SINDROMI MODERNE/ Il “Tech Neck” sta deformando il collo della Generazione Z: un campanello d’allarme dalla postura moderna.

di ALESSIA ALIMONDA/ Se passi ore al giorno con gli occhi incollati allo schermo del tuo smartphone o del computer, non sei solo. Ma questa abitudine, così diffusa nella nostra quotidianità, sta portando a conseguenze preoccupanti per la salute, specialmente tra i più giovani. Si parla di “Tech Neck”, o sindrome del collo da tecnologia, e i suoi effetti vanno ben oltre un semplice fastidio.

*Radiografie inquietanti e dolori cronici*: l’allarme dei professionisti. Immagina di avere delle piccole “corna” che spuntano alla base del cranio. Non è un film di fantascienza, ma una realtà per un numero crescente di giovani. Tra gli effetti collaterali della postura scorretta prolungata, infatti, c’è la protuberanza occipitale esterna, delle vere e proprie deformazioni scheletriche che stanno crescendo dalla base del cranio di giovani adulti.

La Generazione Z, la prima generazione di veri “nativi digitali”, è particolarmente colpita. Passiamo ore e ore con il collo piegato, curvi sui nostri dispositivi, sia al lavoro che nel tempo libero. Questa posizione innaturale sta causando non solo forti dolori alla schiena, ma sta letteralmente deformando il collo di questi giovani.

Un recente sondaggio condotto dall’azienda tech Alvica Medical ha rivelato dati allarmanti. Circa il 24% delle persone tra i 16 e i 26 anni ha sofferto di dolori alla schiena e al collo negli ultimi 12 mesi. Per fare un paragone, solo il 14% dei Baby Boomer (età pari o superiore a 59 anni) ha avuto problemi simili. Victoria Fransen, co-fondatrice di Alvica Medical, ha sottolineato come sia “allarmante vedere così tanti giovani che soffrono di questi disturbi”.

*Cos’è il “Tech Neck” e come ci sta modificando*? Il “Tech Neck” è una condizione dolorosa, sempre più comune, derivante dalla postura che assumiamo quando utilizziamo PC e smartphone. Piegarsi sui dispositivi per ore ogni giorno porta il collo a perdere la sua naturale curvatura. Questa posizione scorretta innesca uno squilibrio fisiologico nella parte superiore del corpo, esercitando una pressione anomala su ossa, muscoli e tendini.

L’esperto lo aveva previsto. Shahur, un esperto di biomeccanica e medico presso l’Università della Sunshine Coast nel Queensland, Australia, aveva già evidenziato il problema alla BBC nel 2019, affermando di aver notato un aumento significativo di pazienti con questa deformazione “solo nell’ultimo decennio”. In uno studio pubblicato sul Journal of Anatomy, Shahur ha ipotizzato che il collo ricurvo sui dispositivi eserciti una pressione sul punto in cui i muscoli del collo incontrano il cranio. Questo stimolo costante porta alla formazione di queste protuberanze, che lui paragona a “stalattiti e stalagmiti”: se non contrastate, continueranno a crescere.

*Cosa possiamo fare*? La consapevolezza è il primo passo. È fondamentale riconoscere quanto la nostra postura digitale stia influenzando la nostra salute a lungo termine. Prevenire il “Tech Neck” richiede piccoli ma significativi cambiamenti nelle nostre abitudini quotidiane:

* Mantieni una postura corretta. Solleva lo schermo all’altezza degli occhi e, se possibile, usa un supporto per il tuo smartphone per evitare di piegare il collo.

* Fai delle pause regolari. Ogni 20-30 minuti, alzati, sgranchisciti e fai qualche esercizio di stretching per collo e spalle.

* Limita il tempo davanti agli schermi. Cerca di ridurre il tempo trascorso sui dispositivi, specialmente in posizioni statiche.

* Fai attività fisica: Rafforzare i muscoli del collo e della schiena può aiutare a sostenere meglio la colonna vertebrale.

La salute del nostro collo e della nostra schiena è un bene prezioso. Non lasciamo che la tecnologia, pur utile, ci deformi!

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