A RUOTA LIBERA/ rubrica (n. 49) di LUCIO DE SANCTIS

A ruota liberaMercato usato ancora in crescita – Nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, si rileva che nel mese di ottobre rallenta, ma è ancora in salita, il trend del mercato delle auto di seconda mano. I passaggi di proprietà depurati dalle minivolture (i trasferimenti temporanei in nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) hanno fatto registrare a ottobre un incremento dell’1,5% rispetto allo stesso mese del 2014, che sale a +6,1% in termini di media giornaliera, perché ottobre 2015 ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente.

merc usato 49Segno meno, al contrario, per il mercato dell’usato nel settore motocicli: i passaggi di proprietà delle due ruote a motore, al netto delle minivolture, hanno subito una flessione del 9% rispetto a ottobre 2014, mentre la media giornaliera si attesta sul -4,9%.

Per ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 193 usate nel mese di ottobre (i passaggi di proprietà in valore assoluto sono stati pari al doppio delle prime iscrizioni) e 167 nei primi dieci mesi. Da gennaio a ottobre 2015 i passaggi di proprietà al netto delle minivolture sono complessivamente in crescita del 5,4% per le autovetture e del 4,3% per i motocicli.

Stabili le radiazioni di autovetture: il bilancio mensile evidenzia per le quattro ruote un leggero calo dello 0,5% rispetto al mese di ottobre 2014, che tuttavia diventa un aumento del 4% in termini di media giornaliera. Ancora in crescita, invece, le radiazioni di motocicli, con una variazione mensile positiva del 7,1%, che raggiunge il +12% in termini di media giornaliera.

Per ogni 100 autovetture di nuova immatricolazione ne sono state radiate ottantacinque nel mese di ottobre e ottantaquattro nel periodo gennaio-ottobre 2015. Nei primi dieci mesi del 2015 è stato rilevato un aumento complessivo delle radiazioni del 4,6% per le autovetture e una diminuzione del 6,5% per i motocicli.

Ciclisti romani in bus – Tra non molto il Comune di Roma dovrebbe approvare una delibera per dare la possibilità ai passeggeri che usano la bici di fare un abbonamento annuale e sarà istituita una nuova card. Michele Civita, assessore ai Trasporti della Regione Lazio, ha anticipato la notizia nel corso della presentazione del nuovo treno per pendolari sulla tratta Fl7. “Questi treni sono tutti in grado di portare le biciclette – ha aggiunto – ma non ovviamente negli orari di punta. Però in tutti gli altri orari è possibile farlo, e non ci sarà più l’aggravio dei costi o l’attuale biglietto da 24 ore da 3,5 euro. Ci sarà un abbonamento annuale da 120 euro. E’ importante favorire la sostenibilità e queste forme di cosiddetta “mobilità dolce” ha concluso l’assessore.

Spinta dalla produzione veicoli -“E’ il settore della fabbricazione dei mezzi di trasporto, e in particolare di autoveicoli, a sostenere il recupero della produzione industriale in Italia”. E’ questo il commento del Centro Studi Promotor ai dati diffusi dall’Istat sulla produzione industriale. Nel settembre scorso, infatti, il settore della fabbricazione di mezzi di trasporto ha messo a segno una crescita del 23,2% sul settembre 2014, mentre per gli autoveicoli l’incremento è addirittura del 53,1%. E’ soprattutto grazie alla ripresa dei mezzi di trasporto che l’indice destagionalizzato della produzione industriale nel settembre scorso ha fatto registrare un incremento del 2% rispetto allo stesso mese del 2014 e si è portato a quota 92,3. Il calo rispetto ai livelli ante-crisi (aprile 2008) è comunque ancora molto elevato in quanto si attesta al 24%. 

Nonostante il sostegno degli autoveicoli e in generale del settore dei mezzi di trasporto, l’indice della produzione industriale italiana non è ancora uscito dal canale di stagnazione compreso tra quota 92,8 e quota 90,2, canale in cui l’indice è entrato nell’ultimo trimestre 2012.

Come si usano gli invernali? – Arriva l’inverno e bisogna ricordarsi di sostituire gli pneumatici. Ma non tutti gli automobilisti sanno esattamente cosa preveda la legge, o non conoscono le diverse tipologie di pneumatici sul mercato, né le relative caratteristiche in termini di sicurezza, comodità ed emissioni. È quanto emerge da una recente ricerca commissionata da Goodyear sugli abitanti delle regioni del Nord Italia. La conoscenza degli pneumatici invernali sembra ormai diffusa (nonostante un sorprendente 11% d’intervistati che ancora non li conoscono), ma il loro corretto utilizzo ancora non lo è.

Secondo la ricerca Goodyear, infatti, nelle regioni del Nord Italia, ben il 41% degli automobilisti non sa che le ordinanze entrano in vigore dal 15 novembre al 15 aprile e che la sostituzione può essere effettuata tra il 15 ottobre e il 14 novembre. Inoltre 1 su 2 ha ammesso di aver mantenuto anche in estate gli pneumatici invernali, esponendosi al rischio di sanzioni e sacrificando sicurezza e prestazioni. Le mescole invernali non sono adatte alle temperature estive, con la conseguenza di allungare lo spazio di frenata.

A partire dal 15 novembre è obbligatorio, sulle strade per le quali i proprietari e i gestori hanno espressamente emanato un’ordinanza, aver equipaggiato la propria vettura con dispositivi invernali, ma la metà degli intervistati (47%) non sa che uno pneumatico invernale, per essere definito tale, deve essere identificato dalla marcatura M+S, cioè Mud + Snow (fango + neve).

Dalla ricerca emerge poi che quasi un automobilista su tre (31%) ignora l’esistenza dello pneumatico “4 stagioni”, compromesso che permette di dotarsi di un unico treno di pneumatici per chi possiede un’auto di piccola-media cilindrata (tipicamente la seconda auto di famiglia) e percorre pochi chilometri (<10.000), prevalentemente in città.

Salvare ciclisti e pedoni – L’Europa ha bisogno di nuove tecnologie che proteggano il grande numero di ciclisti e pedoni che rimangono coinvolti in incidenti stradali ogni anno. Nel 2014 tra questi utenti “deboli” si sono contati quasi la metà (47%) dei 26.000 morti sulle strade europee. Per ogni morte, poi, si contano 4 feriti con disabilità permanenti con danni cerebrali e alla spina dorsale e 8 feriti gravi.

Analisi indipendenti condotte in Germania e nel Regno Unito indicano che l’installazione di efficienti sistemi di frenata autonoma di emergenza sulle auto passeggeri può prevenire 1 incidente su 5 di quelli che vedono i pedoni coinvolti in modo grave. Molte collisioni accadono quando il conducente non frena, frena troppo tardi o troppo poco, spesso perché il guidatore è distratto oppure il pedone attraversa senza preavviso. Le funzioni dell’AEB (assistente elettronico di frenata) utilizzano laser, radar e/o telecamere per evitare collisioni imminenti, arrestare in tempo il veicolo o ridurre significativamente la velocità d’impatto.

EuroNCAP valuterà i sistemi di protezione del pedone in tre situazioni di circolazione in ambito urbano: un adulto che all’improvviso attraversa la strada camminando o correndo e un bambino che attraversa uscendo all’improvviso da dietro un’auto in sosta. Per ottenere una buona valutazione, le autovetture dovranno essere in grado di evitare la collisione con degli appositi manichini, procedendo a una velocità di circa 40km/h. Per velocità più elevate, tra i 40 e i 60 km/h, il test misura se la riduzione della velocità di collisione è tale da rendere l’impatto meno letale.

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