La Commissione Contenziosa del Senato ha annullato la delibera dell’Ufficio di presidenza che aveva deciso il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari. La notizia è stata data da Maurizio Paniz, ex deputato di Forza Italia e avvocato (foto), che ha difeso la maggior parte degli ex senatori che avevano presentato ricorso contro il taglio. Il suo commento è stato: “La Commissione ha ripristinato lo Stato di diritto”. Ma i sostenitori della norma che riduce il vitalizio agli ex parlamentari, cioè i Cinquestelle, replicano, attraverso l’ex capo politico e ora ministro degli Esteri , Luigi Di Maio, con questo tweet su Facebook :”La commissione contenziosa del Senato ha annullato la delibera sull’abolizione dei vitalizi. Ma davvero c’è ancora qualcuno che pensa ai vitalizi nonostante un’emergenza di questa portata? Senza parole. Chi pensa di gioire allora non ha capito nulla. Se ci sono interessi da tutelare sono solo quelli dei cittadini italiani che hanno sofferto per mesi gli effetti di questa pandemia. Abbiamo già abolito i vitalizi e non abbiamo alcuna intenzione di ripristinarli”. A sua volta l’attuale capo provvisorio del M5s, Vito Crimi, afferma: “La Commissione Contenziosa del Senato ha appena annullato la delibera sul taglio dei vitalizi agli ex parlamentari. Ci provavano da mesi: lo hanno fatto di notte, di nascosto. E’ uno schiaffo a un Paese che soffre. La casta si tiene il malloppo, noi non molleremo mai per ripristinare lo stato di diritto e il principio di uguaglianza. Chi dobbiamo ringraziare per questa operazione, la presidenza del Senato?”.
Fonti del Pd a loro volta fanno sapere che “il Pd è totalmente contrario alla decisione assunta dalla commissione contenziosa del Senato sui vitalizi”.
Il capo della Lega, Matteo Salvini, intervenendo a Dritto e Rovescio su Rete 4, ha affermato che “la Lega ha votato contro questa decisione e ora cercheremo di cambiarla”.
Maurizio Paniz, invece, la spiega così in una dichiarazione all’Ansa: “La delibera è stata annullata perché ritenuta ingiustificata a fronte della giurisprudenza consolidata della Corte Costituzionale e del diritto dell’Unione europea, in base alla quale di fronte a una situazione consolidata gli interventi di riduzione degli importi devono rispondere a cinque requisiti, nessuno dei quali era stato rispettato dalla delibera: in primo luogo non deve essere retroattivo, mentre questo taglio lo era; in secondo luogo non deve avere effetti perenni, come invece li aveva la delibera; in terzo luogo non deve riguardare una sola categoria ma deve essere ‘erga omnes”, mentre qui si colpivano solo gli ex parlamentari; in quarto luogo deve essere ragionevole, mentre questo taglio raggiungeva l’8% degli importi; infine deve indicare dove vanno a finire i risparmi, che non possono finire nel grande calderone del risparmio, e anche su questo punto la delibera era carente”. Paniz parla di ” soddisfazione professionale anche sul piano dei rapporti personali” che ha intrattenuto con centinaia di ex senatori che ha assistito. “E’ un risultato – aggiunge Paniz – che mi ripaga dell’impegno e degli insulti e minacce ricevuti. Io non ho difeso un privilegio ma un diritto, e in uno Stato di diritto questa è una vittoria di tutti”.
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