Addio Aldo Biscardi: padre del “Processo del lunedì” in tv dopo gli anni di “Paese sera”. Si era battuto per la moviola in campo

Lutto nel mondo del giornalismo sportivo. E’ morto oggi a Roma il giornalista e conduttore televisivo e radiofonico Aldo Biscardi. Ne ha dato notizia Radio Montecarlo, emittente con la quale Biscardi, che avrebbe compiuto 87 anni il prossimo 26 novembre, ha collaborato. Diventato famoso per ‘Il processo del lunedì‘, la trasmissione di dibattiti sul mondo del calcio da lui ideata e condotta  con enorme successo dal 1980. Strano il destino: Aldo Biscardi se ne va proprio nell’anno in cui vince la sua grande battaglia. “Vogliamo la moviola in gambo”, amava dire da sempre con quel suo vernacolo straordinario. Ora che “la moviola in campo” è realtà (la Var), Aldo Biscardi ci lascia per sempre.

Nato a Larino (Campobasso), Aldo Biscardi, dopo la laurea in giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli, scelse la strada del giornalismo. Dopo un breve periodo di collaborazione con Il Mattino di Napoli, passò alla redazione napoletana di Paese Sera, collaborando contemporaneamente con l’edizione napoletana de l’Unità con lo pseudonino Baldo Molisani. Passato quindi alla redazione centrale di Paese sera prese il posto nel 1976 di Antonio Ghirelli  alla direzione delle pagine sportive di quel quotidiano, che allora usciva in tre edizioni (mattina, pomeriggio sera), ma viaggiando continuamente al seguito della Nazionale e delle squadre di punta del campionato  per raccontarne  vittorie e sconfitte con la sua caratteristica prosa colorita. Ha seguito i mondiali di calcio dal 1958 fino ad oggi.

 Entrato in Rai nel 1979 come caporedattore, vi rimase fino al 1983, raggiungendo la carica di vicedirettore del TG3. Nel 1980 lanciò, su Rai 3, ‘Il Processo del Lunedì’, trasmissione di dibattiti sul mondo del calcio, soprattutto sul campionato di Serie A. Prima ne curò l’ideazione e la realizzazione, poi, nel 1983, passò alla conduzione in prima persona.

Successivamente, lasciata la Rai per TELE+, primo canale sportivo a pagamento in Italia, di cui è stato direttore responsabile della testata giornalistica sino al 1996,  trasferisce la stessa formula della sua trasmissione, che diventò Il processo di Biscardi. Che si porta dietro nel suo trasferimento a Telemontecarlo, prima che si trasformasse in LA7. E, con la nascita del digitale terrestre, di LA7 gli affida la direzione della testata giornalistica sportiva con La7 Sport. Dal 2006 il suo programma è andato in onda su 7 Gold per poi passare dal 2013 su T9 ed in seguito su un circuito di altre tv locali.

Vincitore di diversi premi, ha intervistato anche personaggi politici, del mondo della cultura e dello spettacolo. Dalla stagione televisiva 2008/2009, oltre a condurre il Processo, ha svolto anche il ruolo di “inviato” per il programma televisivo ‘Quelli che….il calcio‘ di Rai 2.

Per la sua effervescenza da esperto del calcio e al tempo stesso da uomo-spettacolo e per la sua autoironia incentrata sull’accento molisano al quale non rinunciò mai, facendolo diventare un marchio che conquistava simpatia, Aldo Biscardi ha trovato imitatori ed estimatori, ma soprattutto amici nel grande pubblico e in colleghi che (come chi dirige questo giornale on line) ne hanno condiviso i lontani anni in cui usò quello pseudonimo fantasioso (Baldo Molisani) costruito sul richiamo alle sue origini. Addio, carissimo Aldo. (e. s.)

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