Accordo raggiunto tra l’amministrazione comunale cinquestelle della capitale e la delegazione della Roma Calcio, composta dal dg della Roma Mauro Baldissoni e il costruttore Luca Parnasi, per la realizzazione dello stadio a Tor di Valle, presente la sindaca Virginia Raggi, arrivata all’incontro in Campidoglio dopo una giornata trascorsa all’ospedale San Filippo Neri per il malore che l’aveva colta in mattinata. Le parti hanno concordato sulla necessità di un significativo taglio di cubature nel progetto delle strutture edilizie intorno allo stadio verso e proprio.
Prima del summit la sindaca si è confrontata con la sua maggioranza sulle possibili soluzioni da adottare per una realizzazione dell’opera nel rispetto dell’ambiente, soprattutto con un equilibrato rapporto tra spazi verdi, spazi destinati alle attività sportive e edifici abitativi e commerciali.
Molti tifosi romanisti si sono concentrati in piazza del Campidoglio per l’occasione. Su un grande striscione srotolato sulla scalinata adiacente a Palazzo Senatorio la scritta “Sì allo stadio, basta melina”. Altri gridavano: “Non si può dire sempre no, anche agli investimenti e al lavoro”. E poi i cori: “Alè Roma, alè”.
In piazza anche il deputato del Pd Roberto Giachetti, che è stato antagonista della Raggi nel ballottaggio di giugno per l’elezione a sindaco, il quale, poiché si è diffusa la voce che gli uomini della questura di Roma stessero riprendendo le immagini dei presenti in piazza del Campidoglio per una eventuale denuncia per manifestazione non autorizzata, ha annunciato: “Qualunque iniziativa verrà presa nei confronti dei tifosi deve essere presa anche nei miei e da subito annuncio che rinuncio a qualunque immunità parlamentare”. Ma non pare che vi sia bisogno di alcun gesto eroico di Giachetti, visto che tutto è avvenuto in un clima abbastanza pacifico e con una conclusione positiva per le aspettative dei tifosi.
Commenta per primo