AGGIORNAMENTO CORONAVIRUS del 23 aprile/ Ancora 16.232 nuovi contagiati e 360 morti. Prudenza nelle “riaperture”: la Germania costretta alla “frenata di emergenza”

di ROMANO LUSI – Sono stati registrati in Italia nelle ultime 24 oe 16.232 nuovi positivi al test del coronavirus, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 13.844. Sono 360 le vittime in un giorno (ieri 364). Poiché sono 364.804 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, il tasso di positività è del 4,4%, in aumento rispetto al 3,9% di ieri.

Quindi l’invito alla prudenza e alla cautela nelle “riaperture” lanciato dagli infettivologi preoccupati dalle pressioni degli “aperturisti” ha un fondamento, benché dai presidenti di destra delle Regioni arrivino sconsiderati attacchi al Governo (e in particolare, per obiettivi di pura propaganda politica, al ministro della Salute, Roberto Speranza, “colpevole” di appartenere a un gruppo politico di sinistra) sull’orario di inizio del cosiddetto “coprifuoco” che vorrebbero sia posticipato dalle ore 22 alle ore 23.

Di diverso parere il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, il quale cice: “Da lunedì 26 aprile saremo zona gialla. Riapriamo finalmente, ma non riapriamo al Covid e quindi stiamo attenti“.
Anche la Liguria dal 26 tornerà in zona gialla di rischio covid. Lo ha confermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti stasera nel punto stampa sulla pandemia.

Sarebbe perciò opportuno e prudente, per tutti, non lanciarsi (magari per pura propaganda politica) in sconsiderate corse alle aperture in attesa che il piano vaccinale arrivi a livelli tali da indurre ad un cauto ottimismo.

Infatti anche dagli altri paesi – nonostante ciò che la propaganda “aperturista” va sbandierando – arrivano segnali di allarme. Il più significativo arriva proprio dalla decantata Germania…

INTANTO IN GERMANIA...Sono di nuovo quasi 30 mila i casi di contagio registrati dal Robert Koch Institut in Germania, nel giro di 24 ore. Per l’esattezza, stando all’istituto scientifico di riferimento del governo tedesco, sono 29.518 le nuove infezioni e 259 i decessi.  In lieve aumento rispetto a ieri anche l’incidenza settimanale dei nuovi contagi su 100 mila abitanti, saliti a 161,1. È questo il parametro decisivo su cui si orienta la Germania, per stabilire le misure anticovid: proprio ieri il Bundestag ha approvato il cosiddetto “freno di emergenza” a livello federale, che scatta se l’incidenza supera i 100 nuovi casi per tre giorni.

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