Appalti e corruzioni: 69 arresti in Campania di imprenditori, sindaci, funzionari e docenti. Arresti nel Lazio per la sanità

La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito questa mattina in Campania  69 ordinanze di custodia cautelare nell’ambito di un’inchiesta sul clan Zagaria, fazione dei Casalesi. Tra i destinatari dei provvedimenti, anche politici ed imprenditori. I reati contestati a vario titolo sono di corruzione, turbativa d’asta e concorso esterno in associazione mafiosa.

L’indagine è condotta da un pool di cinque pm della Dda (Maresca, Giordano, Landolfi, Sanseverino, e D’Alessio) e coordinata dal procuratore aggiunto Borrelli. Nell’operazione del Nucleo di Polizia Tributaria della GdF sono coinvolti amministratori locali, funzionari pubblici, professori universitari, commercialisti, ingegneri e “faccendieri” accusati di corruzione ed altre gravi irregolarità nelle gare di appalto pubblico realizzate in varie province campane, talvolta anche al fine di agevolare organizzazioni criminali di tipo camorristico. Tutte accuse che, ovviamente, avranno bisogno di verifiche e di distinzioni tra i ruoli eventualmente avuti nelle varie vicende dalla singole persone

Il sito del quotidiano il Mattino parla di terremoto giudiziario, nel quale – afferma il giornale napoletano – sono coinvolti, tra gli altri,  Adele Campanelli, dal 2010 alla guida della Soprintendenza Archeologica, il politico Pasquale Sommese, consigliere regionale della Campania in quota Ncd ed ex assessore al Turismo, già indagato per appalti sospetti.  Si sarebbe prodigato per garantire il finanziamento per un appalto nel comune di Cicciano con fondi regionali di opere pubbliche progettate da un imprenditore a sua volta indagato. La contestazione per Sommese riguarda l’affidamento del servizio di direzione, misurazione e contabilità, assistenza al collaudo nonché coordinamento sicurezza in fase di esecuzione dei lavori e per l’affidamento delle opere inerenti l’intervento “Le Porte dei Parchi” a Francolise, Alife, Rocca d’Evandro e Calvi Risorta,  garantendo il finanziamento con fondi regionali delle opere pubbliche progettate da una società napoletana.
Un’ordinanza bis è poi stata notificata all’imprenditore Alessandro Zagaria, già detenuto in un carcere di massima sicurezza dal luglio scorso proprio per la vicenda di Palazzo Teti. Arrestato insieme all’ex sindaco Biagio Di Muro, è sospettato di essere l’«anello di congiuntura» tra la politica e il clan dei Casalesi.
Oltre che a Santa Maria Capua Vetere, gli appalti sotto indagine riguardano i comuni di Piedimonte Matese, Riardo, Casoria, Cicciano ed Alife e molti beni di interesse storico e archeologico.

L’inchiesta punta anche sul ruolo che avrebbe avuto  Loredana Di Giovanni, nota per aver portato sostegno elettorale a Sommese durante le Regionali. Ora starebbe collaborando con la Procura.
Agli arresti  anche alcuni sindaci tra i quali quelli di Aversa, Riardo e Pompei e l’ex sindaco di San Giorgio a Cremano.

SANITA’: ARRESTI NEL LAZIO – Nove tra dirigenti di asl, un gestore di laboratori di analisi cliniche e imprenditori sono stati arrestati oggi dai carabinieri del Nas nell’ambito di un’inchiesta della procura di Roma riguardante ipotesi di corruzione e di turbativa di gara pubblica per l’assegnazione di opere manutentive di strutture sanitarie della capitale. Il gip ha disposto la custodia in carcere per due dirigenti di asl ed il gestore di laboratorio e gli arresti domiciliari per gli altri sei.

Nel quadro degli accertamenti di piazzale Clodio sono indagate altre dieci persone tra dirigenti e pubblici ufficiali, imprenditori ed altri soggetti ritenuti coinvolti in una ramificata rete di reciproche facilitazioni affaristiche finalizzate alla realizzazione di profitti e vantaggi personali perpetrate mediante traffici di influenze e la redazione di false attestazioni.

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