A RUOTA LIBERA/ rubrica (n.30) di LUCIO DE SANCTIS

A ruota liberaRisparmio non confortante – E’ molto prossimo ai tre miliardi il risparmio negli acquisti per benzina e gasolio per autotrazione che le imprese e le famiglie italiane hanno avuto nei primi cinque mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014. Per l’esattezza la somma risparmiata ammonta a 2,916 miliardi ed è stata determinata dal Centro Studi Promotor che ha compiuto un’elaborazione sulla sua banca dati costruita su dati ufficiali del Ministero dello Sviluppo Economico. Poiché nei primi cinque mesi del 2015 i consumi di benzina e gasolio auto sono aumentati dello 0,3%, il risparmio è dovuto esclusivamente al calo dei prezzi dei due carburanti, che, secondo la media ponderata calcolata dallo stesso Centro Studi Promotor, sono diminuiti del 10,3% per la benzina e del 12,1% per il gasolio. Sembrerebbe una buona notizia se non fosse che da gennaio a maggio i consumi di benzina e gasolio auto sono aumentati “solamente” dello 0,3%, con un netto peggioramento rispetto al consuntivo di fine aprile che vedeva i consumi in crescita del 2,1%. Il ridimensionamento di crescita è dovuto alla forte contrazione che si è verificata in maggio (-4,6%). “Questo dato – dice Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – non è certo un segnale confortante per la ripresa dell’economia italiana. Per l’analisi della congiuntura i consumi di carburante sono ovviamente un indicatore importante in quanto il traffico di persone e di merci è strettamente collegato all’andamento economico. Il segnale di maggio è però negativo”.

Tabella Lucio

Vacanze in auto per 20 milioni – Quest’estate saranno più di 20 milioni gli italiani che andranno in vacanza in auto. Questo dato proviene da un’elaborazione del Centro Studi Continental sulla base di un sondaggio Europcar – Doxa sugli stili di vacanza degli italiani. Da questo sondaggio emerge che saranno circa 32,4 milioni gli italiani che andranno in vacanza questa estate. Di questi il 67%, e cioè circa 21,7 milioni, utilizzerà l’auto per i suoi spostamenti. Tra le destinazioni preferite per le ferie estive, sempre secondo il sondaggio Europcar – Doxa, primeggiano le località di mare italiane, in particolare in Puglia, Toscana e Sicilia. All’estero si recherà solo una quota minoritaria dei vacanzieri. Dall’elaborazione del Centro Studi Continental emerge che l’auto è il mezzo di trasporto di gran lunga più utilizzato per le vacanze degli italiani. Vi sono altre due considerazioni da fare riguardo all’importanza dell’auto per gli spostamenti dei vacanzieri. La prima è che l’Expo, che è in svolgimento a Milano, ha fatto aumentare il flusso di turisti stranieri in arrivo nel nostro Paese; questi turisti molto spesso dopo aver visitato l’esposizione milanese restano in Italia per recarsi verso altre destinazioni, utilizzando nella maggior parte dei casi auto prese in noleggio. La seconda considerazione è che il 2015 è stato l’anno in cui il car sharing ha avuto un boom di utilizzatori e di contatti, diventando una delle modalità di trasporto “alternative” più diffuse e utilizzate nelle città italiane.

Rc auto in calo ma resta cara – Restiamo il paese che vanta un caro assicurazioni auto da record europeo ma ci possiamo consolare con la notizia che nello scorso anno in Italia il prezzo medio delle assicurazioni sulle quattro ruote si è ridotto dell’8%. Lo rivela lo studio annuale dell’Ivass (l’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni). L’indagine sui prezzi effettivi delle polizze RC auto mostra che il prezzo medio delle polizze nel 2014 si è ridotto di quasi l’8%, proseguendo la fase di discesa iniziata già nel 2013. Hanno inciso positivamente sull’andamento dei costi delle polizze la riduzione degli incidenti e del costo dei risarcimenti, ma anche una maggiore concorrenza sul mercato. Insomma, un piccolo passo in avanti è stato fatto, ma molto altro resta da fare per collocare il nostro paese in una posizione più decorosa nella classifica europea.

Autovelox non tarati, ecco i ricorsi – C’è un seguito alla sentenza della Corte Costituzionale che stabilisce che gli autovelox – ai fini della correttezza delle multe rilevate dall’apparecchio – debbano essere obbligatoriamente sottoposti a controlli periodici: il Codacons promette battaglia e annuncia ricorsi per annullare le multe. “Dopo la sentenza della Consulta è evidente che le multe elevate da apparecchi non verificati e tarati siano assolutamente nulle – afferma Carlo Rienzi, Presidente Codacons – Questa sentenza apre uno scenario senza precedenti: sarà possibile ora ottenere l’annullamento di migliaia e migliaia di multe per eccesso di velocità, laddove i Comuni non abbiano eseguito la manutenzione prevista dalla Corte Costituzionale”. In pratica si annuncia una valanga di ricorsi che si abbatterà sui comuni: “Siamo a favore della sicurezza ma contro l’autovelox, specie se è utilizzato dalle amministrazioni comunali al solo scopo di far cassa. Per tale motivo – continua Rienzi – stiamo studiando azioni legali da intraprendere negli oltre 8000 Comuni italiani, al fine di far ottenere agli automobilisti multati il rimborso delle somme spese per le infrazioni registrate da autovelox non a norma. Non solo. Ora i Comuni saranno costretti ad allegare ai verbali per multe da autovelox l’attestazione riportante la data dell’ultima taratura degli apparecchi – conclude il numero uno del Codacons – pena l’impugnazione delle sanzioni da parte degli automobilisti”.

Dopo l’alcol il selfie letale – Un nuovo preoccupante allarme sugli incidenti stradali a causa delle distrazioni di chi guida viene da Napoli. La Asl Napoli 2 Nord denuncia: Il motivo principale di queste distrazioni sono i selfie. Purtroppo molto spesso chi è alla guida utilizza una mano per tenere il volante e un’altra per fotografarsi con il telefonino e quindi invece di guardare la strada guarda il cellulare. L’aumento degli incidenti registrati, al momento, è per il 30 %, i dati parlano di feriti che vanno dai 17 ai 27 anni che sono vittime di incidenti sia a causa dell’alcool sia appunto per scattarsi un selfie. “Dopo l’uso di alcol e droghe, i nostri psicoterapeuti stanno registrando e studiando con particolare attenzione questo deprecabile fenomeno patologico dei selfie che è in rapido aumento tra i giovani e i giovanissimi – dichiara il direttore del Dipartimento dipendenze patologiche dell’Asl Napoli 2 Nord, Giorgio Di Lauro -. Quasi una nuova dipendenza da questi autoscatti contro la quale va condotta una speciale campagna di sensibilizzazione e dissuasione”.

Bus veloce con letame di mucca – Un autobus a metano ha stabilito il record mondiale di velocità per gli autobus in servizio di linea, toccando, sul circuito inglese di Millbrook, i 130 km/h. Il record ha un valore ancora maggiore se si considera che l’autobus che l’ha stabilito era alimentato con biometano ricavato da letame di mucca. Per sottolineare la provenienza del carburante utilizzato, l’autobus è stato decorato con un tema ispirato al manto maculato bianco e nero tipico delle mucche frisone. La notizia è stata resa nota nel nostro dall’Osservatorio Federmetano, struttura di ricerca sul metano per autotrazione. Di solito la velocità degli autobus di linea in Inghilterra è limitata a un massimo di 90 km/h. Sul circuito di Millbrook, grazie alla sua forma circolare e all’inclinazione che lo rende, virtualmente, un rettilineo infinito, è stato invece possibile arrivare fino a 130 km/h. L’autobus utilizzato per il record è tornato sin dal giorno successivo al suo normale servizio di linea. “Il record di velocità stabilito da un autobus a metano – sottolinea Dante Natali, a capo dell’Osservatorio Federmetano – dimostra che i veicoli alimentati a metano possono offrire le stesse prestazioni, e anzi in qualche occasione prestazioni migliori, rispetto a quelli alimentati con carburanti tradizionali. C’è però una differenza: i veicoli a metano hanno livelli di emissioni di sostanze nocive molto minori rispetto agli altri. Se poi sono alimentati a biometano, come nel caso dell’autobus che ha stabilito il record di velocità, le emissioni calano ulteriormente a livelli bassissimi”.

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