AGGIORNAMENTO CORONAVRUS (10 agosto)/ Nuovi contagi e ricoveri nelle terapie in crescita. Il 90% delle persone ricoverate sono non vaccinate

Nuovi contagi e decessi in crescita, purtroppo, anche se l’indice di positività risulta più basso di ieri: questi dati dell’aggiornamento sull’epidemia di coronavirus di oggi 10 agosto in Italia. Eccoli nel dettaglio: 5.636 nuovi contagi e 31 morti, ma tasso di positività al 2,3% contro il 4% di ieri. Prosegue però l’aumento dei ricoveri negli ospedali: sono 1.880 i posti occupati, 94 più di ieri. Crescono dell’1 per cento le terapie intensive: aumento in 4 regioni Covid. In Sicilia occupazione reparti a 13%, in Calabria all’ 11%. La regione con più casi è ancora una volta la Sicilia, con 848 contagi.

Quanto ai ricoveri,  oggi nei reparti ordinari sono 1.880 i posti occupati, 94 più di ieri. Le terapie intensive invece sono 322, con una unità in meno rispetto a ieri.  Il numero dei morti dall’inizio della pandemia sale a 128.273.  4.125 i nuovi guariti dal coronavirus nelle ultime 24 ore, che portano il totale da inizio pandemia a 4.161.645.

Vaccinati e terapie intensive. Ma il dato più significativo è quello che arriva dai  responsabili delle terapie intensive, i quali  ci dicono che quasi tutti i loro pazienti affetti da Covid – il 90 per cento – non sono vaccinati, “e ciò conferma che il vaccino rimane l’arma più efficace a nostra disposizione per contrastare la pandemia e i suoi effetti peggiori“, come afferma Giovanni Migliore, presidente della Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere (Fiaso), il quale aggiunge che “le aziende sanitarie pubbliche sono impegnate in questi giorni a vaccinare le fasce di popolazione ancora non immunizzate, ricorrendo alle iniziative più varie per raggiungere gli italiani anche nei luoghi nei quali trascorrono le vacanze. Il lavoro intenso del management della sanità italiana ad agosto ci metterà al riparo – precisa in una dichiarazione rilasciata all’Adnkronos – grazie a soluzioni organizzative e gestionali innovative, da scenari peggiori nel prossimo autunno. L’allarme lanciato da più parti sulla ripresa dei ricoveri, alcuni gravi, tanto da richiedere il ricorso alla rianimazione, conferma la necessità di non abbassare la guardia e di proseguire con determinazione nella campagna di vaccinazione“.

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