Allarme Listeria per le verdure surgelate, ma nessun focolaio di infezione segnalato in Italia

L’e. coli bacteria

Sono pochissime le partite di verdure a rischio Listeria presenti nel nostro paese e già ritirate dal commercio; e al momento non risulta nessun focolaio di infezione, come annunciato ieri dal ministro della Salute Giulia Grillo. In sostanza la situazione sarebbe considerata, alla luce dei dati in possesso fino ad ora, ”contenuta” e in sostanza non preoccupante, anche perché il batterio viene distrutto nella cottura, trattamento necessario per la preparazione dei minestroni come quelli ritirati dalla Findus.

L’allerta per il rischio di contaminazione da Listeria risale all’inizio dell’anno ma è di venerdì scorso la comunicazione all’Italia da parte della commissione europea della presenza di alcuni prodotti a rischio anche nel nostro paese. Il ministero della Salute e le Regioni, che hanno 48 ore di tempo per intervenire, hanno attivato il giorno stesso le comunicazioni per verificare eventuali situazioni di crisi.

Coldiretti: “nessun allarmismo” – Occorre evitare pericolosi allarmismi in un situazione in cui gli italiani hanno consumato 402,5 milioni di chili di vegetali surgelati nel 2017 con un aumento dell’1,8% rispetto all’anno precedente, dovuto proprio all’incremento  a tavola dei vegetali naturali e in particolare delle zuppe, dei passati e dei minestroni. Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare l’importanza delle misure precauzionali adottate con il ritiro in Italia ed in altri Paesi europei di prodotti alimentari surgelati, a seguito del possibile rischio di contaminazione da Listeria monocytogenes.

Dalla mucca pazza (2001) alla carne alla diossina nel nord Europa (2008), dal latte alla melanina dalla Cina (2008) alla mozzarella blu (2010) fino alle polpette con carne di cavallo spacciata per manzo (2013) e venduta in tutta Europa, con la globalizzazione degli scambi commerciali, gli allarmi – sottolinea la Coldiretti – si diffondono rapidamente nei diversi Paesi con pericolose conseguenze per la salute dei cittadini, ma anche sul piano economico per gli effetti sui consumi poiché non si riesce a confinare l’emergenza anche per le logiche produttive e commerciali.

Codacons: subito controlli a tappeto– “E’ evidente che il solo ritiro volontario di alcuni lotti potenzialmente pericolosi non è affatto sufficiente – sostiene il presidente Carlo Rienzi – La listeriosi è una malattia gravissima con un elevato tasso di mortalità, e occorre attivarsi subito per evitare focolai anche in Italia: per questo il Codacons invita  il ministro della salute e i Nas a svolgere controlli a tappeto in tutta Italia, attraverso analisi a campione sui prodotti congelati in vendita nei supermercati di tutta la penisola”.

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