8 MARZO: Sciopero e manifestazioni contro violenze, ostacoli e pregiudizi

Nel giorno dell’8 Marzo accolgo qui al Quirinale “la passione, le fatiche, i sogni, le amarezze e la gioia di tutte le donne italiane. Della metà dell’Italia! E vi ringrazio per la vostra quotidiana e spesso faticosa azione in favore di una società più equa, più accogliente, più solidale e più integrata”. Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha aperto il proprio discorso in occasione dell’8 Marzo, dedicato quest’anno alla pace, sottolineando quanti “ostacoli, incomprensioni e pregiudizi” le donne debbano ancora affrontare. Quella del femminicidio è ormai in Italia “un’emergenza sociale tragica e inquietante”, ha sottolineato Mattarella. “Promuovere e difendere le donne, i loro diritti, la loro tutela, il loro lavoro, il loro inserimento nei processi decisionali, significa aprire concretamente prospettive di pace”. Il capo dello Stato ha anche sottolineato quanto sia ancora bassa la partecipazione delle donne in politica e nelle organizzazioni internazionali.

Cortei, assemblee, astensione dal lavoro, fuori e dentro casa: quello di oggi vuole essere un 8 marzo poco celebrativo e molto di protesta. Basta mimose e cioccolatini, tutti in piazza contro le discriminazioni e la violenza che ogni anno uccide più di cento donne.

Come negli anni ’70, le femministe si sono riprese la scena e hanno indetto uno ‘sciopero globale’, chiedendo l’adesione ai sindacati. All’appello hanno risposto le sigle di base e la Flc Cgil, che hanno indetto uno sciopero generale di 24 ore che interesserà trasporti locali, ferroviari, aerei, scuola e sanità. Lo sciopero generale ha provocato non pochi mal di pancia tra i sindacati, con i confederali che hanno preso le distanze ma organizzeranno iniziative nei territori.

Commenta per primo

Lascia un commento