A 9 chilometri di profondità il terremoto che ha scosso all’alba il territorio di Macerata

Un vertice sindaci-Protezione civile-Regione Marche si è svolto a Pieve Torina con la partecipazione di tutti  i sindaci del territorio del Maceratese a ridosso alla fascia appenninica, il capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, la commissaria straordinaria alla ricostruzione Paola De Micheli e la Regione Marche, rappresentata dal presidente Luca Ceriscioli, vice commissario alla ricostruzione, e dall’assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti. Un incontro utile per fare un primo punto degli eventuali danni causati dalla scossa di 4,6 di magnitudo che si è registrata stanotte alle ore 5,11.

La scossa di terremoto, di magnitudo 4.6, è stata registrata alle 5:11 con epicentro a 2 km da Muccia, in provincia di Macerata, ed ipocentro a 9 km di profondità. Lo riporta l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Oltre che nelle Marche, la scossa è stata chiaramente avvertita anche in Umbria. La Protezione civile è in contatto con i sindaci delle zone terremotate che al momento non hanno segnalato danni. Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, informa con un tweet che la Protezione civile è impegnata sul posto con i sindaci della zona e le popolazioni colpite: “Ancora scosse, danni, paura”. La scossa è stata avvertita anche nell’aretino.  Ad Arezzo sono molte le telefonate arrivate al centralino dei vigili del fuoco, in particolare dai residenti nei piani più alti dei palazzi cittadini. Paura ma nessun danno viene segnalato né in città né in Valtiberina altra zona dove il sisma è stato avvertito dalla popolazione.

Intanto è ripresa regolarmente verso le 11:20 la circolazione ferroviaria su tutta la tratta Civitanova Marche-Albacina, sospesa stamattina da Rfi per alcune ore in attesa di verifiche sulla tenuta della linea ferrata dopo la scossa di magnitudo 4.6 registrata alle 5:11 di stamani. Da alcune ore era già stata riattivata la tratta Civitanova Marche-Macerata. In seguito è ripresa la circolazione anche tra Macerata e Albacina. Nel frattempo sono stati cancellati cinque treni, sei limitati e ci sono stati rallentamenti fino a 50′ per tre convogli regionali.

Il sisma è stato avvertito anche a Roma Lo indica la mappa della percezione elaborata dall’Ingv secondo cui il terremoto di magnitudo 4.6, registrato questa mattina alle 5:11 con epicentro a due chilometri da Muccia (Macerata), è stato avvertito in un’ampia zona, che comprende anche Umbria e Lazio, fino a Roma. Lo indica la mappa della percezione del terremoto messa a punto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), sulla base di 590 questionari compilati finora online dalla popolazione sul sito ‘Hai sentito il terremoto?’. L’evento, spiega l’Ingv in un nota, è stato avvertito in un’ampia zona, in particolare a nord-est dell’epicentro, nelle province di Macerata, Ancona, Pesaro, in Umbria, nel Lazio e, in modo lieve, a Roma. Sulla base degli stessi questionari, l’Ingv ha elaborato anche la mappa del ‘risentimento sismico’ nella scala Mcs (Mercalli-Cancani-Sieberg), che indica la distribuzione degli effetti del terremoto sul territorio.

Sindaco di Muccia, niente danni alle Sae “Le casette Sae non hanno riportato nessun danno”. Lo dice il sindaco di Muccia all’ANSA sul posto. “Dalle verifiche che stiamo effettuando nelle aree dove sono realizzate le Soluzioni abitative di emergenza – spiega – non si riscontrano problemi, al massimo sono caduti alcuni oggetti”. E la conferma arriva anche da alcuni cittadini che ci vivono: “Abbiamo avuto molta paura, ma nessun danno”.

Magnitudo 3.3 nell’Aquilano; sindaco Ocre, forte boato Un “boato significativo, un rumore forte più che l’oscillazione”: così alle 6,49 si è svegliata Ocre, il comune dell’Aquilano dove l’Ingv ha registrato una scossa di magnitudo 3.3. A parlare è il sindaco, Fausto Fracassi. “Al momento – dice – non è pervenuta nessuna segnalazione, e neanche telefonate al Comune. Il rumore è stato forte e abbiamo capito che l’epicentro era da noi. Abbiamo attivato tutte le procedure ma per ora non sono segnalati danni a persone o cose. Parte della popolazione vive nei moduli abitativi e parte nelle case ricostruite. La scuola, tutta nuova e in legno, è aperta e sicura. Continueremo con le verifiche”. All’Aquila, a 10km, la scossa è stata avvertita in parte della città.

In due ore oltre 20 scosse con magnitudo superiore a 2 si sono verificate nella zona colpita dal sisma di questa mattina all’alba, con epicentro a pochi chilometri da Muccia. Secondo l’elenco dell’Ingv, sono state due le scosse con magnitudo 3.5, mentre le altre sono comprese da 2 a 2.6. Ma lo sciame sismico ha visto anche una trentina di scosse di minore intensità, tra lo 0,9 e l’1,9.

Crollato piccolo campanile chiesa Muccia. La scossa di terremoto di magnitudo 4.7 avvenuta alle 5:11 con epicentro a 2 km da Muccia (Macerata) ‘ha fatto crollare il piccolo campanile della Chiesa del ‘600 Santa Maria di Varano’. Lo riferisce il sindaco Mario Baroni. Ora sono in corso accertamenti, spiega il primo cittadino, per verificare se vi siano ulteriori danni sulle poche case rimaste agibili in paese: su 920 abitanti, 550 sono sistemati nelle Sae, 120-130 persone stanno in case agibili e il resto è in sistemazione autonoma o da parenti.

Oltre 10 repliche sono state registrate finora dopo il terremoto di magnitudo 4.7 avvenuto stamani.

Ingv, 500 volte inferiore a scossa 30 ottobre 2016. Questo  terremoto  è stato 500 volte inferiore a quello di magnitudo 6,5 del 30 ottobre 2016: lo ha rilevato il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni. Quel forte terremoto, avvenuto vicino a Norcia, rientrava nella sequenza che si era attivata pochi mesi prima, il 24 agosto, e complessivamente nell’ambito della stessa sequenza sono state registrate 64 scosse simili a quella avvenuta oggi, ossia di magnitudo compresa fra 4 e 5. In tutti i casi a scatenarle è il meccanismo di tipo estensionale caratteristico dei terremoti dell’Appennino, nel quale la crosta terrestre subisce una sorta di ‘stiramento’ con un conseguente allargamento dell’Italia Centrale.

Ingv, possibile che sequenza duri ancora. E’ probabilmente destinata proseguire la sequenza che si è attivata il 24 agosto 2016 nell’Italia centrale e che oggi ha portato al terremoto di magnitudo 4,6 nelle Marche. “E’ normale che una sequenza che ha mobilitato un volume così grande duri a lungo”, ha osservato il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) , Carlo Doglioni. “Per una sequenza che ha mobilizzato un volume più piccolo, come quella legata al terremoto de L’Aquila del 2009, sono stati necessari tre anni per tornare a un’attività con valori confrontabili a quelli precedenti all’evento. E’ quindi possibile che la sequenza che si è attivata nell’agosto 2016 duri ancora non meno di un anno.

“Danni? Qui tutto il centro della città è ancora zona rossa, ora stiamo facendo verifiche fuori, poi faremo accertamenti anche lì dentro”. Intanto però il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui,  ha bloccato tutti gli accessi alla zona rossa, “tranne quelli delle ditte specializzate che stanno lavorando”. Divieto in particolare per i cittadini che ancora oggi – spiega all’ANSA – “vanno a recuperare oggetti personali dalle case inagibili”. Pasqui non vuole esser allarmista, ma – sottolinea, ricordando le scosse dei giorni scorsi – “mi sembra che questo fenomeno sismico stia andando a crescere, non a diminuire”. Dopo il forte sisma del Centro Italia del 2016, nella zona di Muccia la terra era tornata a tremare con frequenza e intensità già da alcuni giorni. In particolare, il 4 aprile se ne erano registrate una di magnitudo 4 alle 4:19 e una di magnitudo 3.6 alle 20:41.L’epicentro di questa ultima scossa di magnitudo 4.7 è stato a 53 km da Perugia, 65 da Terni e 85 dall’Aquila. Già si sono registrate 4 lievi repliche di magnitudo 2 o 2.1.

 

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