7GIORNI IN SENATO/ Docenti precari, riforma dei codici, minori stranieri, lotta alla povertà

di FRANCESCO MARIA PROVENZANO – 

Lunedì 27 febbraio niente Aula, in quanto si riunirà martedì alle ore 11 con all’ordine del giorno il seguito della discussione di mozioni sui docenti di seconda fascia e sull’abilitazione degli insegnanti precari. Nella seduta pomeridiana alle ore 16,30, il Senato sarà impegnato nel seguito dell’esame del ddl n. 2067 e connessi, sulle modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario, nel testo proposto dalla Commissione Giustizia. Prosegue poi l’esame del ddl n. 2583 sui minori stranieri non accompagnati, nel testo proposto dalla Commissione Affari costituzionali; la trattazione del provvedimento, già approvato dalla Camera, è stata avviata il con la relazione del senatore Riccardo Mazzoni. L’Assemblea ha all’ordine del giorno anche l’incardinamento del disegno di legge sul contrasto alla povertà (ddl n. 2494).

Martedì 28 l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 11 a conclusione della discussione di mozioni sui docenti di seconda fascia e sull’abilitazione degli insegnanti precari, l’Assemblea ha approvato l’ordine del giorno G1, sostenuto dai Gruppi PD, AP e ALA, nonché le mozioni riformulate dei Gruppi CoR e FI-PdL. Sono state invece respinte le mozioni dei Gruppi LN, SI-Sel e M5S. Nella seduta odierna Francesca Puglisi (PD), Di Biagio (AP) e Barani (ALA) hanno presentato l’ordine del giorno G1 e hanno ritirato le mozioni nn. 697, 718 e 732. L’ordine del giorno impegna il Governo a proseguire il consolidamento, avviato con la legge di bilancio 2017, fatto nell’organico dell’autonomia delle scuole che comprenda anche i posti di sostegno; a monitorare e censire le graduatorie ad esaurimento e di merito per determinare il fabbisogno di insegnanti, armonizzando le esigenze della fase transitoria con tempistiche e modalità del nuovo sistema di reclutamento; a definire misure per prospettare un percorso riservato semplificato di immissione in ruolo per insegnanti di seconda fascia delle graduatorie di istituto. Il sottosegretario  per l’Istruzione De Filippo ha ricordato che nella legge di bilancio per il 2017 il Governo ha stanziato 400 milioni per il consolidamento dell’organico e che il piano straordinario di assunzioni ha permesso l’immissione in ruolo di 100.000 docenti; ha riconosciuto però che il problema del precariato non è stato risolto e gli iscritti alle graduatorie a esaurimento sono aumentati. Nelle dichiarazioni di voto, Liuzzi (CoR) ha accolto le riformulazioni alla mozione n.731, ma ha ricordato gli impegni che non sono stati accolti: una nuova programmazione domanda-offerta del sistema scolastico; la stabilizzazione dei docenti con incarichi di supplenza annuale e di tutti i posti di sostegno. Centinaio (LN), invece, non ha accolto le riformulazioni alle mozioni nn. 589 e 590, insistendo sull’opportunità di una selezione di merito dei docenti. Mario Mauro (GAL) ha annunciato voto contrario all’ordine del giorno G1, perché risponde a istanze clientelari e aumenta la confusione amministrativa. Le senatrici Petraglia (SI-Sel) e Blundo (M5S) non hanno accettato le riformulazioni delle mozioni nn. 715, 716 e 704 e hanno espresso delusione: il Governo non segna una discontinuità rispetto alla legge n. 107 del 2015 e non assume impegni concreti sulla stabilizzazione dei docenti. Marin (FI-PdL) ha giudicato generico e superficiale l’ordine del giorno G1, in quanto si limita a rinviare all’attuazione della legge n. 107 senza affrontare i problemi della continuità didattica, dei docenti che hanno seguito a proprie spese tirocini formativi, del numero di alunni per classe. La senatrice Pelino (FI-PdL) ha accolto la riformulazione della mozione n. 730. Barani (ALA), Conte (AP) ed Elena Ferrara (PD) hanno annunciato voto favorevole all’ordine del giorno G1. La seduta è terminata alle ore 12:40.

Nella seduta pomeridiana iniziata alle ore 16,35 aprendo la seduta il presidente Grasso ha comunicato la costituzione di un nuovo Gruppo, denominato Movimento democratico e progressista, che è presieduto dalla senatrice Cecilia Guerra e formato da senatori che cessano di appartenere al PD. Su richiesta del Governo, il presidente ha poi disposto l’inversione dell’ordine del giorno, nel senso di rinviare il ddl n. 2067 recante modifiche al codice penale e al codice di procedura penale. L’Assemblea ha quindi ripreso l’esame del ddl n. 2583, disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati, già approvato dalla Camera dei deputati. Nella seduta del 23 febbraio il relatore, Mazzoni (ALA), ha riferito sui contenuti del ddl e si è svolta la discussione generale. In sede di replica, il sottosegretario  all’Interno Manzione ha caldeggiato l’approvazione del ddl che è volto a definire una disciplina organica. In particolare, ha richiamato i criteri per la determinazione dell’età del minore, che sono stati già definiti nell’ambito dell’esercizio della delega sulla tratta di esseri umani; ha evidenziato inoltre la norma per la nomina dei tutori e la prevalenza dell’affido familiare rispetto alle strutture di accoglienza. Sono stati approvati, senza modifiche, i primi quattro articoli. La seduta è terminata alle ore 20:00.

Al termine della seduta ho fermato nel Salone Garibaldi il senatore del M5S Sergio Puglia e gli ho chiesto un commento sul dibattuto problema dei vitalizi. Ecco la sua risposta: «”Posate il malloppo”, questo è quello che mi sento di dire a pelle quando penso ai vitalizi e vitalizi 2.0 mascherati da pensioni parlamentari. Come si fa a spiegare ad un panettiere che un parlamentare va in pensione con soli 4 anni, sei mesi ed un giorno, mentre lui deve lavorare almeno 20 anni per avere una pensione minima? La nostra proposta vuole mettere finalmente fine alla disparità di trattamento tra la “casta” e il popolo. Quindi equiparazione del trattamento pensionistico vigente è applicabile ai dipendenti con quello dei parlamentari. In fondo il parlamentare altro non è che un dipendente del popolo. Questa equiparazione stimolerebbe anche i parlamentari a creare un trattamento pensionistico più equo per tutti i dipendenti. Perché caro parlamentare se vuoi un trattamento pensionistico migliore devi prima migliorarlo ai dipendenti. Finalmente chi sta nei palazzi può assaggiare lo stile di vita di chi vive fuori dai palazzi. Ora chiediamo responsabilità ai due presidenti di Camera e Senato e quindi al presidente della Camera Boldrini ed al presidente del Senato Grasso. Ora spetta a loro mettere all’ordine del giorno questa nostra proposta, che badate bene non ha bisogno di passare dalle aule parlamentari, perché è una modifica che va fatta attraverso delibere dell’ufficio di presidenza di Camera e Senato. Staremo a vedere se la casta molla il malloppo”.

Mercoledì 1 marzo la seduta è iniziata alle ore 9,30 e l’Assemblea ha ripreso l’esame del ddl n. 2583, disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati, già approvato dalla Camera dei deputati. Nella seduta antimeridiana si è conclusa la votazione degli articoli: tutti gli emendamenti sono stati respinti ad eccezione dell’emendamento 11.102, del sen. Fravezzi (Aut) e altri, che inserisce il riferimento alle province autonome di Trento e di Bolzano in relazione alla selezione e alla formazione di tutori volontari. La seduta è terminata alle ore 13:00.

La seduta pomeridiana iniziata alle ore 16,30 ha approvato con 170 voti favorevoli, 50 contrari e 8 astenuti, il ddl n.2583, recante disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati. Il testo torna alla Camera dei deputati. Hanno svolto dichiarazione di voto finale a favore del provvedimento Cecilia Guerra (MDP); Buemi (Aut); Loredana De Petris (SI-Sel); Compagnone (ALA), Fabiola Anitori (AP) e Cociancich (PD). In dissenso dal gruppo, Luigi Marino (AP), ha votato contro. Augello (CoR) ha annunciato a titolo personale l’astensione. Hanno annunciato voto contrario Volpi (LN), Giovanardi (GAL), Malan (FI-PdL.

L’Assemblea ha poi avviato l’esame del ddl n. 2494, Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali, già approvato dalla Camera dei deputati. La relatrice, senatrice Parente (PD), illustrando il ddl, che è collegato alla manovra di finanza pubblica, ha ricordato che la legge di stabilità per il 2016 ha previsto un piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale e ha istituito un fondo, che ha attualmente una dotazione superiore a un miliardo di euro. L’articolo unico del ddl delega il Governo ad adottare entro sei mesi più decreti legislativi per introdurre una misura di contrasto della povertà assoluta, denominata reddito di inclusione; per riordinare le prestazioni di natura assistenziale; per rafforzare e coordinare gli interventi dei servizi sociali garantendo in tutto il territorio nazionale i livelli essenziali delle prestazioni. E’ previsto un graduale incremento del beneficio ed estensione dei beneficiari, da individuare prioritariamente tra i nuclei familiari con figli minori o con disabilità grave, donne in stato di gravidanza, disoccupati di età superiore a 55 anni.

La relatrice di minoranza, Catalfo (M5S), ha evidenziato che l’aumento della diseguaglianza è correlato alla flessibilità del mercato del lavoro e ha ricordato le linee portanti della proposta del Gruppo sul reddito minimo di cittadinanza. Alla discussione generale hanno partecipato Stefania Pezzopane, Nicoletta Favero, Laura Fasiolo (PD); Puglia (M5S); Divina (LN). La seduta è terminata alle ore 20.

Giovedì 2 l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 9,30 L’Assemblea ha ripreso l’esame del ddl n. 2494, Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali, già approvato dalla Camera dei deputati. Nella seduta pomeridiana di ieri le relatrici di maggioranza e di minoranza, Parente (PD) e Catalfo (M5S), hanno illustrato il provvedimento. Questa mattina si è conclusa la discussione generale con gli interventi di Donatella Albano, Angioni, Erica D’Adda, Maria Spilabotte (PD); Cioffi, Sara Paglini (M5S); Maria Rizzotti, Marin (FI-PdL); Consiglio (LN); Lo Moro (Art.1-MDP); Alessandra Bencini (Misto-IdV) e Sacconi (AP).

Le opposizioni hanno posto l’accento sull’eccessiva ampiezza e indeterminatezza della delega e sull’insufficienza delle risorse stanziate a fronte di quattro milioni e mezzo di persone in povertà assoluta e diciassette milioni di individui a rischio di povertà. In particolare, il Gruppo M5S, che sostiene la proposta del reddito minimo di cittadinanza, ha rilevato che l’aumento della povertà e della diseguaglianza dipende non solo dalla crisi economica, ma anche dall’arretratezza del welfare e dalle politiche di flessibilità del lavoro. Secondo il Gruppo LN si tratta di una legge manifesto, che stanzia risorse inferiori a quelle destinate per il bonus di ottanta euro, consentendo un sostegno di 63 centesimi al giorno. Secondo FI-PdL il provvedimento, oltre ad essere inadeguato, ha un’impostazione assistenziale. Il sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali Bobba ha sottolineato che il provvedimento consente il finanziamento strutturale del reddito di inclusione e che i beneficiari della misura sono stimati in un milione e settecento settantamila, ottocentomila dei quali sono minori. Pur essendo insufficienti, le risorse sono maggiori rispetto quelle reperite dai precedenti governi.

Nella seduta pomeridiana delle ore 16 si sono svolte le seguenti interrogazioni. Il sottosegretario per l’Ambiente, Barbara Degani, ha risposto all’interrogazione 3-02299, della sen. Granaiola (PD), sui danni causati dal proliferare degli animali selvatici. Il sottosegretario per gli Affari esteri,  Della Vedova, ha risposto all’interrogazione 3-03361, della senatrice Bellot (Misto), sull’omicidio di un cittadino italiano in Colombia l’8 giugno 2016. Il sottosegretario per la Giustizia, Federica Chiavaroli, ha risposto all’interrogazione 3-03375, di Angioni (PD), sulla presenza di terroristi islamici nelle carceri italiane. La seduta è terminata alle ore 17.

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