7GIORNI IN SENATO/ Dal cyberbullismo alla protezione civile, dai conti con l’Ue alla sentenza su Viareggio

 

di FRANCESCO MARIA PROVENZANO –

Lunedì 30 gennaio mentre l’Aula si riunisce martedì, la Commissione Affari costituzionali è impegnata nella discussione del ddl n. 2630, di conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244 (scade il 28 febbraio), recante proroga e definizione di termini. Il provvedimento è all’ordine del giorno dell’Assemblea per martedì 31 gennaio. Mentre è all’attenzione della Commissione Finanze il ddl n. 2629, di conversione in legge del decreto-legge 23 dicembre 2016, n. 237 (scade il 21 febbraio), recante disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio. L’incardinamento in Aula è previsto per la seduta del 31 gennaio.

Martedì 31 la seduta è iniziata alle ore 16,30. In apertura la senatrice Montevecchi (M5S) ha lamentato il mancato inserimento in calendario dell’informativa del ministro dell’Economia sulla manovra correttiva: l’Assemblea aveva votato l’inserimento dell’informativa nella seduta del 26 gennaio; il calendario della settimana prevede invece un question time sull’argomento. Poiché non si è concluso l’esame in sede referente dei decreti – legge sulla tutela del risparmio e la proroga termini, l’Assemblea ha avviato l’esame del ddl n. 1261-B, disposizioni per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati. Il Senato ha espunto le norme penali e repressive introdotte dalla Camera per tornare all’impostazione originaria del provvedimento che è rivolto soltanto ai minori, verte in modo specifico sul cyberbullismo, mira a prevenire il fenomeno attraverso l’educazione e la sensibilizzazione.

L’Assemblea ha approvato con modifiche, con 224 voti favorevoli, un contrario e sei astenuti, il ddl n. 1261-B, in materia di contrasto al cyberbullismo. Il testo torna alla Camera dei deputati. Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i senatori Alessandra Bencini (Misto-IdV), Liuzzi (CoR), Erika Stefani (LN), Adele Gambaro (ALA), Orellana (Aut), Alessia Petraglia (SI-Sel), Fabiola Anitori (AP), Daniela Donno (M5S), Anna Maria Bernini (FI-PdL), Elena Ferrara (PD. Giovanardi (GAL) ha annunciato l’astensione. L’Assemblea ha poi avviato l’esame del ddl n. 2068, delega al governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della protezione civile, già approvato dalla Camera dei deputati. I relatori, Caleo e Collina (PD), hanno spiegato i motivi di ordine finanziario che hanno rallentato l’iter del ddl che mira a riordinare e semplificare il quadro normativo per rendere più chiare le procedure, i ruoli, le competenze, le responsabilità. Il ddl in particolare restituisce al Dipartimento della Protezione civile compiti di prevenzione strutturale a tutela del territorio; rivolge un’attenzione prioritaria al volontariato e alla collaborazione con università e enti di ricerca; snellisce e potenzia il coordinamento tra i diversi livelli di governo del territorio. Il provvedimento non interviene sulla ricostruzione: occorrerà approvare un ulteriore ddl per rendere le procedure più snelle e trasparenti. Il ddl è composto da un solo articolo. Alla discussione generale hanno partecipato Arrigoni, Candiani (LN); Daniela Valentini, Elena Fissore (PD); Marinello (AP); Lucidi (M5S). Il seguito dell’esame è stato rinviato. La seduta è terminata alle ore 20.

Mercoledì 1 febbraio l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 9,30 e con votazione a scrutinio segreto mediante schede l’Assemblea ha eletto Mario Morcellini commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Si è proceduto altresì alla votazione per l’elezione di un componente del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti, ma, poiché nessun candidato ha raggiunto la maggioranza assoluta dei voti dei componenti del Senato, si dovrà procedere nuovamente a tale votazione in un’altra seduta. La seduta è terminata alle ore 14:35.

Nella seduta pomeridiana iniziata alle ore 16,30 e in apertura il presidente Grasso ha comunicato il nuovo calendario dei lavori approvato dalla Conferenza dei Capigruppo fino al 2 marzo. L’Assemblea ha ripreso l’esame del ddl n. 2068, nel testo proposto dalle Commissioni affari costituzionali e ambiente, recante delega al governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della protezione civile, già approvato dalla Camera dei deputati. La discussione generale si è conclusa con gli interventi di  Stefania Pezzopane (PD), Liuzzi (CoR), Panizza (Aut), D’Alì (FI-PdL) e Mirabelli (PD). In replica il relatore,  Caleo (PD), ha ribadito la scelta di un modello policentrico, con attività di pianificazione e gestione dell’emergenza, incentrato sulla collaborazione tra i diversi livelli di governo. Ha evidenziato inoltre la gestione sistemica delle risorse e lo svincolo dal pareggio di bilancio dei fondi destinati alla protezione civile. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Pizzetti ha ricordato che il ddl è d’iniziativa parlamentare e mira a rafforzare il sistema di protezione civile sia a livello piramidale sia a livello reticolare, integrando meglio i diversi attori (Stato, Regioni, Comuni, Forze di sicurezza, volontari, enti di ricerca). Hanno poi illustrato gli emendamenti all’articolo 1  Lucidi, Wilma Moronese (M5S), Raffaela Bellot (Misto-Fare), Arrigoni (LN), D’Alì (FI-PdL), Loredana De Petris (SI-Sel), Palermo, Buemi (Aut). La seduta è terminata alle ore 19:45.

Sulla condanna a 7 anni a Mauro Moretti per la strage di Viareggio i senatori e i deputati del M5S della Commissione Trasporti hanno chiesto le sue dimissioni da amministratore delegato di Finmeccanica dichiarando: La pena per Moretti? Sproporzionata ricordiamo ancora bene le inaccettabili parole del ministro Delrio il 22 settembre 2016 alla trasmissione Otto e mezzo su La7 in riferimento alle richieste dei Pm verso l’ex ad di Ferrovie dello Stato, Moretti. Ora dopo la sentenza di primo grado ci attendiamo che il Ministro Delrio chieda scusa a tutti i cittadini, in primis ai famigliari delle vittime della strage di Viareggio e chieda comunque la revoca del suo incarico da Finmeccanica. Moretti pretende di non dimettersi solo perché Finmeccanica non applica la clausola di onorabilità, in realtà dovrebbe lasciare solo per dignità”.

Giovedì 2 l’Aula riunitasi alle ore 9,30 ha ripreso l’esame del ddl n. 2068, nel testo proposto dalle Commissioni affari costituzionali e ambiente, recante Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della protezione civile, già approvato dalla Camera dei deputati. Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto contrario Bruni (CoR), Quagliariello (GAL) e Scilipoti Isgrò (FI-PdL). Hanno annunciato l’astensione Arrigoni (LN), Loredana De Petris (SI-Sel) e Vilma Moronese (M5S). Con diversi accenti hanno annunciato voto favorevole  Compagnone (ALA), Buemi (Aut), Marinello (AP), Vaccari (PD). In dissenso dal Gruppo, Cuomo (PD) non ha partecipato al voto per denunciare la mancata considerazione del rischio vulcanico; per lo stesso motivo Falanga (ALA) ha annunciato l’astensione. La votazione finale è stata rinviata alla prossima seduta dopo che per due volte è mancato il numero legale.

Nella seduta pomeridiana iniziata alle ore 16 in Aula si è svolto il question time con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, che ha risposto a quesiti sullo stato dei conti pubblici e sulle problematiche relative al settore bancario. La prossima settimana il ministro tornerà in Parlamento, per rendere un’informativa sulla manovra correttiva presso le Commissioni congiunte Bilancio di Senato e Camera. Sul primo argomento, stato dei conti pubblici, hanno formulato quesiti  Guerrieri Paleotti (PD), Mandelli (FI-PdL), Barbara Lezzi (M5S), Loredana De Petris (SI-Sel), Barani (ALA), Divina (LN) e Anna Cinzia Bonfrisco (CoR). Le opposizioni, con riferimento alla richiesta della Commissione europea di una correzione dei conti pubblici per 3,4 miliardi, seguita da un aumento dello spread, hanno criticato le politiche dei bonus, delle misure una tantum, degli interventi limitati al lato dell’offerta e hanno chiesto chiarimenti su tempi e natura degli interventi della manovra correttiva. Il ministro Padoan, che nella lettera di risposta alla Commissione europea ha affermato che l’Italia ha rispettato le regole del patto di stabilità e registra da anni avanzi primari, ha rivendicato coerenza alla politica di bilancio degli ultimi anni volta a sostenere la crescita e consolidare la finanza pubblica, nel quadro di un deficit in riduzione e di un debito che si sta stabilizzando. Sul secondo argomento, problematiche relative al settore bancario, sono intervenuti  Russo (PD), Divina (LN), Elisa Bulgarelli (M5S), Barani (ALA), Giovanardi (GAL), D’Alì (FI-PdL) e Anna Cinzia Bonfrisco (CoR) che hanno chiesto valutazioni sull’ipotesi di una bad bank europea per i crediti deteriorati, sul futuro di Assicurazioni generali, sui costi di salvataggio del Monte dei Paschi e sul differente trattamento dei risparmiatori, sul bilanciamento nella sorveglianza europea tra rischio di credito e rischio di mercato, sul limite di voto del cinque per cento per evitare scalate, sui costi della garanzia statale per i bond Monte dei Paschi, sui danni arrecati al sistema bancario dai provvedimenti del governo Renzi. Il ministro Padoan si è dichiarato favorevole a un sistema di condivisione del rischio bancario nell’Unione europea, precisando che allo stato deve essere verificata la fattibilità della bad bank. Il governo è attento all’italianità di Assicurazioni generali ma anche alla sua capacità di avere un’attività internazionale profittevole. La seduta è terminata alle ore 17.30.

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