Nave “Trieste”, unità anfibia multiruolo e multifunzione della Marina Militare italiana è stata varata nei Cantieri di Castellammare di Stabia (Napoli), aĺla presenza del Capo della Stato, Sergio Mattarella. Madrina della nave è stata Laura Mattarella, figlia del presidente della Repubblica.
La nuova unità della Marina sarà consegnata a Giugno 2022. Ha una lunghezza su 214 metri ed una velocità di 25 nodi, con un sistema di propulsione elettrica per andature a bassa velocità. Alla cerimonia del varo hanno partecipato il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, ed il Capo di Stato Maggiore della Marina, Valter Girardelli.
«Nave Trieste è una perfetta sintesi della capacità di innovazione tecnologica del Paese – ha detto il ministro della Difesa Elisabetta Trenta – L’innovazione deve essere supportata dalla certezza dei finanziamenti, perché i flussi finanziari influiscono sulla credibilità agli occhi dei partner».
La voce degli operai della Fincantieri si è fatta largo tra i discorsi e gli applausi: le maestranze che hanno costruito la Lhd Trieste hanno urlato ‘Lavoro lavoro’ quando l’ad di Fincantieri, Giuseppe Bono ha elogiato i tecnici e tutte le tute blu per l’impresa non facile di aver costruito a Castellammare di Stabia la nave più grande dello storico cantiere borbonico. E, dopo il varo, ancora le voci degli operai si sono levate alte in un fuoriprogramma che ha spiazzato gli organizzatori del rigoroso cerimoniale, cantando l’inno di Mameli. E proseguendo in coro, quando la banda della Marina Militare, che ne aveva accennato solo l’attacco, si era poi interrotta, costringendo i musicisti a riprendere le note dello spartito e ad ‘inseguire’ le possenti voci dei lavoratori che hanno terminato l’inno fino alla fine.
Ha un motto la nave Lhd Trieste della Marina Militare, costruita da Fincantieri a Castellammare di Stabia. È ‘Fulge Super Mare‘. Ha anche ricevuto una benedizione speciale dall’ordinario militare monsignor Santo Marcianò, che ha deviato dal rituale religioso scritto e ha risposto a una richiesta dei lavoratori di benedire anche le loro famiglie. Il presule è stato sorpreso dall’aver trovato sulla prua della nave una grande croce, composta dalle immagini sacre alle quali le tute blu sono devote: il patrono di Castellammare di Stabia, San Catello, Padre Pio, Giovanni Paolo II, la Vergine del Rosario, la Madonna di Pozzano, San Ciro, patrono del quartiere dove sorge il Cantiere, Santa Lucia e il Volto Santo di Gesù.
Monsignor Marcianò ha elogiato la “forza della fede” espressa dalle maestranze alle quali ha poi indirizzato una benedizione e un grazie. Una “benedizione laica – ha detto – nel senso che si dica bene nel Paese, per questo segno meraviglioso che avete messo sulla nave e che rende credibile la vostra richiesta di benedizione e di bene. Abbiamo bisogno di italiani che abbiano la forza di esprimere la fede. Vi benedico con tutto il cuore”. In Fincantieri a Castellammare di Stabia sono 570 i dipendenti, di cui 350 operai. Lo stabilimento navale registra ogni giorno anche 1.200 accessi delle aziende dell’indotto.
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