Allarme siccità. Il governo sta per nominare un Commissario straordinario. Ecco cosa farà e quali sono gli interventi in programma. L’esecutivo pronto a concedere lo stato di emergenza alle Regioni che ne hanno fatto richiesta

In arrivo anche il Commissario straordinario per l’emergenza siccità. Tra i suoi compiti: 20 interventi prioritari da realizzare entro e non oltre il 2024 per far fronte alla crisi idrica che sta colpendo il nostro Paese. Il governo Draghi nominerà questa nuova figura con un decreto legge entro la prossima settimana. Intanto, lo stesso esecutivo è pronto a ufficializzare nella giornata di lunedì la dichiarazione di stato d’emergenza nazionale per le Regioni che ne hanno fatto richiesta. Al momento: Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.

Il nuovo Commissario per l’emergenza siccità. Resterà in carica fino al 31 dicembre 2024 e si avvarrà di una struttura composta da 30 unità. Potrà servirsi dello strumento dell’ordinanza in deroga per realizzare con maggiore velocità gli interventi contro la siccità, tra cui il potenziamento e l’adeguamento delle reti idriche. Dovrà inoltre verificare che le Regioni adottino le misure previste per razionalizzare i consumi ed eliminare gli sprechi. Le inadempienze verranno segnalate ai gestori.

Gli interventi cui il governo sta pensando sono duplici. In particolare, sono previsti stanziamenti per finanziare i settori più colpiti, specialmente l’agricoltura. Nella bozza del decreto legge, si legge: “La siccità potrebbe determinare gravi ripercussioni sul tessuto economico e sociale”. In seguito, verranno decisi gli interventi strutturali per porre rimedio a criticità storiche, come le reti che perdono oltre il 30% della loro portata. L’approvazione di progetti da parte del Commissario sostituisce ogni autorizzazione, visto e nulla osta per l’avvio o la prosecuzione dei lavori.

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