ACCADDE OGGI 27 ottobre

Almanacco1962- Precipita  a Bascapè, in provincia di Pavia, il volo aereo proveniente da Catania e diretto a Linate. A bordo il presidente dell’Eni Enrico Mattei, il pilota Irnerio Bertuzzi, e il giornalista americano William Mc Hale. Tutti e tre perdono la vita. Nominato commissario liquidatore dell’AGIP, Mattei si rende conto delle potenzialità dell’azienda e decide di salvarla e rilanciarla, confortato anche dai continui ritrovamenti di metano e la scoperta del petrolio a Cortemaggiore nel 1949. Nel 1953 Mattei viene eletto presidente dell’Ente Nazionale Idrocarburi, per la cui creazione si è molto battuto, e gestisce di fatto la politica energetica dell’Italia. La sua morte resta un mistero: le autorità giudiziarie non hanno stabilito se sia trattato di morte accidentale o di omicidio.

1978- Il presidente egiziano Anwar al-Sadat e il primo ministro di Israele Menachem Begin vengono insigniti del premio Nobel per la pace. L’accademia li premia per il loro contributo agli accordi di pace in Medio Oriente e tra Egitto ed Israele, siglati a Camp David il 17 settembre 1978.

1990- Muore Ugo Tognazzi, protagonista della grande stagione cinematografica della commedia all’italiana. Nato a Cremona il 23 marzo 1922, imitando Totò in un dopolavoro ferroviario vince la timidezza e diventa uno dei protagonisti dello spettacolo italiano. Nel corso della carriera recita in 150 film, gira 5 pellicole come regista e vince 3 David di Donatello, 5 Nastri d’Argento e una Palma d’Oro a Cannes come miglior attoreprotagonista per “La tragedia di un uomo ridicolo” di Bertolucci. Lavora con tutti i grandi del cinema italiano. In coppia con Raimondo Vianello, spopola sul piccolo schermo nei primi anni della Rai con “Un due tre”, il primo esempio di satira televisiva.

1991- E’ da poco iniziato il nuovo giorno quando un incendio distrugge il teatro Petruzzelli di Bari. Poche ore prima era andata in scena la Norma di Bellini con le ultime note che avevano accompagnato sul rogo Norma e Pollione. Per l’incendio, dopo sedici anni di inchieste e processi, sono condannati in via definitiva Giuseppe Mesto e Francesco Lepore, considerati gli esecutori materiali. La riapertura del teatro avviene a diciotto anni dal rogo, sulle note della Nona Sinfonia di Beethoven.

 

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