7GIORNI IN SENATO/Calendario dei lavori condizionato da elezioni comunali e legge elettorale

di FRANCESCO MARIA PROVENZANO – 

Martedì 30 maggio l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 16:30. Il presidente Grasso ha comunicato il calendario dei lavori fino al 29 giugno: questa settimana proseguirà l’esame del ddl sul riconoscimento della lingua italiana dei segni e saranno discussi altri provvedimenti tra cui il ddl in materia di domini collettivi. La prossima settimana l’Assemblea non terrà seduta per consentire alle Commissioni 1a e 5a di esaminare il decreto in materia finanziaria che giungerà in Aula la settimana successiva. Martedì 13 giugno è previsto l’esame di mozioni sulla politica agricola. Nella seduta antimeridiana del 15 giugno sarà avviato l’esame del ddl sulla cittadinanza. Martedì 20 giugno è prevista la discussione di mozioni sui vertici Consip e sulla proliferazione nucleare. Mercoledì 21 giugno il Presidente del Consiglio renderà comunicazioni in vista del Consiglio europeo. La seduta è terminata alle ore 16:45.

Mercoledì 31 l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 9:30 e su richiesta del relatore, senatore Russo (PD),  il riconoscimento della lingua italiana dei segni è stato rinviato in Commissione al fine di introdurre le modifiche richieste dalla relazione tecnica. L’Assemblea ha approvato il ddl n. 968 per le norme in materia di domini collettivi. Il testo passa alla Camera. Il primo relatore, Cucca (PD), ha illustrato il testo proposto dalla Commissione, che mira a risolvere problemi interpretativi e contenziosi sull’utilizzo dei domini collettivi; il secondo relatore, Vaccari (PD), ha ricordato la storia delle terre di proprietà collettiva. Hanno partecipato alla discussione generale Cecilia Guerra (Art.1-MDP), Divina, Candiani (LN), Panizza (Aut), Rosanna Filippin (PD). Hanno svolto dichiarazioni di voto favorevole Erika Stefani (LN), Pegorer (Art.1-MDP), Barani (ALA), Panizza (Aut), Marinello (AP), Loredana De Petris (SI-Sel), Floris (FI-PdL), Bertorotta (M5S) e Pagliari (PD). L’Assemblea ha poi approvato il ddl n. 2770, Modifica al decreto legislativo 6 marzo 1992, n. 250, e aggregazione del comune di Torre de’ Busi alla provincia di Bergamo, ai sensi dell’articolo 133, primo comma, della Costituzione. Il testo passa alla Camera. Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole Arrigoni (LN), Loredana De Petris (SI-Sel), Morra (M5S), Malan (FI-PdL) e Mirabelli (PD). La seduta è terminata alle ore 12:30.

La seduta pomeridiana delle ore 16:30 si è ocupata della aggregazione del Veneto alla regione Friuli-Venezia Giulia. Il presidente della Commissione affari costituzionali, Torrisi (AP), ha riferito sul testo proposto dalla Commissione. Dopo l’intervento in discussione generale del senatore Divina (LN), il provvedimento, su proposta del senatore Torrisi, è stato rinviato ad altra seduta, per consentire alla relatrice, senatrice Bisinella (Misto), di partecipare ai lavori. L’Assemblea ha approvato il ddl n. 2093, istituzione di una Commissione d’inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità “Il Forteto“. Il testo passa alla Camera. La relatrice, senatrice Capacchione (PD), ha riferito sul testo proposto dalla Commissione. La Commissione d’inchiesta, composta da venti senatori e da venti deputati, ha il compito di svolgere accertamenti sulle responsabilità e complicità istituzionali in merito alla gestione della comunità e degli affidamenti di minori, anche al fine di prospettare misure per il corretto funzionamento della struttura. Alla discussione generale hanno partecipato Laura Bottici, Rosetta Blundo (M5S), Mazzoni (ALA) e Malan (FI-PdL) che hanno posto l’accento sulla necessità di fare chiarezza sulle responsabilità dell’amministrazione regionale e degli organi di vigilanza che hanno continuato ad accreditare la struttura di accoglienza, nonostante le denunce e i provvedimenti giudiziari attestanti maltrattamenti e abusi sessuali inflitti ai minori. Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole Doris Lo Moro (Art.1-MDP), Mazzoni (ALA), Loredana De Petris (SI-Sel), Albertini (AP), Laura Bottici (M5S), Maria Rizzotti (FI-PdL) e Lumia (PD).

A maggioranza dei due terzi dei presenti l’Assemblea ha deliberato di inserire all’ordine del giorno l’esame della relazione della Commissione parlamentare per le questioni regionali sul raccordo Stato-Autonomie territoriali e sull’attuazione degli Statuti speciali (Doc. XVI-bis, n. 11). La relatrice, Orrù (PD), ha riferito sul lavoro della Commissione che ha affrontato quattro temi: l’integrazione della Commissione per le questioni regionali con rappresentanti di Regioni, Province ed enti locali e la ridefinizione delle sue competenze per dare attuazione alla previsione dell’articolo 11 della legge costituzionale n. 3 del 2001; la razionalizzazione del sistema delle conferenze Stato-Regioni; la revisione e l’attuazione degli Statuti speciali; il riordino degli enti di area vasta.

Dopo l’intervento in discussione generale del senatore Cotti (M5S) il sottosegretario  alla Presidenza del Consiglio, Pizzetti, ha espresso parere favorevole sulla proposta di risoluzione n. 1, presentata dalla senatrice Orrù e da altri senatori, che impegna il Governo, per quanto di competenza, a dare corso alle indicazioni contenute nella relazione. Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole Quagliariello (FdL), Pegorer (Art.1-MDP), Laniece (Aut), Mancuso (AP) e Borioli (PD). Hanno annunciato l’astensione, lamentando la vaghezza del documento, Cervellini (SI-Sel), Cotti (M5S) e Paola Pelino (FI-PdL). Il senatore Candiani (LN) ha annunciato voto contrario, giudicando la relazione ipocrita e priva di prospettive. Avendo esaurito gli argomenti in calendario l’Assemblea non terrà seduta domani mattina; si riunirà nel pomeriggio per il sindacato ispettivo. La seduta è terminata alle ore 20:00.

Giovedì 1 giugno attraversando il corridoio dei busti, inconro i senatori piemontesi Daniele Borioli del Pd e Marco Scibona del M5S che discutevano sulla legge elettorale. Mi sono avvicinato chiedendo un commento. Ecco quello che mi ha detto Borioli: Se si vuole davvero il sistema tedesco, lo si faccia introducendo  quegli istituti che in Germania consentono ad esso di funzionare: numero variabile di parlamentari, in modo da garantire nel contempo la certezza del seggio a ogni vincitore dei collegi uninominali e la perfetta proporzionalità nella rappresentanza delle forze politiche; sfiducia costruttiva, così da conferire stabilità alle alleanze di governo e metterle al riparo dai giochi di trasformismo parlamentare. Se prevale il buon senso sulla fretta di correre al voto, bastano pochi mesi perché la stessa maggioranza che si ritrova sulla legge elettorale vari le piccole modifiche costituzionali necessarie. Nel frattempo, il governo Gentiloni potrebbe completare la sua buona opera al servizio del Paese, a cominciare dalla legge di bilancio, e il Parlamento avrebbe modo di portare a termine quelle riforme che rischiano di impaludarsi chissà quanto tempo: testamento biologico, riforma del codice penale, ius soli.

In Aula alle ore 16 si sono svolte alcune interrogazioni: il sottosegretario  per le Infrastrutture e i trasporti Del Basso De Caro ha risposto all’interrogazione n. 2828, del senatore Malan (FI-PdL), concernente i ritardi e la lievitazione dei costi nella realizzazione dell’autostrada Asti-Cuneo. Ha poi ha risposto all’interrogazione n. 2925, del seatore Malan (FI-PdL), concernente la proroga delle concessioni autostradali e la realizzazione della gronda di Genova. Successivamente ha risposto all’interrogazione n. 3233, sempre di Malan , concernente la necessità dell’indizione delle gare per l’assegnazione della concessione di tre lotti autostradali.  Del Basso De Caro ha infine risposto alle interrogazioni n. 3533 e n. 3789, di Malan (FI-PdL), concernenti la gestione delle concessioni autostradali. La seduta è terminata alle 16:45. La prossima settimana non sono previste sedute dell’Assemblea: ciò è dovuto al turno delle elezioni amministrative di domenica 11 giugno. Pertanto questa Rubrica ritornerà nella settimana successiva.

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