A Pontassieve ragazza congolese strappa a Salvini la collanina regalatagli da un parroco. Il leader leghista: “Provo pena per lei”. Solidarietà dei ministri Luciana Lamorgese e Di Maio

Il leader della Lega Matteo Salvini, poco dopo il suo arrivo a Pontassieve, una delle tappe del suo tour elettorale in Toscana, è stato avvicinato da una giovane

La ragazza congolese fermata dagli agenti dopo aver strappato la camicia e la collanina a Salvini. (La foto è stata scattata dalla candidata della Lega alle elezioni regionali Elisa Tozzi, che l’ha fornita all’Ansa). 

di colore, che con gesto fulmineo gli ha strappato la camicia e la catenina che aveva al collo.  Immediato l’intervento delle forze dell’ordine (foto), che hanno identificato la giovane in una ventenne originaria del Congo.

La questura che parla di una persona “in evidente stato di alterazione psico-fisica”.  Secondo una prima ricostruzione della questura, non si sarebbe trattato di un gesto programmato. In base a quanto emerso dai primi accertamenti, la giovane, che stava tornado a casa dal lavoro, si sarebbe trovata casualmente in mezzo ai sostenitori della Lega che erano intorno a Salvini. A questo punto ne avrebbe approfittato per avvicinarsi al leader della Lega e afferrarlo per la camicia. L’episodio, spiega sempre la polizia, sarebbe del tutto sganciato dalla manifestazione di protesta contro Salvini che pure era in corso a Pontassieve, alla quale stavano partecipando alcune decine di antagonisti.

Pacata la reazione di Salvini, che ha scritto sul facebook :”Tutto bene, tranquilli, nessun problema fisico. La camicia strappata la posso ricomprare, il rosario strappato con violenza dal collo che mi aveva donato un parroco purtroppo no. Evviva l’Italia delle donne e degli uomini che credono nella libertà, nella serenità e nel lavoro. P.s. Per la “signora” che mi ha aggredito e insultato non provo rabbia, solo pena e tristezza“.

Solidarietà a Salvini è stata espressa dalla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese,  con un messaggio in cui scrive: “Il Paese ha bisogno di una campagna elettorale serena, basata su un confronto leale e rispettoso di tutte le posizioni politiche, lontana dalle estremizzazioni dei toni e dei comportamenti. Per questo, ogni forma di violenza e di intolleranza, anche solo verbale, deve essere condannata ed isolata per garantire a tutti i protagonisti delle competizioni elettorali la piena libertà di manifestare il proprio pensiero“. 

A sua volta il ministro Luigi Di Maio ha diffuso una nota in cui afferma: “Ogni forma di aggressione verbale o fisica va condannata senza mezze misure. Massima solidarietà al senatore Salvini per quanto successo quest’oggi. La politica abbassi i toni ed eviti di esasperare la campagna elettorale“.

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