A RUOTA LIBERA/ Rubrica (n. 184) di LUCIO DE SANCTIS/ Mercato auto al galoppo – Panda la più venduta del mese – Forte spinta al noleggio – Usato ancora in crescita – L’auto costa di più

di LUCIO DE SANCTIS –

Mercato auto al galoppo – Agosto è stato un mese anomalo, con il mercato auto in controtendenza rispetto ai precedenti mesi del 2018: in Italia sono state immatricolate 91.551 vetture, con un incremento sullo stesso mese del 2017 del 9,46% e ciò nonostante un giorno lavorativo in meno.

Con i risultati del mese scorso, il mercato italiano recupera quasi del tutto il calo delle immatricolazioni che si era verificato da gennaio e luglio, portando il consuntivo allo stesso livello dello scorso anno.

Il dato più interessante è il ritorno alla crescita, dopo sei mesi di cali mensili consecutivi, delle immatricolazioni di vetture diesel, in rialzo del 6% e quota di mercato del 55,8%, pur restando in calo del 5,4% nel progressivo 2018.

Oltre alle diesel crescono anche le immatricolazioni delle vetture a benzina, che ad agosto sono il 29,4% del mercato (la quota mensile più bassa dal 2015), con un incremento dell’8% nel mese e del 3% nel cumulato.

Per quanto riguarda le vetture ad alimentazione alternativa, è in crescita il mercato delle auto a GPL, che nel mese hanno registrato una variazione positiva del 26%, mentre nel cumulato riducono il calo all’1%.

Continua anche la progressione delle vetture a metano: il +4% di agosto 2018 rispetto ad agosto 2017 porta la crescita tendenziale nei primi otto mesi del 2018, ad un eloquente +57%. il miglior andamento percentuale va alle vetture elettriche, sia nel mese (+87%), che nel cumulato (+147%), pur rappresentando una quota ancora molto piccola del mercato (appena lo 0,2%).

Le auto con motore ibrido sono in crescita del 39% nel mese e del 34% nel 2018. In totale, elettriche e ibride valgono insieme il 4,4% del totale immatricolato ad agosto.
Panda la più venduta nel mese – Ad agosto la Panda si conferma la più venduta tra le superutilitarie, con quota del 33%, pur perdendo, nello stesso mese, la prima posizione nella top ten delle vendite complessive, che conservava ininterrottamente da settembre 2013.

Fiat Tipo e Alfa Romeo Giulietta, sono invece al primo e secondo posto tra le vetture medie-inferiori, rappresentando il 38% delle vendite di agosto per questo segmento; Alfa Romeo Giulia è il modello più venduto tra le vetture medie, con il 35% di quota.

Dominio del gruppo FCA in ogni segmento dei SUV: Fiat 500X e Jeep Renegade sono i primi due tra i SUV Piccoli, Jeep Compass è il primo tra quelli Compatti, mentre Alfa Romeo Stelvio è il primo tra i SUV Medi; infine, Jeep Grand Cherokee è il più venduto tra i SUV Grandi.

Il Gruppo FCA detiene il 27% di quota sul totale di agosto tra i SUV di tutte le dimensioni.

Fiat 500L, infine, è il monovolume più venduto nel mese, valendo quasi un terzo dell’intero mercato dei monovolumi di agosto 2018.

Le marche nazionali totalizzano nel mese 24.923 immatricolazioni (+2,9%), con quota di mercato del 27,2%; da inizio 2018, le immatricolazioni complessive ammontano a 373.026 unità (-6,9%), con quota di mercato del 27,3%.

I marchi di FCA (escluse Ferrari e Maserati) totalizzano 24.702 immatricolazioni nel mese (+2,6%), con quota di mercato del 27%; andamento positivo per Alfa Romeo (+66,6%) e Jeep (+137,8%); bene anche Ferrari (+23,5%), Maserati (+14,3%) e Lamborghini (+500%).

Nel periodo gennaio-agosto, i marchi di FCA totalizzano 369.822 vetture, con calo del 7% e quota di mercato del 27,1%. Chiudono bene il progressivo 2018 i brand Alfa Romeo (+16,3%) e Jeep (+104%), ai quali si affiancano Ferrari (+13,9%) e Lamborghini (+41,3%).

Forte spinta dal noleggio – L’analisi delle vendite per canale ad agosto conferma la forte spinta del noleggio: +31,3%, in crescita di oltre il 3%, valendo ora il 19,3% del totale mercato.

Il noleggio a lungo termine ha segnato un +35% (grazie soprattutto alla performance delle società captive), rispetto alla flessione del 17,5% del breve termine; nel cumulato gennaio-agosto il noleggio nel complesso copre il 25% del totale.

Le vendite ai privati crescono nel mese del 5,8%, perdendo quasi due punti di quota (al 56,7% del totale), mentre negli otto mesi si mantengono in territorio negativo (-3,5% in volume, al 54,3% di quota). Leggero incremento per le vendite a società (+3,2%) che nel mese si fermano al 24% di quota (-1,4%), mentre sono sostanzialmente stabili nel cumulato sia in volume che in quota.

Usato ancora in crescita – Ennesimo bilancio positivo nel mese di agosto per il mercato delle auto di seconda mano, che con 192.717 passaggi di proprietà, depurati dalle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), ha registrato una crescita del 3,5% rispetto allo stesso mese del 2017. Per ogni 100 vetture nuove ne sono state vendute 185 Usato ancora in crescita – usate nel mese di agosto e 147 nei primi otto mesi dell’anno.

Diversamente da quanto si verifica sul fronte delle prime iscrizioni, dove le auto diesel continuano a perdere quote di mercato (-8,1% ad agosto rispetto allo stesso mese del 2017, con un’incidenza rispetto al totale delle vendite in calo dal 60,1% di agosto 2017 al 56,7% di agosto 2018), le vetture usate alimentate a gasolio hanno riportato ad agosto un incremento mensile del 5,3% (+6% nei primi otto mesi dell’anno). In merito l’ACI sottolinea ancora una volta come attualmente in Italia esista un parco circolante di circa 16.900.000 auto diesel che contrasta sensibilmente con le politiche ambientalistiche annunciate da alcune importanti amministrazioni locali.

Ancora in calo, al contrario, i passaggi di proprietà dei motocicli, che nel mese di agosto hanno registrato al netto delle minivolture una variazione mensile negativa del 3,8%.

In totale nei primi otto mesi del 2018 si evidenziano incrementi del 5,5% per le auto di seconda mano e del 3,6% per tutti i veicoli, con un calo del 2,4% per i motocicli.

I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito  HYPERLINK “http://www.aci.it” www.aci.it

In crescita generalizzata ad agosto il bilancio mensile delle radiazioni, in crescita del 4,4% nel settore delle quattro ruote e dell’8,5% in quello delle due ruote. –

I commenti degli operatori – «La crescita del mese appena concluso – dichiara Adolfo De Stefani Cosentino Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto – è da attribuire in misura importante allo sprint innescato dai veicoli non rispondenti al ciclo di omologazione WLTP (Worldwide Armonized Light Vehicle Test Procedure) che, a partire dal 1° settembre 2018, non consente di continuare ad immatricolare se non per la parte in deroga concessa dalla Motorizzazione su richiesta delle singole case entro la fine di agosto».
«Fra le nostre preoccupazioni c’è anche il possibile aumento dell’IVA che, nonostante alcune smentite, viene da taluni indicato come la fonte per finanziare altri interventi con la prossima legge di bilancio. Sarebbe un grave colpo per gli acquisti di famiglie ed imprese e potrebbe portare il nostro mercato dalla sostanziale parità con il 2017 ad una pesante e rapida riduzione dei volumi di vendita», conclude De Stefani.

«Sono due gli aspetti da sottolineare dopo i dati di agosto – commenta Gianmarco Giorda, Direttore di Anfia – Il principale è che tornano a crescere dopo sei cali mensili consecutivi, le immatricolazioni di vetture diesel, mentre prosegue il buon andamento di quelle ad alimentazione alternativa che rappresentano il 14,8% del totale immatricolato ad agosto, con una crescita del 27% nel mese e del 17,5% nel cumulato».

«Il paventato incremento dell’IVA – afferma Michele Crisci, Unrae, potrebbe indurre una stagnazione dei consumi nel nostro Paese, con effetti sulla situazione macroeconomica generale. Nel solo settore automobilistico, un aumento dell’aliquota IVA costringerebbe i consumatori a spendere circa 400 euro in più nel 2019 per l’acquisto della vettura; spesa che salirebbe di 530 euro nel 2021, disincentivando gli acquisti e, quindi, decelerando il necessario processo di rinnovo di un parco circolante molto anziano, che determinano effetti negativi in termini di sicurezza stradale e per quanto riguarda, l’impatto ambientale».

L’auto costa di più – Nei primi sei mesi del 2018 i prezzi delle vetture nuove in Italia sono aumentati mediamente dell’1,7% rispetto ai primi sei mesi del 2017, contro un incremento del livello medio dei prezzi al consumo dello 0,8%. Sempre con riferimento al primo semestre del 2018, anche i prezzi dei servizi per l’assistenza alle auto hanno registrato una crescita rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, crescita che è stata in media dell’1,1% e dunque lievemente superiore rispetto all’incremento del tasso d’inflazione. Ben diversa la situazione per i prezzi delle vetture usate, che nello stesso periodo hanno visto un calo delle quotazioni del 3,1%. Questi dati derivano da un’elaborazione degli indici Istat dei prezzi condotta dall’Osservatorio Autopromotec sui costi dell’assistenza auto.

Le dinamiche dei prezzi sono legate naturalmente all’evoluzione della congiuntura economica. Per l’auto nuova, la ripresa in atto sta consentendo al settore di recuperare i sacrifici fatti, anche in termini di prezzi, durante gli anni della crisi che ci stiamo lasciando alle spalle. Il mercato dell’usato, invece, sta tornando verso livelli di prezzo più normali dopo la forte spinta alle quotazioni che il settore aveva avuto durante gli anni della crisi in quanto sempre più potenziali acquirenti di automobili nuove si rivolgevano al mercato dell’usato. Per quanto riguarda l’assistenza, il settore beneficia del buon momento congiunturale che consente anche a molti automobilisti che avevano rinviato le manutenzioni in passato di eseguirle, anche a beneficio della sicurezza e dell’ambiente.

A proposito di assistenza, la tabella elaborata dall’Osservatorio Autopromotec mostra nel dettaglio anche la dinamica dei prezzi delle varie voci che compongono il settore. Il comparto che ha fatto registrare la maggiore crescita tendenziale, cioè rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente, è stato quello della manutenzione e riparazione dei mezzi di trasporto privati che ha fatto segnare un aumento dell’1,2%. In misura più contenuta sono aumentati i prezzi dei pneumatici auto (+0,8%), quelli dei lubrificanti (+0,7%) e quelli dei pezzi di ricambio (+0,6%).

 

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