitale e li protegga dall’uso commerciale non autorizzato delle loro pubblicazioni”.

Un plauso all’approvazione definitiva della legislazione europea è arrivato anche dalle altre associazioni europee di editori: Emma, Nme ed Epc.

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