A RUOTA LIBERA/ Rubrica (n.190) di LUCIO DE SANCTIS/ Il settembre rosso del mercato europeo dell’auto – Veicoli da lavoro in calo

di LUCIO DE SANCTIS

Sul mercato europeo dell’auto 

è calato un settembre rosso

Battuta d’arresto del mercato europeo: si sono fermate a 1.123.184 le immatricolazioni nel mese di settembre 2018, in calo del 23,4% rispetto all’anno precedente. La Germania è il paese che ha subìto la flessione maggiore proprio nel periodo in cui l’industria automobilistica tedesca fa fronte con l’ultimo capitolo del dieselgate (vedi: “https://www.sicurauto.it/news/dieselgate-audi-la-multa-da-800-milioni-di-euro-mette-fine-allo-scandalo.html”)  la multa inflitta ad Audi. Se fino all’estate i numeri delle vendite di auto a gasolio e a benzina erano i soli a mostrare maggiori incertezze, a settembre 2018 sono positive solo le vendite di auto elettriche e ibride, che sono state in aumento anche se con quote relative minori.

Nei principali cinque mercati europei (78,5% delle vendite) il trend resta positivo per Germania (+2,4%), Francia (+6,5%) e Spagna (+11,7%), mentre restano in negativo le vendite cumulative per Italia (-2,8%) e Regno Unito (-7,5%).

Per Anfia nessuna sorpresa – “La flessione a due cifre registrata a settembre – dice Aurelio Nervo, Presidente di ANFIA – non è una sorpresa: l’introduzione, da inizio mese, del nuovo test di omologazione WLTP per tutte le nuove vetture immesse sul mercato e, quindi, dell’obbligo di immatricolare esclusivamente i veicoli dotati di un propulsore Euro 6C e 6D, ha causato un’impennata delle immatricolazioni ad agosto (+29,8%), ovvero un’anticipazione degli acquisti. Molti Paesi europei hanno quindi riportato contrazioni a due cifre a settembre, inclusi i cinque major market: Germania -30,5%, Italia -25,4%, Regno Unito -20,5%, Spagna -17% e Francia -12,8%.”.

Analisi per alimentazione – Se si analizza il mercato europeo per alimentazione, si rileva la crescita delle immatricolazioni solo di auto ibride ed elettriche, a fronte di un forte calo delle auto diesel (-38% nel mese e -9% nei 9 mesi del 2018). Il diesel immatricolato occupa una quota del 47,6%, la più bassa da marzo 2010. In flessione del -6% anche le auto a benzina nel mese di settembre, mentre il cumulato da inizio anno mantiene il segno positivo (+2%) e la quota mensile (39%) è la più alta da febbraio 2012. Le auto ad alimentazione alternativa rappresentano il 13,4% del mercato di settembre, con un calo del 12%. Sia le auto a GPL (-24% nel mese e -3% nel cumulato), sia quelle a metano (-63% nel mese, riducendo la crescita tendenziale a +40%) sono meno preferite dai consumatori europei. Il miglior andamento è registrato solo dalle auto elettriche, a +167% nel mese si settembre e +150% nel progressivo 2018, ma con una quota di 0,4% (circa 500 immatricolazioni). Le auto ibride invece detengono una percentuale maggiore del parco auto immatricolato (6,2%) e crescono del 29% nel mese.

La prima volta di Afa Romeo – Le marche   nazionali però, nel   complesso, totalizzano 28.554 immatricolazioni (-39,8%), con una quota di mercato del 22,8%.   I marchi di FCA (escluse Ferrari e Maserati) totalizzano nel complesso 28.136 immatricolazioni nel mese (-40,3%), con una quota di mercato del  22,5%, in calo per la prima volta Alfa Romeo (-63% rispetto a settembre 2017) e Jeep (-14,68% nello stesso periodo) . Positivi a settembre i numeri per Maserati (+19%) e Lamborghini (+66,7%) cui si affiancano i bilanci di Alfa Romeo e Jeep, seppure ridimensionati rispetto ai mesi precedenti. Entrambe le marche però chiudono positivamente il progressivo 2018 con +6,5% (Alfa) e +86,4% (Jeep).

In Italia affonda ancora

il comparto veicoli da lavoro

A seguito dei rallentamenti registrati nel mercato dei veicoli commerciali (autocarri con ptt fino a 3,5t) nel corso dell’anno 2018, anche a settembre il mercato dei veicoli da lavoro ha subito un vero e proprio crollo.

Secondo le stime elaborate e diffuse dal Centro Studi e Statistiche UNRAE (l’Associazione delle Case automobilistiche estere), le immatricolazioni di veicoli commerciali nel mese di settembre sono state, infatti, 12.387, il 21,7% in meno delle 15.816 registrate nel settembre 2017, quando le vendite archiviarono una leggera flessione rispetto allo stesso mese del 2016, nonostante l’impulso di Superammortamento e Legge Sabatini.

La mancanza di prodotto – Con il risultato di settembre si chiudono i primi tre trimestri del 2018 che archiviano un calo delle vendite nel comparto dei veicoli da lavoro: la flessione che si registra è, infatti, del 3,0% con 126.250 vendite a fronte delle 130.152 del periodo gennaio-settembre dello scorso anno.

“La forte contrazione delle vendite nel mese di settembre – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE – come per il mercato delle autovetture, è stata determinata da una non completa disponibilità di prodotti rispondenti alle nuove norme di omologazione, entrate in vigore il 1° settembre per gli autocarri di fascia di peso più bassa, e da un’attesa generalizzata degli operatori, che ha inciso sulla debole raccolta di nuovi ordini, in un contesto macroeconomico che mostra segnali di rallentamento”.

Crescono metano e GPL – Da un’analisi dei primi 8 mesi della struttura del mercato (ancora leggermente provvisori ma che andranno a consolidarsi nei prossimi due mesi, considerati i ritardi di immatricolazione), quando le immatricolazioni segnarono una flessione dello 0,6%, si evidenzia un calo delle vendite di veicoli diesel, che rispetto ai primi 8 mesi 2017 con 105.317 immatricolazioni, subiscono una flessione dell’1,4% e si attestano appena sopra il 92% di rappresentatività, in leggero calo rispetto al 93,4% dello scorso anno. A trarre vantaggio da questo risultato e aumentare la propria presenza sul mercato, i veicoli a metano crescono del 12,2%, benzina e GPL aumentano i propri volumi di oltre il 9% e gli ibridi crescono del 29,4% rispetto ai primi 8 mesi 2017. Stabili le vendite di veicoli elettrici che a distanza di un anno, per gli 8 mesi, segnano un calo dello 0,8%, restando quindi stabili in quota allo 0,3%, così come le ibride.

Le percentuali di acquirenti – Dall’analisi per canale di vendita, infine, si evince che gli acquirenti privati (operatori con codice fiscale, incluse le ditte individuali, i professionisti, ecc.) nei primi 3 trimestri archiviano 24.432 veicoli commerciali immatricolati, in calo del 5,9% rispetto allo scorso anno e con una perdita di quota di 1,2 punti al 21,5%.

In leggera flessione le immatricolazioni a società che nel periodo gennaio-agosto si attestano sulle 54.936 unità complessive (-2,8%), con una decisa frenata delle autoimmatricolazioni che flettono del 15,6% e perdono 1 punto di quota percentuale, ora al 5,8%, a fronte di una diminuzione dello 0,8% delle vendite a società che, con 48.334 immatricolazioni restano stabili in quota (42,5%).

I noleggi, infine, si rivelano l’unico canale di vendita in crescita, avendo guadagnato un +7,7% dei volumi grazie alle 34.298 immatricolazioni, portando ad un aumento di rappresentatività di circa 2,5 p.p., al 30,2%. A sostenere le vendite di questo canale, sia il breve termine (+11,5%), che il lungo termine (+7,4%) e gli altri noleggi (+5,1%).

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