Addio Marina Luoni, la giovane lombarda vinta dal tumore e dall’affollamento di malati di covid che ostacolavano le terapie intensive

Non ce l’ha fatta Martina Luoni, la giovane di Solaro che ha contribuito in maniera convinta e importante a sostenere la campagna per contrastare il Covid, sostenendo che l’affollamento di malati di Covid (molti, purtroppo, non vaccinati) negli ospedali ostacolava le cure dei malati di tumore.  

A dare la notizia è stato il presidente della Regione Lombardia:La malattia che l’affliggeva da tempo purtroppo ha avuto il sopravvento” ha scritto su Facebook Attilio Fontana. “Non dimenticheremo mai il suo sorriso, l’energia di una ventisettenne caparbia e determinata. Lo sguardo deciso e solare con cui, camminando sul belvedere di Palazzo Lombardia, invitava tutti a combattere contro il virus. Per lei una preghiera. Per i suoi cari il cordoglio di tutti i lombardi. Riposa in pace“.

Martina Luoni aveva 27 anni ed è morta di cancro dopo avere lottato per tre anni contro la malattia. Era diventata famosa per aver parlato dai suoi profili social dei problemi dei malati di cancro durante la pandemia Covid, che ha spesso rallentato le cure necessarie ad altri pazienti, soprattutto quelli aggrediti dai tumori. I suoi appelli avevano richiamato le attenzioni delle istituzioni, con la Regione Lombardia che l’aveva chiamata a fare da testimonial nella campagna anti-Covid. I funerali si terranno giovedì.

Nata a Solaro, nell’hinterland a nord di Milano, aveva scoperto di avere un tumore al colon nel 2018. Il suo nome era diventato noto nel 2020, quando aveva postato un video sul suo profilo Instagram: “Buongiorno a tutti, per chi non mi conoscesse sono Martina, ho 26 anni e tre anni fa mi è stato diagnosticato un cancro al colon metastatico. Oggi sono qui a fare questo Igtv per denunciare la situazione negli ospedali lombardi. Ero stata dichiarata guarita dopo vari interventi ma a dicembre 2019 dopo dei controlli è emerso che la malattia non era scomparsa ma aveva ripreso a lavorare. A marzo è esploso il Covid e il sistema sanitario ha iniziato a risentirne. Da allora non ho potuto fare quasi nessuna visita specialistica con i miei genitori, perché i malati vengono isolati. Un ospedale non mi ha neanche preso in cura“.

Volevo conservare i miei ovuli ma non ho potuto. C’era la possibilità di operarmi ma mi hanno detto che l’attività chirurgica era sospesa e anche gli interventi salvavita vengono annullati. La situazione è grave, siamo in emergenza per il Covid, si parla di ‘scegliere’ chi salvare tra i malati, ma già sospendere l’attività chirurgica significa scegliere. Il Covid è un problema per tutti, dobbiamo rispettare le regole, aiutarci con distanziamento e mascherine, stiamo andando al collasso“.

Martina Luoni viene così alla ribalta, è premiata come Milanese del 2020, e a fine maggio 2021 con il premio Rosa Camuna della Regione per il suo impegno pubblico.
A luglio sempre su Instagram aveva scritto: “Sono stanca di essere forte, di sopportare i dolori, di essere chiamata leonessa … Ora ho iniziato un nuovo percorso di cure sperimentali, tra due mesi vedremo dove sta portando. Tanto lo sappiamo tutti che vinco io, no?!”.

E ad agosto nell’ultimo post citava la canzone di Gianni Morandi, ‘Occhi di ragazza‘, “Quanti cieli quanti mari che m’aspettano … se vi guardo vedo i sogni che farò, partiremo insieme per un viaggio“.

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