7GIORNI IN SENATO (n. 92)/ Dal potenziamento dei servizi anti-violenza alle misure d’emergenza anti-covid, dalla ratifica di accordi internazionali alle regole per la elezione dei senatori. Poi le risposte alle interrogazioni

di FRANCESCO MARIA PROVENZANO
Martedì 8 settembre l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 16:30 a conclusione dell’esame della relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, sulla governance dei servizi antiviolenza e sul finanziamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio (doc. XXII-bis, n. 3), ed ha approvato una proposta di risoluzione unitaria che impegna il Governo a valutare la possibilità di: implementare le risorse destinate all’intero sistema di prevenzione e contrasto alla violenza; adottare standard e principi guida per il miglioramento dei servizi; procedere all’eventuale istituzione di un Osservatorio nazionale permanente con compiti di coordinamento degli osservatori esistenti.
La presidente Valente (PD) ha illustrato la relazione, approvata all’unanimità dalla Commissione, riassumendone i contenuti e sottolineando che le parti rilevanti prendono spunto da tutte le audizioni svolte in Commissione con i diversi soggetti coinvolti nel finanziamento e nel funzionamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio e dalle indicazioni che da tali audizioni sono emerse. In particolare, premessa l’importanza dei centri antiviolenza quali luoghi di vera accoglienza, dove viene esaltata la centralità della donna e il suo vissuto, il documento insiste sulla necessità di meglio definire criteri e standard di funzionamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio affinché si renda possibile un serio ma soprattutto necessario monitoraggio del settore.
Quanto al tema dei finanziamenti, la Commissione è sempre stata concorde nell’asserire la necessità di uscire da una logica emergenziale per affrontare piuttosto un fenomeno strutturale nella società. Occorre intervenire sulle procedure di assegnazione delle risorse e sui criteri per l’aggiudicazione delle stesse: il principio dell’offerta economicamente più vantaggiosa non è accettabile così come non lo è la mancanza di specializzazione e professionalizzazione di alcuni soggetti ammessi al finanziamento.
La relatrice ha quindi auspicato un’approvazione unanime da parte dell’Assemblea quale messaggio forte di fronte a una sfida culturale importante. A seguito della discussione, alla quale hanno preso parte i sen. Anna Rossomando, Rampi (PD), Urania Papatheu , Malan (FIBP), Donatella Conzatti (IV) e Danila De Lucia (M5S), è stata presentata la proposta di risoluzione n.1, a firma di tutti i rappresentanti dei Gruppi parlamentari.
Ha quindi preso la parola il ministro per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti , la quale ha evidenziato la necessità di dare concretezza di speranza alle donne vittime di violenza, troppe volte lasciate sole. Da qui l’impegno di convocare una conferenza straordinaria che veda coinvolti tutti i soggetti protagonisti nel contrasto alla violenza contro le donne (centri antiviolenza, Regioni, Commissione femminicidio , enti locali, Forze dell’ordine, componenti della cabina di regia) non solo per verificare il Piano strategico nazionale di contrasto alla violenza ma per disegnare una nuova progettualità che dia risposte efficaci.
Nelle dichiarazioni finali sono intervenuti i sen. Isabella Rauti ( FdI ), Laura Garavini (IV), Paola Nugnes ( LeU ), Valeria Fedeli (PD), Maria Rizzotti (FIBP), Rufa (L-SP) e Cinzia Leone (M5S). Tutti gli interventi hanno plaudito al lavoro della Commissione rimarcando l’esigenza di implementare risorse, specializzare e indirizzare i centri e le strutture antiviolenza, velocizzare e ottimizzare le erogazioni di risorse, premiare e riconoscere specifiche figure professionali, monitorare i progetti e le erogazioni. In particolare, secondo FdI la questione è bipartisan e non ammette divisioni partitiche. IV ha rimarcato le misure puntuali del Governo volte a favorire l’indipendenza economica della donna. LeU ha sottolineato l’importanza di una omogeneizzazione dei modelli di governance territoriali. PD e FIBP hanno posto l’accento sull’esigenza di investire in specifici percorsi formativi. L-SP ha sollecitato la firma del Presidente del Consiglio in merito all’obbligo di esposizione della cartellonistica del numero antiviolenza 1522.
La Conferenza dei Capigruppo ha approvato integrazioni e nuovo calendario dei lavori fino al 24 settembre . Domani alle 10 è prevista la deliberazione su una proposta di questione pregiudiziale in ordine al decreto-legge proroga emergenza Covid-19. La prossima settimana l’Assemblea e le Commissioni non terranno seduta in occasione della tornata elettorale del 20 e 21 settembre. L’Assemblea tornerà a riunirsi mercoledì 23 e giovedì 24 per il solo esame del decreto-legge proroga emergenza Covid-19, in quanto la settimana sarà prevalentemente dedicata ai lavori delle Commissioni, con particolare riguardo al dl per il sostegno e il rilancio dell’economia. Restano confermati gli argomenti già previsti in calendario.
(La seduta è terminata alle ore 19:00).
Mercoledì 9 l’Aula si è riunita alle ore 10:00. L‘Assemblea ha respinto la questione pregiudiziale in ordine al ddl n. 1928, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 luglio 2020, n. 83, recante misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 deliberata il 31 gennaio 2020, già approvato dalla Camera dei deputati. Il sen. Vitali (FI) ha illustrato la pregiudiziale di costituzionalità: il provvedimento, che proroga al 15 ottobre la situazione d’emergenza – a suo parere – autorizza ordinanze di protezione civile in deroga e consente al Presidente del Consiglio di limitare libertà fondamentali con propri decreti, senza l’approvazione del Parlamento e senza il vaglio del Presidente della Repubblica. Il decreto contiene inoltre una norma sul rinnovo dei vertici dei Servizi di sicurezza che altera gli equilibri istituzionali.
La sen. Parente (IV) e il sen. Ferrari (PD) hanno dichiarato voto contrario: la proroga dell’emergenza è stata adottata con una norma di fonte primaria, non ha un carattere generalizzato ma è limitata, definita e motivata; presenta quindi elementi di discontinuità con la prima dichiarazione dello stato di emergenza. Il sen. De Falco (Misto) ha annunciato l’astensione in difesa della centralità del Parlamento. Il sen. Caliendo (FI), nel dichiarare voto favorevole, ha rilevato che l’epidemia può essere gestita con strumenti normativi ordinari; il sen. Romeo (L-SP) ha posto l’accento sull’organizzazione, l’utilità del confronto parlamentare e il fastidio che l’accentramento di poteri nelle mani del Presidente del Consiglio suscita nella stessa maggioranza. Anche il sen. la Russa ( FdI ), ha negato la necessità di prorogare lo stato di emergenza: senza negare al Governo la volontà di contrastare la pandemia, ha suggerito il ritorno a procedure ordinarie per evitare abusi di potere e strumentalizzazioni politiche.
L’Assemblea è passata alle ratifiche di accordi internazionali . Sono stati approvati in prima lettura (i testi passano quindi alla Camera dei deputati) tutti i provvedimenti all’ordine del giorno: il ddl 1169 , Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica argentina sulla cooperazione in materia di sicurezza, fatto a Buenos Aires l’8 maggio 2017. Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i sen. Laura Garavini (IV-PSI), Alfieri (PD), che ha annunciato sostegno anche sui successivi ddl , Airola (M5S), Aimi (FI) e Casini (Aut) che ha sottolineato l’importanza e la solidità delle relazioni fra Italia e Argentina.
Il ddl n. 1220 , Ratifica ed esecuzione dell’Emendamento al Protocollo di Montreal sulle sostanze che riducono lo strato di ozono, adottato a Kigali il 15 ottobre 2016, a favore del quale hanno svolto dichiarazione di voto i sen. Ferrara (M5S) e Aimi(FI).
Il ddl n. 1221 , Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica gabonese, fatto a Roma il 17 maggio 2011. Il ddl n. 1763 , Ratifica ed esecuzione dello Scambio di Lettere tra la Repubblica italiana e la Santa Sede sull’assistenza spirituale alle Forze Armate, fatto a Roma e nella Città del Vaticano il 13 febbraio 2018, e norme di adeguamento dell’ordinamento interno ad obbligazioni internazionali contratte con la Santa Sede. Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole le sen. Faggi (L-SP), Santanché ( FdI ) e il sen. Aimi (FI); il sen. Airola (M5S) ha annunciato l’astensione.
L’Assemblea ha avviato l’esame, in prima deliberazione, del ddl costituzionale n.1440 : Modifica all’articolo 58 della Costituzione, in materia di elettorato per l’elezione del Senato della Repubblica, approvato dalla Camera dei deputati.
Il relatore sen. Parrini (PD) ha spiegato che la riduzione a 18 anni di età del requisito anagrafico per l’elettorato attivo nell’elezione del Senato della Repubblica riduce il rischio di formazione di maggioranze difformi nelle due Camere. Per andare incontro alle opposizioni, il relatore ha presentato un emendamento volto ad approvare un testo identico a quello approvato dalla Camera. Il sen. De Falco (Misto) ha avanzato una questione pregiudiziale: la modifica del requisito per l’elettorato attivo del Senato nasconde il disegno, a suo avviso scellerato, di superare il bicameralismo. Il sen. Calderoli (L-SP), annunciando voto contrario alla pregiudiziale, ha avanzato una sospensiva: per ragioni di buon senso, occorrerebbe attendere l’esito del referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari e rinviare il ddl alla settimana successiva al 20 settembre. Il sen. Martelli (Misto ) ha annunciato voto favorevole alla pregiudiziale: la volontà di rendere omogenei i due rami del Parlamento e di cristallizzare le maggioranze prelude alla soppressione di una delle due Camere e alla riduzione del potere di scelta degli elettori; a suo avviso la riforma necessaria consiste nell’introduzione di precisi limiti alla questione di fiducia. Il sen. Gasparri (FI), evidenziando che il costo maggiore della democrazia è l’incompetenza dei ministri, e il sen. Grassi (L-SP) hanno annunciato voto favorevole alla sospensiva.
Con distinte votazioni, la questione pregiudiziale e la questione sospensiva sono state respinte.
In relazione alla presentazione da parte del relatore di un emendamento interamente sostitutivo dell’articolo unico, il sen. Malan (FI) ha posto una questione regolamentare, chiedendo che l’Assemblea possa pronunciarsi distintamente sull’emendamento sostitutivo e sul testo del ddl . Il sen. Marcucci (PD) si è rimesso alle valutazioni della Presidenza, che ha escluso la possibilità di una doppia votazione.
La seduta è ripresa alle ore 16 con la discussione generale del ddl costituzionali. Alla discussione generale hanno preso parte i sen. Fiammetta Modena, Malan, Paola Binetti, Caliendo (FI) e De Falco (Misto) i quali hanno criticato l’intervento, apparentemente minimo e innocuo, che interferisce in realtà nella campagna referendaria in corso e fa parte di un disegno complessivo pericoloso, volto a indebolire la democrazia rappresentativa: il discredito gettato sui parlamentari serve a trasformare i rappresentanti del popolo in meri esecutori delle decisioni del Governo. Il sen. Grimani (IV-PSI) ha ricordato gli interventi di più organica riforma costituzionale approvati in Parlamento e respinti dall’elettorato. Secondo il sen. Rampi (PD) una democrazia capace di decidere è la migliore risposta all’antipolitica; la riforma dell’elettorato attivo, che estende la partecipazione politica ai più giovani, è giustificata dalla maggiore maturità dei cittadini e contribuisce a riequilibrare il rapporto tra generazioni rispetto a temi cruciali per il futuro come il debito e l’ambiente. Il sen. Grassi (L-SP) ha ragionato sugli interventi necessari a correggere la tendenza in atto al monocameralismo.
Dopo che la Presidenza ha dichiarato improponibili gli emendamenti volti a modificare anche l’elettorato passivo, sono iniziate le dichiarazioni di voto. Il sen. Russa (FdI ) ha annunciato l’astensione, criticando interventi costituzionali a spizzico, superficiali e demagogici. La sen. Garavini (IV-PSI) ha annunciato l’astensione, criticando l’emendamento sostitutivo del relatore che esclude l’intervento sull’elettorato passivo. La sen. De Petris (Misto- LeU),nell’annunciare voto favorevole all’emendamento che estende l’elettorato attivo senza parificare interamente la base elettorale delle due Camere, ha criticato la retorica giovanilista, rilevando che il male della democrazia rappresentativa è l’abuso della decretazione d’urgenza e della fiducia, con conseguente svuotamento delle funzioni legislative e instaurazione di un monocameralismo di fatto. La sen. Pinotti (PD) ha ricordato che il Parlamento si è orientato su interventi puntuali e specifici dopo che l’elettorato ha respinto riforme complessive; ha quindi annunciato voto favorevole, richiamando la necessità di favorire la formazione di maggioranze omogenee nelle due Camere. Il sen. Vitali (FI) ha annunciato l’astensione sull’emendamento sostitutivo, ritenendo peggiore il testo del ddl ; ha quindi osservato che, per varare riforme costituzionali organiche, occorre eleggere un’Assemblea costituente e, per favorire i giovani, bisogna occuparsi delle prospettive economiche e occupazionali del Paese. Il sen. Grassi (L-SP), pur condividendo la necessità di riequilibrare la rappresentanza a favore della popolazione più giovane, ha annunciato l’astensione per motivi di metodo. La sen. Maiorino (M5S) ha annunciato voto favorevole, ricordando che il ddl estende a cinque milioni di diciottenni la partecipazione all’elezione del Senato; in coerenza con l’idea di riforme costituzionali puntuali, comprensibili e condivise, il Gruppo ha ritenuto che la riduzione dell’elettorato passivo meriti un approfondimento maggiore. La sen. Fattori (Misto ) ha criticato l’intervento: la priorità per i giovani è una scuola inclusiva, non la possibilità di eleggere a 18 anni senatori che devono avere almeno quarant’anni. (La seduta è terminata alle ore 18:45 ).
Giovedì 10 l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 9:30 la seduta è dedicata al sindacato ispettivo. Il vice ministro della Salute, Sileri , nel rispondere all’interrogazione 3-01682, presentata dalla sen. Binetti (FI), sulla cura dei pazienti affetti da linfedemi primari cronici , ha assunto l’impegno, entro sei mesi, di garantire la fornitura di guaine elasticizzate, di sviluppare una rete territoriale, di garantire una maggiore informazione sulle malattie rare. L’interrogante in replica ha invitato il ministro a rinnovare il piano delle malattie rare, a dar vita a una cabina di regia e a centri specialistici regionali.
Il sottosegretario di Stato per le politiche agricole L’Abbate, nel rispondere congiuntamente all’interrogazione 3-01434, presentata dal sen. Bergesio (L-SP) e altri, e 3-01589, del sen. Perosino (FI) sui danni da fauna selvatica all’agricoltura , ha confermato l’impegno a definire un nuovo quadro normativo per tutelare l’incolumità pubblica e le produzioni agricole. Il sen. Bergesio si è dichiarato insoddisfatto, sollecitando il risarcimento dei danni per le coltivazioni, una regia nazionale per il piano di abbattimento, la tracciabilità delle carni. Il sen. Perosino ha proposto una modifica della legge n. 157 per rendere non vincolante il parere di Ispra e aumentare il numero dei cinghiali da abbattere.
Il sottosegretario L’Abbate ha risposto all’interrogazione 3-01143 del sen. Stefano (PD) sull’elezione degli organi di vertice dell’Aero Club d’Italia. L’interrogante si è dichiarato parzialmente soddisfatto. Il sottosegretario L’Abbate ha poi risposto all’interrogazione 3-01519, del sen. Verducci (PD) e altri su iniziative di sostegno a favore dei giovani , fornendo chiarimenti sull’utilizzo del fondo per le politiche giovanili e sui progetti di servizio civile, che sono stati sospesi durante l’emergenza sanitaria e poi riavviati in condizioni di sicurezza; i prossimi progetti saranno avviati all’inizio del 2021.
Il sottosegretario L’Abbate ha risposto all’interrogazione 3-01584, dei sen. Sbrollini e Grimani (IV-PSI), sulla ripresa delle attività sportive e dei campionati, ricordando le misure di sostegno (indennità, agevolazioni, rinvio degli obblighi fiscali e rateizzazione, finanziamenti) adottate con i decreti cura Italia, liquidità e rilancio.
La sottosegretaria per il Lavoro e le politiche sociali, Puglisi, ha risposto all’interrogazione 3-01518 dei sen. Binetti e Vitali (FI) sulla corresponsione del bonus ai lavoratori autonomi che percepiscano pensione di invalidità civile : il decreto rilancio ha corretto la disposizione del decreto cura Italia, rendendo cumulabile l’indennità di 600 euro e il reddito di emergenza con l’assegno di invalidità. In replica la sen. Binetti ha evidenziato che l’intervento correttivo ha fatto seguito alla presentazione dell’interrogazione che denunciava una grave ingiustizia sociale.
Il sottosegretario per l’Università e la Ricerca, De Cristofaro ha risposto all’interrogazione 3-01014, del sen. Corrado (M5S) e altri, sulla durata dell‘aspettativa per i professori universitari titolari di incarichi presso il CNR : considerato che le norme speciali prevalgono sulle generali, il limite di cinque anni può ritenersi non applicabile. Il ministero effettuerà approfondimenti di cui darà notizia agli interroganti. La sen. Corrado si è dichiarata soddisfatta e ha chiesto di approfondire, nell’interesse degli studenti, il tema delle attività extrauniversitarie dei docenti.
Il sottosegretario De Cristofaro ha risposto all’interrogazione 3-01567 della sen. Binetti (FI) sulle misure di sostegno agli studenti universitari per il pagamento degli alloggi : con il decreto rilancio sono state adottate specifiche misure per gli studenti fuori sede (fondo per le locazioni, sostegno alla didattica, fondo integrativo per le borse di studio). In relazione all’emergenza Covid il Governo adotterà ulteriori misure per garantire il diritto allo studio.
Il sottosegretario per gli Affari Esteri, Merlo, ha risposto congiuntamente alle interrogazioni 3-01770 del sen. Malan (FI) e 3-1810 del sen. Rampi (PD), sulla necessità di rinnovare l’embargo sulla vendita di armi all’Iran: il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha bocciato la proposta statunitense di rinnovare l’embargo contro l’Iran (Cina e Russia hanno votato contro, gli altri Paesi si sono astenuti). Gli Stati Uniti d’America hanno avviato la procedura delle sanzioni per il non adempimento dell’accordo sul nucleare, ma la Presidenza indonesiana del Consiglio di sicurezza ha ritenuto irricevibile la richiesta perché gli Usa si sono ritirati dall’accordo. L’Italia, che condivide le preoccupazioni Usa sulla proliferazione delle armi missilistiche e ha una posizione identica a quella europea, valuta positivamente la ripresa di un dialogo costruttivo fra Teheran e l’Agenzia atomica.
La seduta è ripresa alle ore 15:00 in cui si sono svolte interrogazioni a risposta immediata
Il ministro della difesa Guerini ha risposto all’interrogazione 3-01896, illustrata dalla sen. Leone (M5S), sugli episodi discriminatori ai danni di un’allieva ufficiale dell’Aeronautica militare: la vicenda è seguita con doverosa attenzione; l’amministrazione ha provveduto al reintegro; per i provvedimenti disciplinari si attende l’esito dei procedimenti giudiziari.
Il ministro dell’Interno, Lamorgese, ha risposto all’interrogazione 3-01909, illustrata dal sen. Casini (Aut), sull’azione di contrasto all’uso di cocaina nella popolazione giovanile: l’attenzione è elevata nella consapevolezza dei pericoli per la salute; la strategia migliore è quella preventiva, che coinvolge la scuola e i social media. L’attività di contrasto ha portato al sequestro di ingenti quantità di stupefacenti. Sono allo studio nuove normative anche per lo spaccio di lieve entità e per l’incremento dell’offerta di sostanze stupefacenti. L’interrogante si è dichiarato soddisfatto.
Il ministro dell’Interno ha risposto all’interrogazione 3-01907, illustrata dal sen. Ruotolo (Misto), sui recenti episodi di criminalità organizzata nell’avellinese: quanto all’omicidio dell’8 settembre scorso, sono in corso le indagini che hanno portato ieri all’arresto di un pregiudicato; i controlli sono stati intensificati; l’attenzione per le infiltrazioni in Irpinia è massima; alle 455 unità di forze di polizia saranno aggiunte a breve 14 unità presso la questura e la polizia stradale. L’interrogante si è dichiarato soddisfatto.
Il ministro dell’Interno ha risposto all’interrogazione 3-01910, illustrata dal sen. Ciriani ( FdI ), sul contrasto all’immigrazione irregolare, con particolare riferimento alla situazione in Sicilia e in Friuli-Venezia Giulia: la pressione su Lampedusa, conseguenza della crisi politica e socio economica della Tunisia, richiede collaborazione con le autorità di quel Paese, mentre il problema della rotta balcanica richiede collaborazione con le autorità slovene; le riammissioni sono state 874. In replica l’interrogante ha chiesto l’intervento dell’esercito per i controlli della frontiera.
Il ministro Lamorgese ha risposto all’interrogazione 3-01904, illustrata dal sen. Dal Mas (FI), sul flusso di migranti irregolari lungo la rotta che attraversa i Paesi balcanici : nella recente visita a Trieste ha incontrato il sindaco e il Presidente della Regione per affrontare problemi organizzativi e logistici; i prefetti e gli amministratori locali vigilano sulla sicurezza e, in esecuzione dei protocolli, su tutti gli stranieri viene eseguito il tampone. L’interrogante in replica ha dichiarato che il Governo è privo di una linea politica.
Il ministro dell’Interno ha risposto all’interrogazione 3-01905, illustrata dal sen. Candiani (l-SP), sulla gestione degli sbarchi dei migranti anche in relazione all’emergenza epidemica : dalla dichiarazione dello stato di emergenza a Lampedusa sono giunti 12.000 migranti, quasi tutti tunisini; con le autorità tunisine sono stati concordati rimpatri ed è in corso un’operazione di dissuasione; terminata la quarantena sulle navi, la destinazione delle persone dipenderà dalla valutazione del diritto alla permanenza. L’interrogante, rilevando che gli sbarchi sono tornati al livello del 2018, ha accusato il Governo di aver riattivato la tratta di esseri umani e il business della cooperazione.
Il ministro per le Pari opportunità e la famiglia, Bonetti, ha risposto all’interrogazione 3-01911, illustrata dalla sen. Garavini (IV-PSI), sugli strumenti di tutela delle famiglie in caso di quarantena in ambito scolastico : il ministro sta monitorando le esigenze delle famiglie; nel decreto pubblicato l’8 settembre scorso è previsto, in caso di quarantena di un figlio, che uno dei due genitori possa usufruire del lavoro agile o del congedo straordinario.
Il ministro Bonetti ha risposto infine all’interrogazione 3-01908, illustrata dalla sen. Fedeli (PD), sulla finalizzazione del “Fondo per la formazione personale delle casalinghe“: il criterio dell’occupazione sarà fondamentale nella ripartizione del fondo; il ministro condivide l’impegno per la costruzione di un’economia della cura.
(La seduta è terminata alle ore 17:00).

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