Anna Marchesini, poliedrica attrice, ci ha fatto ridere per 30 anni

Anna MarchesiniLunedì 1 agosto si svolgeranno ad Orvieto (dove era nata), in forma privata, i funerali di Anna Marchesini, la straordinaria attrice che per oltre 30 anni – sia nel “Trio” con Lopez e Solenghi, sia da solista in tv e in teatro – ha fatto ridere gli italiani con le sue performance e le sue strepitose imitazioni, e, negli ultimi tempi, ci ha commosso per la sua forza d’animo nell’affrontare e imprigionare una malattia, l’artrite reumatoide, che da tempo ne comprometteva i movimenti, la mutevolissima mimica e la scioltezza della recitazione. Aveva 63 anni. Lascia una figlia, Virginia, 23 anni, che si è appena laureata.

Ha recitato fino allo scorso anno; l’ultima volta era apparsa in tv nel 2014 ospite di Fabio Fazio per annunciare il suo ritorno in teatro.

Anna Marchesini personaggiLa sua lunga carriera sempre all’insegna dell’intelligenza e dell’ironia ha abbracciato il teatro, la televisione e anche il mondo dei libri, ma l’affetto del grande pubblico e la popolarità anche all’estero arriva con l’incontro all’inizio degli anni ’80 con Solenghi e Lopez con cui dà vita al mitico Trio e a memorabili interpretazioni, dalla sessuologa Merope Generosa a Wanna Marchi, da Rita Levi Montalcini alla Lucia dei Promessi Sposi.

 Anna Marchesini 2Anche regista e scrittrice, oltre che attrice. Nata a Orvieto, il 19 novembre 1953, diplomata nel 1979 all’Accademia d’Arte drammatica Silvio d’Amico (dove è tornata nel 2007 come insegnante), debutta ancora allieva nell’estate del 1976 con Tino Buazzelli nello spettacolo “Il Borghese Gentiluomo”. A fine studi entra in compagnia Teatrale per la regia di Virginio Puecher (Piccolo di Milano) nello spettacolo “Platonov” di Anton Cecov. Nel 1980 è con Mario Scaccia nello spettacolo “Il Trilussa Bazar”, l’anno successivo con la regia di Mario Maranzana ne “Il Barbiere di Siviglia” e nel 1982 ne “Il Fantasma dell’Opera”.

Ma proprio nel 1982 c’è la svolta: l’incontro avvenuto tra le risate – come lei stessa racconta sul suo sito www.annamarchesini.it – prima con Solenghi e poi con Lopez, la nascita del Trio e l’inizio della “sfrenata e “libidinosa attività come autrice-attrice-regista”. Scritturati dalla Rai di Genova per 13 puntate di un varietà radiofonico del sabato mattina, ne arrivarono a fare ben 52 su Radio2… Poi la tv con “Tastomatto”, nel 1985/86 La grande maratona di “Domenica In” (40 puntate) e nel 1987 l’edizione di Fantastico 7 passata alla storia: in uno sketch il trio prese in giro l‘Ayatollah Khomeini. Per ritorsione l’Iran Air sospese i voli con l’Italia mentre il governo Iraniano richiama l’ambasciatore a Roma e chiude l’Istituto italiano di cultura.

Nel 1988 debutta il primo spettacolo del Trio a teatro “Allacciare le cinture di sicurezza” al Sistina con il tutto esaurito e repliche per tre anni. E’ la volta dello strepitoso successo della parodia de “I Promessi Sposi” trasmesso in 5 puntate da Rai 1 con ascolto medio di 13 milioni e picchi di 17 milioni di telespettatori. Nel ’90 ancora teatro con “In principio era il Trio”.

Poco dopo il Trio si scioglie e i tre attori continuano con successo carriere soliste. Nel 2008 torna in televisione, dopo una lunga assenza per la sua malattia, nella celebrazione dei 25 anni di attività del Trio con “Non esiste più la mezza stagione”.

Fu autrice di tre romanzi: Il terrazzino dei gerani timidi (Bur), Di Mercoledì (Bur) e Moscerine (Rizzoli).

Tullio Solenghi.  «Sono sicuro, il suo disincanto non la abbandonava mai e ora se ci vedesse direbbe: “cosa sono quelle facce, sembra sia morto qualcuno’’. Anna è una parte della mia vita e di me stesso che se ne va».

Massimo Lopez. «Un grande dolore la scomparsa della mia amica Anna, dice Massimo Lopez. Ho appreso la notizia da Tullio Solenghi con il quale sono sempre stato in contatto specialmente in queste settimane durante le quali lei era ricoverata per il peggioramento improvviso delle sue condizioni». E ricorda «14 anni di Trio, dove quotidianamente si rideva senza sosta. Anna era un pilastro della comicità, la donna che più mi ha fatto ridere nella vita. E nel ‘dopo Trio’ abbiamo continuato a frequentarci e a ridere. Anna – conclude Lopez – ha ironizzato anche sulla sua stessa patologia, esorcizzandola e dando a noi tutti un grande esempio».

 

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