7GIORNI IN SENATO/ Rubrica n. 11/ Il via definitivo al Decreto dignità

di FRANCESCO MARIA PROVENZANO – 

Lunedì 6 agosto – L’Aula ha iniziato i lavori alle ore 11. In apertura di seduta, il capogruppo del Pd, Marcucci, ha annunciato voto contrario al processo verbale della seduta del 3 agosto per stigmatizzare l’approvazione dell’emendamento 6.10, che rinvia l’applicazione dell’obbligo di certificazione vaccinale per l’iscrizione scolastica. Il presidente del Senato, dopo aver ricordato che i tempi sono stati contingentati all’unanimità dalla Conferenza dei Capigruppo e che il Pd ha già esaurito il tempo a disposizione sul ddl n. 717, ha consentito un semplice annuncio di voto a tutti i senatori del Pd. L’Assemblea ha approvato con modifiche il ddl n. 717, conversione in legge del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91, recante proroga dei termini previsti da disposizioni legislative. Il testo passa alla Camera.

Il fine complessivo del decreto – ha spiegato il relatore, sen. Borghesi (L-SP) – è garantire la continuità e l’efficienza amministrativa, l’operatività di alcuni fondi di finanziamento e la trasformazione societaria delle banche popolari e del credito cooperativo. L’articolo 1 reca proroga termini in materia di enti territoriali (criteri di riparto del fondo di riequilibrio in favore di talune province e città metropolitane e accorpamento in un un’unica giornata delle elezioni provinciali del 2018). L’articolo 2 riguarda la giustizia (intercettazioni e organizzazione dei servizi per la partecipazione al dibattimento a distanza). L’articolo 3 riguarda la materia ambientale (denuncia del possesso di esemplari di specie esotiche invasive); l’articolo 4 riguarda le infrastrutture (programmi di edilizia scolastica, salvamento acquatico, patente nautica). L’articolo 5 riguarda le politiche sociali (ISEE precompilato). L’articolo 6 l’istruzione e l’università (abilitazione scientifica nazionale, reclutamento nelle istituzioni AFAM, scuole italiane all’estero). L’articolo 7 il bonus cultura. L’articolo 8 la salute (prescrizione medicinali veterinari con ricetta elettronica, quote premiali per il finanziamento del Servizio sanitario, investimenti privati nelle strutture ospedaliere in Sardegna). L’articolo 9 riguarda gli eventi sismici. L’articolo 10 lo sport. L’articolo 11 le banche popolari e i gruppi bancari cooperativi. L’articolo 12 il Fondo dei finanziamenti export. L’articolo 13 gli investimenti infrastrutturali. L’articolo 14 l’entrata in vigore.

Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i sen. Daisy Pirovano (L-SP) e Grassi. Hanno annunciato voto contrario i sen. Loredana De Petris (Misto-LeU), Ciriani (FdI), Ferrari (PD), Pagano (FI). Il sen. Steger (Aut), pur non giudicando negativamente il ricorso al decreto proroghe, ha annunciato l’astensione per il mancato confronto su alcuni temi, tra cui le proroghe per l’adeguamento delle strutture turistiche. In dissenso dal Gruppo, il senatore Bressa (Aut), anche a nome del senartre Laniece, ha annunciato voto contrario.

LeU ha rivolto al provvedimento critiche di metodo e di merito, ponendo l’accento sulla mancata revisione delle grandi opere infrastrutturali, sulla confusione provocata dal rinvio della certificazione vaccinale, sul mancato accoglimento di un emendamento per gli insegnanti precari, sul rinvio alla legge di bilancio di decisioni relative ai comuni colpiti da eventi sismici. FdI ha lamentato l’intervento eccessivo della Commissione bilancio nella valutazione degli emendamenti per i Comuni colpiti da eventi sismici e ha criticato la decisione della maggioranza di intervenire sulla materia delicata dei vaccini attraverso un emendamento in sede di milleproroghe. Secondo il PD il provvedimento, e in particolare la norma che sospende l’obbligo vaccinale, è la cifra dell’incompetenza tecnica, dell’arroganza istituzionale e dell’ambiguità politica della maggioranza. Anche FI ha criticato l’emendamento sui vaccini e ha rilevato che il Governo lascia irrisolta la sovrapposizione tra province e città metropolitane e soddisfa parzialmente le esigenze delle imprese nei territori colpiti da eventi sismici. L-SP ha posto l’accento sulla necessità del provvedimento di proroga e sul buon lavoro svolto in Commissione; ha difeso l’election day per le province, ricordando la confusione istituzionale generata dalla legge Delrio; ha ricordato in particolare i contributi per le emittenze locali, le misure per Ischia, gli interventi per garantire il regolare inizio dell’anno scolastico, il sostegno alle famiglie in difficoltà che hanno contratto mutui. M5S ha posto l’accento sulla relativa snellezza del provvedimento e sulla volontà della maggioranza di restituire alla legislazione i caratteri della generalità e dell’astrattezza; ha ricordato inoltre le misure per sbloccare gli investimenti dei Comuni, per garantire la manutenzione della rete viaria delle province, per consentire il regolare avvio dell’anno scolastico, il rinvio della valutazione degli interventi edilizi per immediate esigenze abitative a seguito di eventi sismici, la proroga per l’accorpamento dei tribunali nelle isole.

In materia di certificazione vaccinale, M5S non ha posizioni antiscientifiche e non è contrario ai vaccini, intende invece migliorare il decreto del precedente Governo.

L’Assemblea ha poi avviato l’esame del ddl n. 741, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, recante disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese, già approvato dalla Camera dei deputati. Il provvedimento è articolato in quattro capi e reca misure per il contrasto al precariato (riduzione a 24 mesi della durata massima dei contratti a tempo determinato, reintroduzione dell’obbligo di motivarli, aumento dell’indennità di licenziamento ingiustificato, incremento della contribuzione ad ogni rinnovo che può essere recuperato in caso di trasformazione in contratto a tempo indeterminato); misure finalizzate alla continuità didattica (copertura di posti di docente vacanti e disponibili nelle scuole dell’infanzia e nella scuola primaria); misure per il contrasto alla delocalizzazione e la salvaguardia dei livelli occupazionali (restituzione dei benefici fiscali da parte delle imprese che delocalizzano nell’Unione europea e sanzioni aggiuntive per quelle che delocalizzano al di fuori dell’Unione); misure per il contrasto del disturbo da gioco d’azzardo (divieto di pubblicità per giochi e scommesse); misure in materia di semplificazione fiscale (superamento di redditometro, spesometro e split payment).

La Camera ha approvato diverse modifiche, tra cui la disciplina della somministrazione, e ha introdotto ulteriori articoli che riguardano l’esonero contributivo per favorire l’occupazione giovanile, le disposizioni per favorire il lavoratore nell’ambito delle prestazioni occasionali, i centri per l’impiego, le formule di avvertimento di rischio e il monitoraggio dell’offerta di gioco, la tutela dei minori e il logo no slot, la proroga della fatturazione elettronica per le cessioni di carburante, la compensazione delle cartelle esattoriali.

Il sen. Bagnai (L-SP) ha riferito sui lavori delle Commissioni Finanze e Lavoro che si sono riunite dal 3 al 6 agosto anche in sedute notturne. L’esame in sede referente non si è concluso con il mandato al relatore perché le opposizioni hanno fatto ricorso, legittimamente, a pratiche ostruzionistiche, anche se la Conferenza dei Capigruppo aveva deciso all’unanimità che il provvedimento sarebbe giunto oggi in Assemblea. Respinte le questioni pregiudiziali, proposte dai senatori Vitali (FI) e Annamaria Parente (PD), è iniziata la discussione generale, alla quale hanno partecipato i senatori Susy Matrisciano, Puglia, Lanzi, Lomuti, Elvira Evangelista, Di Piazza, Elisa Pirro, Endrizzi, Paragone (M5S); Carbone, Mangialavori, Fiammetta Modena, Donatella Conzatti, Roberta Toffanin, Saccone, Floris (FI); D’Alfonso, Laus, Stefano, Mirabelli (PD); Iannone, Zaffini, Isabella Rauti, Urso (FdI); Barbaro, Pazzaglini, De Vecchis, Tiziana Nisini, Pepe (L-SP); Steger (Aut); Loredana De Petris (Misto-LeU).

Secondo PD e FI il provvedimento è frettoloso e propagandistico, risente di una visione anacronistica del mercato del lavoro ed è destinato a produrre più danni che benefici, aumentando la disoccupazione e il contenzioso.  Secondo M5S il provvedimento opera una svolta nella politica sociale ed economica del Paese. Misto-LeU ritiene, invece, che il provvedimento non segni un’autentica discontinuità rispetto al dogma della svalutazione del lavoro. Secondo L-SP, che si è adoperata per l’introduzione dei voucher nei lavori stagionali, il provvedimento rinsalda l’alleanza sociale tra i lavoratori, traditi dalla sinistra, e gli imprenditori, contro la finanza transazionale che depaupera il Paese.

In replica il ministro del Lavoro e dello sviluppo economico Di Maio ha giustificato il ricorso al decreto-legge con la necessità di intervenire su quattro emergenze nazionali: precarietà, delocalizzazioni, azzardopatia, eccesso di burocrazia. Ha ricordato che la durata media in Europa del contratto di lavoro a tempo determinato è di 24 mesi e che il provvedimento ha un preciso orizzonte temporale: per il primo contratto non vige l’obbligo di causale; è previsto un regime transitorio fino al 31 ottobre; nella legge di bilancio saranno previste agevolazioni per il contratto a tempo indeterminato che deve rappresentare la normalità. Dopo aver richiamato la disattivazione di redditometro, spesometro e split payment, il ministro Di Maio ha evidenziato la distinzione tra internazionalizzazione e delocalizzazione delle imprese e ha ricordato, infine, che sul tema dell’azzardopatia si sono fatti passi avanti grazie al lavoro parlamentare. Respinta la proposta di non passare all’esame degli articoli, avanzata dal sen. Ferrari (PD), è iniziato l’esame degli emendamenti. La seduta è terminata alle ore 21:00.

Martedì 7 In Aula alle 9,30, è proseguito l’esame del ddl di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, recante disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese (A.S. 741), già approvato dalla Camera dei deputati, e incardinato nella seduta di lunedì 6 agosto. Le Commissioni riunite Finanze e Lavoro, lunedì 6 agosto, ne hanno concluso l’esame in sede referente, senza conferire mandato ai relatori. Respinte le questioni pregiudiziali presentate dai sen. Vitali e Annamaria Parente, l’Assemblea ha avviato l’esame del disegno di legge nel testo licenziato dalla Camera, ai sensi dell’articolo 44 del Regolamento.

L’Assemblea ha ripreso l’esame del ddl n. 741, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, recante disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese, già approvato dalla Camera dei deputati. Il provvedimento, giunto in Aula senza relatore, è articolato in quattro capi e reca misure per il contrasto al precariato (riduzione a 24 mesi della durata massima dei contratti a tempo determinato, reintroduzione dell’obbligo di motivarli, aumento dell’indennità di licenziamento ingiustificato, incremento della contribuzione ad ogni rinnovo che può essere recuperato in caso di trasformazione in contratto a tempo indeterminato); misure finalizzate alla continuità didattica (copertura di posti di docente vacanti e disponibili nelle scuole dell’infanzia e nella scuola primaria); misure per il contrasto alla delocalizzazione e la salvaguardia dei livelli occupazionali (restituzione dei benefici fiscali da parte delle imprese che delocalizzano nell’Unione europea e sanzioni aggiuntive per quelle che delocalizzano al di fuori dell’Unione); misure per il contrasto del disturbo da gioco d’azzardo (divieto di pubblicità per giochi e scommesse); misure in materia di semplificazione fiscale (superamento di redditometro, spesometro e split payment).

La Camera ha approvato diverse modifiche, tra cui la disciplina della somministrazione, e ha introdotto ulteriori articoli che riguardano l’esonero contributivo per favorire l’occupazione giovanile, le disposizioni per favorire il lavoratore nell’ambito delle prestazioni occasionali, le formule dinica  avvertimento di rischio e il monitoraggio dell’offerta di gioco, la tutela dei minori e l’istituzione del logo no slot, la proroga della fatturazione elettrorale per le cessioni di carburante, la compensazione delle cartelle esattoriali.

Nella seduta di ieri si è svolta la discussione generale ed è iniziata la votazione degli emendamenti, che è terminata questa mattina. Tutte le proposte di modifica sono state respinte.

Hanno svolto dichiarazione di voto finale: favorevole i senatori Cario (Misto-MAIE), Bagnai (L-SP) e Patuanelli (M5S). Hanno annunciato voto contrario i sen. Julia Unterberger (Aut), Laforgia (Misto-LeU), De Bertoldi (FdI), Marcucci (PD) e Pichetto Fratin (FI).

Secondo PD e FI il provvedimento è frettoloso e propagandistico, risente di una visione anacronistica del mercato del lavoro ed è destinato a produrre più danni che benefici, aumentando la disoccupazione, il lavoro nero e il contenzioso. Il Gruppo FdI condivide le norme sul gioco d’azzardo, ma è contrario alle disposizioni che intendono contrastare la precarietà ingessando il mercato del lavoro. Secondo M5S il provvedimento opera una svolta nella politica sociale ed economica del Paese: l’obiettivo è restituire dignità e centralità al lavoro, invertendo una tendenza iperliberista che ha smantellato i diritti, ha accentuato gli squilibri e aggravato la recessione. Misto-LeU ritiene, invece, che la reintroduzione dei voucher e il mancato reintegro dell’articolo 18 impediscano al provvedimento di segnare un’autentica discontinuità rispetto al dogma della svalutazione del lavoro. Secondo L-SP le imprese non chiedono maggiore flessibilità in uscita bensì semplificazione, sostegno alla domanda, investimenti produttivi. 

Il ministro delle Infrastrutture Toninelli ha reso un’informativa sui tragici incidenti di Bologna e Foggia. Il ministro ha annunciato iniziative per alleggerire il traffico su gomma e aumentare i dispositivi di sicurezza per i mezzi di trasporto pesante e ha invitato a non strumentalizzare l’incidente per esercitare pressioni sul piano di infrastrutture che il Governo sta esaminando e valutando.

Sull’incidente di Foggia ha ribadito la volontà dell’Esecutivo di intensificare i controlli per contrastare il caporalato e il lavoro nero. Hanno partecipato al successivo dibattito i sen. Casini (Aut), Errani (Misto-LeU), Balboni (FdI), Collina (PD), Campari (L-SP), Aimi (FI) e Santillo (M5S).

La seduta è terminata alle ore 16:15. Il Senato, dopo le vacanze estive, tornerà a riunirsi martedì 11 settembre. Ai lettori auguro buone vacanze.

Commenta per primo

Lascia un commento